MICHELANGELO ( )
Michelangelo Buonarroti è stato un grande artista del Rinascimento, lui stesso si considerò soprattutto uno scultore ma si distinse anche nelle altre arti. Nacque a Caprese, presso Arezzo nel La famiglia si trasferì subito dopo a Firenze dove avvenne la formazione del giovane che all’età di 13 anni frequentò la bottega di Domenico Ghirlandaio. Abbandonò subito la bottega per continuare la sua formazione in modo autonomo, copiando le opere di Giotto, Masaccio e Donatello presenti a Firenze. Il disegno fu molto importante per il giovane che considerò il procedimento grafico fondamentale nel processo creativo, il punto di partenza di tutte le altre arti.
Nel 1489 Michelangelo iniziò a frequentare la scuola del giardino di Lorenzo il Magnifico (fino al 1492 anno in cui morì il Magnifico) che ospitava una ricca collezione di sculture antiche e oggetti antiquari. L’artista copiò le opere classiche, i marmi antichi a cui si ispirò in modo personale. Presso la corte di Lorenzo conobbe importanti umanisti e letterati come Marsilio Ficino, Pico della Mirandola, il poeta Angelo Poliziano tutti seguaci della dottrina del Neoplatonismo a cui anche Michelangelo aderì. Secondo la dottrina neoplatonica la bellezza presente nell’universo che si esprime attraverso l’armonia, la proporzione, la misura, l’equilibrio è espressione della perfezione divina, di Dio, dell’assoluto.
Nel 1494 i fiorentini cacciarono i Medici e salì al potere un frate domenicano, Gerolamo Savonarola che predicò contro i Medici e la corruzione della chiesa, condannando la dottrina neoplatonica e l’esaltazione della bellezza. Questo turbò il giovane Michelangelo che era molto religioso e attraversò un periodo di crisi profonda. L’artista nel 1496 lasciò Firenze e si trasferì a Roma, entrando a contatto con la statuaria classica che studiò con passione, ottenendo commissioni di opere importanti come il Bacco, realizzato nel 1497 per il cardinale Riario.
Tra il 1498 e il 1499 Michelangelo realizzò la celebre Pietà, oggi conservata nella basilica di San Pietro nella città del Vaticano a Roma. Il committente fu il cardinale francese Jean Bilhères, ambasciatore del re di Francia presso il papa. Si tratta di un gruppo scultoreo (alto 174 cm e lungo 195) realizzato in marmo.
- rappresenta la Vergine Maria che tiene sul grembo il figlio deposto dalla croce (riduzione del compianto sul Cristo morto). - tema che appartiene alla tradizione iconografica nordica - unica opera firmata dallo scultore - corpi perfetti, Maria qui è giovane e bella perché è pura, si tratta di una bellezza divina (ideale neoplatonico) - volto dolce, dolore contenuto - contrasto tra il panneggio increspato della veste di Maria e il corpo liscio e perfetto di Cristo
- struttura piramidale - effetti di chiaro-scuro (contrasto tra le parti levigate, colpite dalla luce e le pieghe dell’abito in ombra) - candore del bianco del marmo di Carrara - concezione della scultura per Michelangelo: il blocco di marmo informe contiene già potenzialmente l’opera. La scultura è quella che si fa “per via di levare” e non “per via di porre”.
Nel 1972 un australiano di 34 anni, riconosciuto poi infermo di mente, riuscì a colpire con un martello l'opera di Michelangelo per molte volte in un tempo di pochi secondi, prima che fosse afferrato e reso inoffensivo. La Pietà subì dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello avevano staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre sul volto il naso era stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Il restauro venne avviato quasi subito, dopo una fase di studio, e fu effettuato riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo. Venne realizzato nei vicini laboratori dei Musei vaticani e, grazie all'esistenza di numerosi calchi, fu possibile reintegrare l'opera fedelmente. Da allora la Pietà è protetta da una speciale parete di cristallo antiproiettile.