La costruzione in zone sismiche Gran parte della nostra penisola è zona sismica. Dal 1984 la legge prevede che, prima di progettare qualunque edificio, si esegua un'analisi accurata sul luogo: se fosse necessario eseguire costruzioni aggiuntive per evitare il rischio di terremoto, il costo aumenterà del 20% . Per costruire un edificio antisismico bisogna aumentare la profondità del piano di posa delle fondamenta; di conseguenza, anche lo scantinato aumenta d'altezza e forma una specie di scatolato che irrobustisce tutta la costruzione, in previsione di scosse ondulatorie e sussultorie o di possibili frane dovute a terreni in forte pendenza, o alla presenza di falde acquifere.
Questa progettazione antisismica ha lo scopo di salvaguardare la vita umana e garantire sicurezza nel caso del crollo della struttura se si verificasse un terremoto di grande intensità; tuttavia, è possibile che non riesca a evitare danni molto gravi, anche non riparabili.
L'isolamento sismico Dalla fine degli anni Ottanta, la ricerca si è indirizzata verso lo studio e lo sviluppo di nuove tecniche di protezione sismica che evitino la trasmissione dell'energia sismica da parte del terreno alla struttura. Questo risultato può essere raggiunto attraverso l'isolamento sismico. L'isolamento sismico consiste nel separare il movimento del terreno da quello della struttura: fra la struttura in elevazione e la fondazione degli edifici vengono inseriti dei dispositivi, chiamati isolatori sismici.
Mass damper I mass damper sono blocchi di cemento collocati soprattutto negli edifici come i grattacieli, e sono tenuti da molle. La loro funzione è quella di contrastare le oscillazioni causate da forti venti o terremoti.