LE SCALE NOMINALI E LE SCALE ORDINALI

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Transcript della presentazione:

LE SCALE NOMINALI E LE SCALE ORDINALI

Argomenti della lezione Scale di Misura nominale: teorema di rappresentazione, teorema di unicità, regole per costruire una scala nominale; ordinale: teorema di rappresentazione, teorema di unicità, regole per costruire una scala ordinale.

Scala Nominale à = < A,  > Consideriamo il Sistema Empirico Classificatorio à = < A,  > che è ripartito in classi di equivalenza (elementi dell'insieme quoziente Ã/  )

Ad ognuna di queste classi (che sono tante quanto la cardinalità di à /  ) possiamo associare un numero che ne rappresenterà la misura in modo che:

agli elementi della stessa classe associamo lo stesso numero, ad elementi di classi diverse corrisponderanno numeri diversi.

I numeri che rappresentano la misura delle classi sono dei puri simboli, delle etichette per le classi.

Teorema di Rappresentazione Se à è un sistema classificatorio e se l’insieme quoziente Q = A /  è un insieme finito o infinito numerabile, allora esiste una scala S =  Ã, , 

A B C D E F 1 2 SRE SRN

Teorema di unicità  1, 2  R Ogni scala è unica a meno di trasformazioni iniettive. N.B.: una funzione si dice iniettiva quando  1, 2  R f(1) = f(2)  1 = 2

N.B.: una f si dice suriettiva quando il suo codominio coincide con l’insieme immagine. Una funzione iniettiva diviene una corrispondenza biunivoca quando codominio e insieme immagine coincidono. * Dominio Codominio Insieme Immagine

La famiglia delle trasformazioni permissibili per la scala S è costituita da tutte le funzioni iniettive f in  tali che se S’ =  Ã, , ’ è una nuova scala allora l’omomorfismo ’ è così ottenuto: ’ = f  

f  Ã  ’ Funzioni inettive

Regole per Costruire una Scala Nominale Per costruire la scala di misura S =  Ã, ,  basta associare a tutti gli elementi di una classe di equivalenza lo stesso numero e a classi di equivalenza diverse numeri diversi.

x  , y   Ad esempio: siano x e y due classi distinte di Ã, allora l’omomorfismo  associa: x  , y   con    ,   

allora , ad ogni z  A,  associa lo stesso numero reale  Se la classe x è formata da tutti gli elementi z  A che sono equivalenti al rappresentante x, ossia x =  z  A: z  x allora , ad ogni z  A,  associa lo stesso numero reale 

Coloro che arrivano al traguardo (1) e coloro che non vi arrivano (2) In una corsa si possono dividere i partecipanti in: Coloro che arrivano al traguardo (1) e coloro che non vi arrivano (2) Marco, Luca, Edoardo 1 Milo, Andrea 2

Scala Ordinale Un sistema empirico à ordinato è una serie se l’ordine è stretto totale e una quasi-serie se l’ordine è largo totale. N.B.: la relazione d’ordine stretto è indicata con <, mentre la relazione d’ordine largo è indicata con 

Scala Ordinale Se l’ordine in à è largo totale e si considera l’insieme quoziente Ã’ = Ã/, la quasi-serie à viene trasformata nella serie Ã’ dove l’ordine è stretto totale. Il sistema Ã’ è anche indicato come “serie associata alla quasi-serie à ”

Se in à l’ordine è stretto totale allora à = Ã’ ed ogni elemento di à si può pensare come una classe di equivalenza contenente un unico elemento.

Quindi: si consideri un sistema empirico ordinato à (o Ã’) e si voglia, se possibile, misurarlo costruendo un omomorfismo  tra la serie empirica à (o Ã’) ed il relativo sistema relazionale numerico (una quasi-serie numerica).

Teorema di Rappresentazione Se à è un sistema empirico ordinato e Ã’ la serie empirica associata ad Ã, dove Ã’ è costituita da un insieme di elementi finito o infinito numerabile

è sempre possibile costruire una scala di misura S =  Ã’, ,  dove è il sistema numerico costituito dall’insieme dei numeri reali R e da una relazione di ordine largo totale.

Teorema di unicità Ogni scala è unica a meno di trasformazioni monotòne crescenti in senso stretto. NB: una funzione f: RR è monotòna crescente in senso stretto quando per ogni coppia x, x’R se x<x’ allora f(x)<f(x’)

La famiglia delle trasformazioni permissibili per la scala S =  Ã’, ,  è costituita da tutte le funzioni monotòne crescenti in senso stretto f, definite in  tali che se S’ =  Ã’, , ’ è una nuova scala allora l’omomorfismo ’ è così ottenuto ’ = f  

Se  è un omomorfismo fra sistemi ordinati e se f è monotòna crescente in senso stretto, l’applicazione composta f   è ancora un omomorfismo fra sistemi ordinati.

Funzioni monotòne crescenti  Ã  ’ Funzioni monotòne crescenti

 (x) (y) ’(y) ’(x) x y ’ f

Regole per Costruire una Scala Ordinale (à = serie) Sia à = < A,< > una serie finita, allora gli elementi di A sono ordinati secondo l’ordine “<”. Ad ogni elemento di A associamo, mediante una applicazione , il numero degli elementi di A che lo precedono…

Regole per Costruire una Scala Ordinale (con à = serie) ... questa  è un omomorfismo  : à   perché se (x, y  A) e x precede y, cioè x < y, allora  = (x) < (y) = , in quanto il numero  di elementi che precedono x è minore del numero  degli elementi che precedono y.

Regole per Costruire una Scala Ordinale (à = serie infinita numerabile) Sia à = < A,< > una serie infinita numerabile, esiste una applicazione biettiva fra A e l’insieme dei numeri naturali N:

x1 < x2 < x3 < … < xn < ... gli elementi di A si possono anche scrivere come una successione x1, x2, x3, …, xn con n  N e poiché c’è la relazione d’ordine, il sistema à può essere scritto come la successione ordinata x1 < x2 < x3 < … < xn < ...

tale che (xn) = n con n  R Per costruire un omomorfismo quindi, associamo al primo elemento x1 un qualsiasi numero reale 1, al secondo elemento x2 che segue x1 (x1 < x2) un numero reale 2 (con 1 < 2) e così di seguito… : Ã   = < R, < > tale che (xn) = n con n  R

Regole per Costruire una Scala Ordinale (Ã = quasi-serie) Sia Ã’ = < A, <,  > una quasi-serie. Possiamo allora scrivere il sistema Ã’ come Ã’ = < A/, < >

Se Ã’ è finita o infinita numerabile, per costruire l’omomorfismo  si associa ad ogni classe di equivalenza di Ã’ un numero reale e si mantiene l’ordine che esiste fra gli elementi di Ã’

Ad esempio: In una corsa possiamo disporre gli atleti secondo l’ordine di arrivo (andando oltre la semplice distinzione fra coloro che hanno tagliato il traguardo ed i ritirati): Marco Luca Edoardo 1 2 3