Proposta di un nuovo modello per la ripartizione “teorica” del FFO alle università Cnvsu, Doc 01/04 - gennaio 2004.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La contabilità analitica di Ateneo: la prospettiva dipartimentale Università Ca Foscari di Venezia maggio 2007 Prof. Chiara Mio Professore associato.
Advertisements

Esami di qualifica professionale secondo il sistema previsto dalla riforma dell’istruzione professionale. Gli studenti frequentanti le classi terze rientrano.
PROCESSI OFFERTA FORMATIVA Agosto Offerta Formativa Attivazione e Accreditamento Corsi Erogazione della Didattica Istituzione e modifica Ordinamenti.
Servizi Postali Risorse Umane e Organizzazione Luglio 2013 Sistema incentivante “Responsabili Settori Operativi CMP 2013”
1 1 I numeri del sistema universitario in Piemonte: azioni, risultati, prospettive Erica Gay Direzione Innovazione, Ricerca e Università Torino, 26 febbraio.
Nuovo PLS e Azioni mirate a ridurre gli abbandoni Background (dati raccolti dal prof. Persico dal sito MIUR) Tra il I e II anno calo di iscritti, soprattutto.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL’AQUILA IV CONFERENZA DI ATENEO SULLA DIDATTICA Requisiti minimi: impatto sulla didattica di Ateneo Enrico Cinieri Presidente.
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione Comitato Unitario delle Professioni in collaborazione con
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
Modulo U-Gov didattica Quality Assurance Massimo Rimondi
Il Sistema di Assicurazione della Qualità dell’Università della Tuscia
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
GUIDA ON LINE Claudio Caso.
Riunione Senato Accademico
NORMA PROVINCIALE LEGGE PROVINCIALE 24 maggio 1991, n. 9 Norme in materia di diritto allo studio nell'ambito dell'istruzione superiore (b.u. 4 giugno 1991,
Riunione Senato Accademico
Bilancio consuntivo al 31/12/2016 Relazione del Revisore
Valutazione delle rimanenze
Progetto Esagono AFOL METROPOLITANA
Bilancio e partecipazioni valutazione
DATI DI SUPPORTO ALL’ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ
AMMORTIZZATORI SOCIALI
Nuovo DM 987/16 Linee Guida AVA 2.
Esempi di costo ammortizzato e attualizzazione
Indicatori ANVUR.
Riunione Senato Accademico
Valutazione dei debiti
Il Sistema ITS in Friuli Venezia Giulia
Modulo U-Gov didattica Quality Assurance Massimo Rimondi
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE della PROVINCIA DI PAVIA
MiUR - prot. 25 del 23/1/08 Requisiti necessari di docenza (art. 4 del DM 31/10/2007 n. 544) Sintesi delle nuove disposizioni e delle modalità operative.
Il ciclo della Performance,
FSE: LA SEMPLIFICAZIONE DEI COSTI
Settimana dello Studente La rilevazione delle opinioni delle studentesse e degli studenti sulla didattica e dei servizi di supporto 6 – 10 novembre 2017.
DIRETTIVA mifid II NOVEMBRE 2017.
Good Practice 2005 Milano, 12 luglio 2006.
CAMPAGNA COMMERCIALE SIS ( NOVEMBRE 2010)
Nuovo Regolamento Concorsi Ricercatore Universitario
CAMPAGNA COMMERCIALE SIS ( NOVEMBRE 2010)
Quando il Medico e l'Odontoiatra
Le tecniche per la valutazione dei progetti di investimento
Riunione Senato Accademico
“CRITERI PER LA REVISIONE DELL’ORDINAMENTO DIDATTICO”
FFO 2016 analisi U.O. – Controllo di Gestione
Programmazione triennale
D.M 407 del FAQ Caratteristiche delle linee di intervento
GIORNATA DELLA TRASPARENZA
Riunione Senato Accademico
Riunione Senato Accademico
GIORNATA DELLA TRASPARENZA
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
Università degli Studi dell'Aquila
Trasferimenti intergovernativi e perequazione
SINTESI BILANCIO 2010 Comune di Padova
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
Riunione Senato Accademico
Riunione Senato Accademico
Settimana dello Studente La rilevazione delle opinioni delle studentesse e degli studenti sulla didattica e dei servizi di supporto 16 – 20 aprile 2018.
RESTITUZIONE PROVE INVALSI 2017
Riunione Senato Accademico
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
Comitato di Sorveglianza
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
Le agevolazioni ai professionisti nella nuova programmazione
La Valutazione della Didattica nell’Università di Pisa
Mobilità internazionale e conversione dei voti Maria Sticchi Damiani febbraio
Docente: Prof. Roberto Diacetti Collaboratore di cattedra:
Università degli Studi di Parma
La FORMAZIONE nel contratto di assunzione dei Custodi Forestali
PIANO STRATEGICO D’ATENEO
Transcript della presentazione:

