Tempo e linguaggio Lezioni 10-12.

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INSIEMI E LOGICA PARTE QUARTA.
Tempo e linguaggio Francesco Orilia
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Tempo e linguaggio Lezioni 10-12

Lezione 10 29/2/16

La riduzione delle B-relazioni ad A-proprietà (1) P è prima di Q P(Q & P & PP)  (Q &  P & PP)  F(Q & P & PP) (2) P è simultaneo a Q P(P & Q)  (P & Q)  F(P & Q) B-riducibilità, secondo la quale le B-relazioni sono riducibili ad A- proprietà. Questa tesi si può interpretare in due modi: o nel senso che esistono eventi effettivi A-monadici, ma non esistono eventi effettivi B-relazionali, o nel senso che ai primi è ascrivibile in qualche modo una priorità ontologica sui secondi Arthur Prior (1914-1969) 

Interpretazione dei B-enunciati (predicazione atensionale) dal punto di vista tensionalista (1) la battaglia di Maratona precede la battaglia di Waterloo M = [si stat combattendo una battaglia a Maratona] W = [si stat combattendo una battaglia a Waterloo]   P(W & M & PM)  (W & M & PM)  F(W & M & PM) (2) Garibaldi e V. E. II si incontrano a Teano il 26 Ottobre 1860 alle ore 8,30 [DATATA NEUTRA (cioè con il tempo verbale presente)] T = [G. e V. E. II si incontranot a Teano] @(t, T)  NB: era vera anche prima di quella data???

Lezione 11 1 marzo 16

Interpretazione dei B-enunciati (predicazione atensionale) dal punto di vista tensionalista (continuazione) (3) 2 è un numero primo Necessariamente, sempre, 2 èt un numero primo

A-proprietà o B-relazioni? B&Z, p. 48: “in conclusione, una semantica adeguata delle espressioni temporali sembra dipendere in modo cruciale da entrambe le famiglie di nozioni tradizionali [A-proprietà, B- relazioni].” Mio parere: Almeno prima facie per rendere tutto ciò che di temporale esprimiamo con il linguaggio naturale dobbiamo presupporre che vi siano ‘tempi’ intesi sia come istanti che come intervalli (sequenze di istanti, v. B&Z p. 78 e scheda p. 76) e abbiamo bisogno di (i) predicato relazionale ‘p accade al tempo t’, (ii) predicato ‘t è presente’ (presentezza come A- proprietà di un tempo, non di un evento), (iii) predicati relazionali come ‘t1 è prima di t2’ o ‘t1 si interseca con t2’ (esprimenti B-relazioni tra tempi non tra eventi) Forse ‘t è presente’ è esprimibile con ‘t è simultaneo con questo token’ ? VEDREMO

non è ovvio però che si possa parlare di un primato delle A-proprietà Tutto quello che si può esprimere utilizzando predicati che esprimono A- proprietà appare esprimibile parlando di momenti legati da opportune B- relazioni, purché uno di questi venga segnalato come il momento presente. Per esempio, per affermare PP possiamo dire che esistono due momenti, t1 e t2, tali che: (i) @(t1, P), (ii) t1 precede t2, (iii) t2 è presente. E d’altra parte sembra inevitabile che si debba ammettere l’esistenza dei momenti, perché facciamo continuamente riferimento ad essi L’esistenza dei momenti sembra presupposta nell’uso degli operatori metrici. Per esempio, le espressioni «n istanti fa» e «fra n istanti» sembrano presupporre l’esistenza di istanti.

La teoria B

La teoria B non esiste una presentezza oggettiva di cui certi elementi temporali, un momento e gli eventi in esso collocati, godono a discapito di altri accetta l’atensionalismo ontologico, motivo per il quale è spesso chiamata teoria atensionale del tempo La vecchia teoria B accetta l'atensionalismo semantico ammette fatti B-relazionali atensionali “spazializza” il tempo nega il cambiamento tensionale, ed è perciò spesso chiamata teoria statica del tempo implica l’eternalismo

Sostenitori della teoria B Molti altri illustri filosofi l’hanno sostenuta nel secolo scorso, per esempio Bergmann (1960, pp. pp. 237-38), Broad (1921), Goodman (1951, CAP. 11), Quine (1960, PAR. 36), Reichenbach (1947, PAR. 50- 51). Tra i moltissimi i filosofi attualmente schierati a favore della teoria B, troviamo, per esempio, Dorato (1997), Le Poidevin (1991),Oaklander (2004) e Mellor (1981, 1998) ....

SUDDENLY LAST SUMMER (as Dr Cukrowicz)

Argomenti per la teoria B Come sostenerla a dispetto del principio del credito iniziale? Uso dell'argomento di McTaggart: rinnegando le A-proprietà, non c'è il problema della loro incompatibilità A che velocità scorre il tempo? Teoria della relatività (ci torneremo)

La vecchia teoria B (1) Elisabetta II è seduta sul trono; (2) Elisabetta II è stata seduta sul trono;  (3) Elisabetta II sarà seduta sul trono. Atensionalismo semantico. Perché accettarlo? Per bloccare questa argomentazione di un teorico A che vuole arrivare al tensionalismo ontologico a partire da quello semantico: se l’enunciato (1) è vero ora, ma sarà falso in seguito, questo è perché ha come fattore di verità non soltanto l’evento effettivo che è l’esser seduta sul trono di Elisabetta II, che chiamiamo in breve e, ma anche l’evento effettivo tensionale {e è presente}; se poi è vera (2), questo è perché vi è invece l’evento tensionale {e è passato} a fungere da fattore di verità; se infine è vera (3), questo è perché {e è futuro} funge da fattore di verità. Sembra presupposta l'idea che il linguaggio rispecchia la realtà in modo molto diretto.

Lezione 12 3 marzo 16

Approccio della data Russell 1906, Frege 1918, Goodman 1951, Quine 1960 (1) Elisabetta II è seduta sul trono; (2) Elisabetta II è stata seduta sul trono;  (3) Elisabetta II sarà seduta sul trono. Supponiamo siano pronunciate il 23/1/2007 alle 12. Allora esprimono proposizioni che avremmo potuto così esprimere: (1a) Elisabetta II è seduta sul trono il 23/1/2007 alle 12; (2a) Elisabetta II è seduta sul trono in un momento che precede il 23/1/2007 alle 12;  (3a) Elisabetta II è seduta sul trono in un momento che segue il 23/1/2007 alle 12.

Approccio token-riflessivo attribuito a Russell in McTaggart (1927), Reichenbach (1947) (2) Elisabetta II è stata seduta sul trono (proferito il 2 Luglio 2010 a mezzogiorno, emettendo il token e) (2a) l’essere seduta sul trono di Elisabetta II precede il proferimento di e. (2a') l’essere seduta sul trono di Elisabetta II precede il proferimento di questo enunciato

Approccio psicologico Russell in vari scritti (per esempio, 1915) (2) Elisabetta II è stata seduta sul trono (proferito il 2 Luglio 2010 a mezzogiorno da un soggetto con in mente il dato sensoriale d) (2a) l’essere seduta sul trono di Elisabetta II precede l'occorrenza del dato sensoriale d significato del parlante  significato dell'ascoltatore