Laboratorio del Seicento La nascita del romanzo e la novellistica
IL ROMANZO Nel Seicento entrò in crisi la definizione di genere letterario, e un sintomo di questa crisi fu proprio la trasformazione dei generi tradizionali. In questo clima di cambiamento nacque dunque il romanzo.
Etimologia Deriva dal francese antico “romanz” o “roman” a sua volta abbreviazione dell’espressione latina romanice loqui (parlare in lingua romanza)
“La volgar poesia non ha una favola più delicata ed amabile del Pastor fido. Cesso dal lodarlo, perché ricomincio a leggerlo.” (Andrea Rubbi) Cos’è Si presenta come un “macro genere” privo di vincoli regolistici. Il genere più innovativo del ‘600 fu in ogni caso il romanzo in prosa che si traduceva in un genere letterario in cui confluivano esperienze molto diverse tra loro: La letteratura pastorale inaugurata dall’“Arcadia”di Sannazaro e continuata dal “Pastor fido” di Guarini. Romanzo greco del periodo ellenistico I poemi cavallereschi di Ariosto Il romanzo picaresco spagnolo
Diffusione L’avventura del romanzo barocco fu breve ma intensa (1624-1670); si contano più di 230 prime edizioni, e 800 tra edizioni e ristampe purtroppo nei secoli successivi non è rimasta quasi traccia di questa grande produzione che in Italia ebbe molto successo proprio per le forme e i vari temi che abbracciava e per l’assenza di regole precise (nessun trattato teorico).
Aree di diffusione Si diffonde tra Genova, Bologna e Venezia La grande fioritura si ebbe in area Veneta Giovan Francesco Biondi con L’ “Eromena” Giovanni Ambrosio Marini con il “Calloandro fedele”
Meriti di Marini Exemplum delle caratteristiche del romanzo Invenzione narrativa Difesa della libertà della fantasia “Una forma che tende a superare le forme precedenti perché tutte le assorbe in sé stravolgendole” (M. Capucci)
Critiche Libertà del romanziere per le norme retoriche e poetiche. Scrittori vennero subito accusati di provocare la corruzione dei costumi e dei valori. Valori del mondo nobiliare resi borghesi
I vari generi del romanzo Fantastico: “Il principe Altomiro” (Fortunato, Travagliato, Regnante) di Poliziano Mancini e “L’Historia del cavalier perduto” di Pace Pasini Storico/politico: “Il divorzio celeste” di Ferrante Pallavicino Mondano: Girolamo Brusoni: "La gondola a tre remi"," Il carrozzino alla moda"," La poeta smarrita".
LA NOVELLA La novella è una narrazione in prosa breve e semplice, più breve di un racconto, nella quale c'è un'unica vicenda semplice e in sé conclusa, colta nei suoi momenti essenziali, i cui personaggi si possono facilmente ritrovare nella vita quotidiana.
Diffusione La novella nel Seicento risentì degli influssi sia del Decameron di Boccaccio che della novellistica spagnola contemporanea. In Italia la novella ebbe poca valenza letteraria investita anch'essa dalla decadenza di questo secolo, caratterizzata da una sorta di disintegrazione, di perdita di identità, che la trasformava spesso in qualcosa d’ altro (aneddoto,facezia,lettera,ecc).
Venezia e Genova Venezia e Genova non sono solo centri di diffusione del romanzo ma anche della novellistica. A Genova viene elaborata l'opera composita a sfondo novellistico di Anton Giulio Brignole Sale: Le instabilità dell'ingegno (1635). Veneziano è invece Giovanni Sagredo, autore della raccolta di novelle L'Arcadia in Brenta, ovvero la malinconia sbandita (1667). A Venezia operò soprattutto, sia per quanto riguarda il romanzo che la novella, l'accademia degli Incogniti, fondata da Giovan Francesco Loredano.
Giambattista Basile Uno dei più grandi scrittori di novelle in Italia; Autore de Lo cunto de li cunti L'opera, è formata da un insieme di storie che vengono raccontate in cinque giorni e per questo l'opera viene anche chiamata Pentamerone. Sia il titolo (Pentamerone) che la struttura dell'opera rinviano esplicitamente al Decameron di Boccaccio.
Arcadia in Brenta