Proposta di un nuovo modello per la ripartizione “teorica” del FFO alle università Cnvsu, Doc 01/04 - gennaio 2004

2 Gli argomenti trattati L’attuale sistema di finanziamento: interventi di riequilibrio e incentivazione nel periodo La proposta del CNVSU per un nuovo modello di finanziamento

3 Le principali voci del finanziamento statale alle università statali nel % 3% 2% FFO Edilizia PRIN Programmazione triennaleAltro Le principali voci di finanziamento statale

4 Le principali fonti di finanziamento delle università statali Le principali assegnazioni statali negli ultimi anni Dati in milioni di € Da definire…

5 L’andamento del FFO dal 1994 al 2003 (*) Nel 1996 il FFO è stato incrementato di miliardi di L. (circa 650 milioni di € ) per il trasferimento a carico degli atenei dei pagamenti degli oneri previdenziali per il personale Il FFO nel periodo (1) Dati in milioni di € Fra il 2002 e il 2003 aumento di appena 0,8%

6 L’andamento del FFO dal 1994 al 2003 (dato del 1994 = 100) 2004 Il FFO dal 1994 al 2003 Sostanziale stabilità negli ultimi due anni… Il FFO nel periodo (2)

7 Obiettivi prioritari e criticità Le principali criticità Gli obiettivi del meccanismo di finanziamento – L. 537/93  Perseguire situazioni di equilibrio al fine di garantire “pari opportunità” a tutti gli atenei  Migliorare la qualità dei servizi e le performance degli studenti Gli strumenti  Il Ministero ha erogato finanziamenti in modo discontinuo per alcuni interventi  Ha moltiplicato le assegnazioni finalizzate e ha rivisto di anno in anno le regole  Interventi in controtendenza col processo di riequilibrio  Sistema informativo poco “tempestivo” ed “affidabile”  Il Ministero ha erogato finanziamenti in modo discontinuo per alcuni interventi  Ha moltiplicato le assegnazioni finalizzate e ha rivisto di anno in anno le regole  Interventi in controtendenza col processo di riequilibrio  Sistema informativo poco “tempestivo” ed “affidabile”  Meccanismo del “riequilibrio” finanziario degli atenei (finanziamenti erogati in funzione del numero degli studenti iscritti e dei risultati da essi conseguiti)  Il riequilibrio ha spinto gli atenei a una competizione fra loro in termini di performance, attraverso la valutazione interna e confronti con gli altri atenei  Co-finanziamento di iniziative e incentivazione, per stimolare gli atenei a investire solo in alcuni progetti

8 In questi anni la sottrazione per gli atenei che ricevano un FFO superiore a quello teorico calcolato è stata ridotta al 50% t t t La percentuale di FFO destinata al riequilibrio

Accelerazione del riequilibrio Atenei in regioni con disagio socio-economico 6030 Nuovi atenei e Interventi particolari Accordi di programma 15 Contratti con studiosi impegnati all’estero (con spese per ricerca) 40 0 Chiamate di professori per “chiara fama” 10 Mobilità docenti Assegnazioni consolidate Assegnazioni di durata definita 0 0 La destinazione delle risorse (incentivi) dal 1997 al ? 14 ? IncentiviIncentivi Dati in miliardi di Lire

