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Benedetto Antelami La prima firma tra Romanico e Gotico.

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Presentazione sul tema: "Benedetto Antelami La prima firma tra Romanico e Gotico."— Transcript della presentazione:

1 Benedetto Antelami La prima firma tra Romanico e Gotico.
È l’erede della grande scultura romanica e il primo scultore gotico italiano.

2 Le nuove tendenze della scultura francese sembra che fossero note ad Antelami.
In particolare durante un suo probabile viaggio in Francia egli dovette restare molto impressionato dalle immagini scolpite tra il 1145 e il 1155 nel Portale dei Re della Cattedrale di Chartres. In questo portale le sculture assimilabili quasi a delle colonne si staccano dal fondo e diventano statue a tutto tondo. La loro forma è molto affusolata e il loro corpo, sproporzionatamente allungato, ha un contorno ben marcato e perfettamente disegnato. Le pieghe classicheggianti delle vesti aderenti, i capelli e le barbe cosi minuziosamente trattati pur nel permanere di una forma ancora astratta romanica, denotano già una nuova ricerca di tipo naturalistico, “gotico”. Chartres, Portale del Re

3 La deposizione il piano superiore è limitato in alto dalla scritta in latino: Anno milleno centeno septuageno octavo scultor patravit mense secundo Antelami dictus sculptor fuit hic Benedictus (nel secondo mese dell’anno 1178 uno scultore terminò [quest’opera]. Questo scultore fu Benedetto detto Antelami) Si trova nel duomo di Parma. È quanto rimane di un pulpito andato distrutto. I particolari scultorei rimandano più al mondo classico che a quello paleocristiano

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5 La deposizione Il soggetto rappresentato è la deposizione di Cristo dalla croce. L’azione si compie alla presenza di molti personaggi

6 [a] Tutta la scena è compresa all’interno di una grande «U» rovesciata e dilatata orizzontalmente.

7 [b] Solo la croce esce dallo spazio scolpito tagliando l’intera lastra con un segno verticale.

8 [c] La fascia decorata è formata da viticci; in alto la lastra si ripiega formando una cornice con rosette a rilievo.

9 [d] I lunghi braci della croce sottolineano la larghezza dell’opera.
Sulla prosecuzione dei bracci della croce sono le ali degli angeli.

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11 [e] La linea orizzontale è bloccata da due tondi con le personificazioni del Sole e della Luna.

12 Brilla sul nuovo mondo nato dal sacrificio di Cristo
La luna spande la sua luce fredda e notturna sui soldati romani e sulla personificazione della sinagoga Brilla sul nuovo mondo nato dal sacrificio di Cristo Il sole splende sulla Vergine, sugli Apostoli e le pie donne preceduti dalla personificazione della chiesa che regge il vessillo crociato

13 [f] Al centro Cristo, sorretto da Giuseppe d’Arimatea, è piegato verso sinistra. L’inclinazione di Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo bilancia quella in senso opposto di Cristo.

14 Il braccio di Cristo, liberato dal chiodo, viene sorretto dalla Vergine, aiutata dall’arcangelo Gabriele

15 Le maggior parte delle figure sono disposte su un unico piano, ma alcune sono su altri per un totale di Tre piani al centro: la croce, il Cristo e Giuseppe d’Arimatea e addirittura quattro a destra: tre serie di soldati romani e la tunica di Cristo

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24 Allo stesso pulpito di cui faceva parte la Deposizione appartenevano anche i tre capitelli figurati» con scene tratte dal libro della Genesi e dal Libro dei Ret Capitelli figurati Adamo ed Eva condotti nel Paradiso Terrestre

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27 Nell’Allegoria del mese di Novembre del Portale dei Mesi nella cattedrale di Parma, l’agricoltore, che sta cavando delle rape dal terreno, è rappresentato quasi di profilo, ma non rigidamente. Lo domina il segno zodiacale del sagittario.


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