LA RIVOLTA DEI JACQUES La Jacquerie è il nome che si da ad una rivolta contadina iniziata il 28 maggio 1358 e conclusa il 10 giugno dello stesso anno. La rivolta durò solo 12 giorni e comprendeva un vasto territorio che andava dall’Ille-De-France alla Piccardia.
Il nome nasce da Jacques Bonhomme, soprannome dato ai contadini, oppure anche da jacque, ovvero un vestito corto che usavano i contadini. Questo movimento partì dalle campagne grazie a Etienne Marcel, ricco mercante che si mise a capo di esso.
Le cause che scatenarono le rivolte furono principalmente tre: -un enorme pressione fiscale imposta dalle classi più alte -gravissimi costi di guerra -la peste nera
In questo contesto la nobiltà, il privilegiato clero e i ricchi proprietari, obbligarono gli stati più umili della società al pagamento di tasse sempre più elevate per preservare i proprio possessi messi a repentaglio soprattutto dalla guerra.
La Jacquerie si mosse contro le residenze signorili. Nel corso della ribellione furono assalite e distrutte residenze nobiliari e castelli, ma “l’esercito” di 5000 jacques non attaccò mai il re, né i suoi agenti o le sue fortezze.
Etienne Marcel ottenne una riforma dell’amministrazione regia che conferiva agli Stati generali un maggior controllo sulle scelte fiscali.
Il movimento durò molto poco, infatti il 10 giugno del 1358 un esercito di uomini d’arme di Inghilterra e di Navarra affrontò i Jacques nel piano di Mello, vicino a Clermont, sterminandoli, causando circa vittime.
Nonostante la sua breve durata la Jacquerie venne da allora considerata la ribellione tipica delle classi rurali oppresse.
Lavoro a cura di: Ferrandino Marina Impagliazzo Simone Messina Pietro Savarese Maria Silvitelli Luca Prof Luciana Cuomo Liceo Scientifico Statale «Ischia» Classe IIIE