Dagli inizi del VI la storia degli Arabi cambiò profondamente per iniziativa di Muhammed (Maometto per gli Occidentali) faceva parte del clan dei Quarysh. Ad un certo punto della sua vita fu chiamato ad annunciare al mondo Allah. Quindi cominciò a predicare una nuova religione, l’Islam, lui si presentò come il Profeta. All’inizio Maometto aveva pochi seguaci, nel 662 fuggì a Yathrib ribattezzata da lui Medina. Negli anni successivi riuscì ad affermare una nuova religione in tutta la Penisola Arabica, nel 630 ritornò a La Mecca e vi fece distruggere tutti gli idoli, tranne la pietra nera della Kaaba.
Maometto nacque a La Mecca attorno al 570.Rimasto orfano fu allevato da uno zio. Da giovane fece il carovaniere, a vent’anni entrò al servizio di Cadigia, che dopo qualche anno sposò. Grazie a questo matrimonio Maometto raggiunse l’indipendenza economica e una posizione sociale importante. Durante i suoi viaggi entrò a contatto con l’Ebraismo e il Cristianesimo allora cominciò ad annunciare Allah come unico Dio degli Arabi. Maometto raccontò le sue visioni solo a sua moglie Cadigia e ai suoi familiari. Poi nel 613 cominciò a predicare pubblicamente a La Mecca presentandosi come «Profeta». Le sue parole non parlavano solo di Dio ma anche del popolo e così tendevano a stabilire nuove regole di comportamento e leggi. Questa nuova religione fu seguita soprattutto dalle classi più povere. L’opposizione del clan dei Quraysh, che deteneva il potere a la Mecca spinse Maometto e alcuni seguaci,nel 622, a Yathrib. La città dove fu ospitato, fu chiamata Medina(la città del Profeta). Nel 630 riconquistò la Mecca e vi entrò Trionfatore e fece distruggere tutti gli idoli. Due anni dopo morì, dando origine a una nuova religione monoteista e a una nuova grande civiltà.
Al centro dell’ Islam c’è Allah. L’intermediario tra Allah e il popolo è Maometto, il Profeta, colui che annuncia Allah. Prima di diventare Dio, Allah era la divinità più importante del politeismo arabo. Per favorire la conversione all’Islam Maometto utilizzò elementi della tradizione araba, come culto della Kaaba e il pellegrinaggio a La Mecca. Il Corano è il libro sacro dei musulmani, contiene parole dettate da Allah a Maometto dal 610 al 632 (anno di morte di Maometto). I suoi testi sono stati trascritti durante il VII secolo. Il Corano è diviso in 144 capitoli chiamati Sure e oltre 6000 versi. Il Corano parla della vita di Maometto, la giustizia, le pene e i piaceri della vita ultraterrena… La Moschea è un edificio dove il musulmano si rivolge direttamente ad Allah. Il capo spirituale della comunità è l’imam. I musulmani hanno cinque doveri fondamentali, noti come pilastri dell’Islam : 1.La professione di fede : non avere altro Dio al di fuori di Allah e Maometto come suo Profeta. 2.La preghiera rituale: ogni musulmano deve pregare 5 volte al giorno verso La Mecca. 3.L’elemosina: i musulmani avevano l’obbligo di versare una somma alla comunità. 4.Il pellegrinaggio: ogni musulmano almeno una volta nella vita deve pregare a La Mecca 5.L’astinenza: i musulmani devono inoltre rispettare prescrizioni, come il divieto di mangiare carne di maiale e bere alcolici e l’astinenza al Ramadam
La moschea deriva dall’arabo «Masjiad» e significa «il luogo dove ci si inchina in atto di sottomissione». Le prime moschee risalgono al VII secolo e rappresentano il centro della vita religiosa, sociale e culturale musulmana. Già nelle prime moschee vi erano biblioteche e scuole d’insegnamento del Corano. In esse sono previsti spazi separati per uomini e donne.
Dopo la morte di Maometto, nel 632, gli Arabi adottarono il califfato, una forma di monarchia retta da un califfo, che rappresentava la suprema autorità religiosa, civile e militare. La capitale del califfato fu posta a Medina. Tra il 632 e il 660 si succedettero 4 califfi. Nel 660 scoppiò una disputa che divise il mondo islamico in due gruppi : Gli sciiti, guidati da Alì, sostenevano che il califfo dovesse appartenere solo al clan di Maometto e ai suoi discendenti; I sunniti, invece, ritenevano che il califfo dovesse essere scelto per i suoi meriti. Prevalsero i sunniti: Alì fu ucciso e cominciò la dinastia degli Omayyadi. Dopo la morte di Maometto, i musulmani si erano scontrati con alcune tribù arabe. Gli Arabi sottomisero la Persia sasanide e strapparono ai bizantini la Siria, la Palestina, con Gerusalemme, e l’Egitto. L’espansione islamica del VII secolo è spesso definita «Guerra Santa», l’espressione che traduce il termine arabo jihàd. L’avanzata degli Arabi, non aveva solo motivazioni religiose ma anche varie condizioni: La forza dell’esercito La debolezza dei Bizantini e Sasanidi, causata dalle lunghe guerre; Il malcontento delle popolazioni dell’Impero Bizantino;
Gli elementi unificanti dell’Impero Islamico furono essenzialmente due: la religione musulmana e la lingua araba. L’araba era, innanzitutto, la lingua sacra, quella del Corano; inoltre, esso si affermò nel califfato come lingua ufficiale per gli atti amministrativi e per la vita commerciale. La grande civiltà islamica nacque dall’incontro con i popoli conquistati e dalla conoscenza delle loro culture, oltre che dal clima. Attraverso la Penisola Iberica i diffusero in Europa sia le nuove produzioni culturali del mondo islamico, sia le antiche conoscenze della civiltà greca. Gli Arabi si distinsero in molti settori del sapere con opere originali e scoperte di grande rilievo, in ambito scientifico. Svilupparono molto l’astronomia, attraverso gli osservatori e la capacità di perfezionare strumenti come l’astrolabio. Nella geometria e nella matematica, rifacendosi al grande studioso greco Euclide, inventarono i numeri che da essi sono stati denominati «numeri arabi». L’Islam non ha invece prodotto una tradizione di arti figurative perché il Corano vieta l’uso d’immagini sacre. Ha però dato un grande uso dell’architettura. Sono stati costruiti maestosi palazzi a Baghdad, Il Cairo e Cordoba.