Ricerca scientifica Minore abbandono tra 1° e 2° anno 1588 Riduzione del rapporto studenti/docenti 90 0 incidenza costi del personale di ruolo su FFO Minore tempo per conseguire il titolo di studio Avvio della riforma didattica 200 Interventi per disabili 10 Assegnazioni consolidate Assegnazioni con verifiche “ex-post” degli interventi adottati Assegnazioni una-tantum IncentiviIncentivi La destinazione delle risorse (incentivi) dal 1997 al segue Dati in miliardi di Lire

11 La situazione nel 1998 (prima dell’introduzione del modello Cnvsu) Atenei che ricevevano risorse per oltre il 50% in più di quelle calcolate con il modello, altri che erano sottofinanziati di oltre il 40%

12 La situazione nel 2001 (applicazione del modello Cnvsu) In 5 anni oscillazioni ridotte entro la banda del +/- 20%

13  Il modello del riequilibrio – applicato dal 1998 – ha permesso di ridurre significativamente gli squilibri, anche se il processo non è ancora completato;  Il modello ha accresciuto la cultura dell’autovalutazione evidenziando la posizione relativa di ogni ateneo rispetto al resto del sistema e ha sollecitato il miglioramento dei risultati;  Esistono, a parere del CNVSU, le condizioni per l’adozione di un nuovo modello di finanziamento Una valutazione dei risultati ottenuti

14 La proposta del Cnvsu Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario Proposte per la costruzione di un nuovo modello per la ripartizione “teorica” del FFO alle università statali gennaio 2004 DOC 1/04

15 Perché è preferibile un modello  è riferimento generale, indipendente dalla disponibilità e dall’entità di risorse di FFO da distribuire;  fornisce indicazioni per le scelte di ogni ateneo e per il suo riequilibrio interno;  permette di rivedere periodicamente il “peso” da attribuire a ciascuna variabile in funzione di specifici obiettivi e in relazione ai risultati ottenuti;  consente la valutazione delle percentuali dei costi di personale e della quota di contribuzione studentesca in rapporto al FFO avendo come riferimento i valori calcolati anziché quelli dei trasferimenti effettivi;  prevede le esigenze di adeguamento del FFO in conseguenza di variazioni della domanda e dei risultati. Un modello:

16 La composizione a regime del FFO, secondo la proposta del Cnvsu

17 Le differenze rispetto alla ripartizione attuale Le differenze sono significative e il modello introduce un finanziamento alla ricerca

18 La valutazione nei diversi aspetti del processo a) INPUT b) PROCESSI c) OUTPUT  OUTCOME (Risultati) Articolare il modello di valutazione tenendo conto di:

19 STUDENTI Capacità di attrazione: extraregionale, dall’estero, a tempo parziale, idonei a borse di studio mobilità interatenei tra I e II livello e per i corsi successivi Fattori che influiscono nella valutazione della domanda Minore tasso di abbandono “pesati” “requisiti minimi” verso l’accreditamento dei corsi DOCENTI e STRUTTURE

20 Come contare gli studenti? Nelle attuali rilevazioni statistiche si fa esclusivo riferimento alla posizione amministrativa degli iscritti (in regola con le contribuzioni annualmente richieste). Ciò determina difficoltà nella individuazione del loro impegno effettivo in attività di studio, delle esigenze di servizi e nelle valutazioni di “rendimento”. Il numero di studenti iscritti deve essere espresso in “full-time equivalent” (FTE), considerando, con valori omogenei, sia i soggetti iscritti con un impegno di 60 crediti all’anno sia quelli con un impegno inferiore, che saranno pesati in proporzione. Situazione attuale Come occorrerà fare

21 Strumento: l’Anagrafe nazionale degli studenti Essa consente l’analisi per singola coorte di studenti iscritti ad un corso di studi anno 0 Inizio anno accade mico abbandoni laureati anno anno anno anno anno 4 abbandoni laureati abbandoni

22 Anagrafe nazionale degli studenti (2) Inizio anno accademico abbandoni laureati Iscritt i Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti abbandoni laureati abbandoni Inizio anno accademico abbandoni laureati Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti abbandoni laureati Anni di iscrizione Anni accademici Inizio anno accademico abbandoni laureati abbandoni Inizio anno accademico abbandoni Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti abbandoni ΣΣΣΣΣΣ Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti Iscritti Inattivi Equivalenti

23 Il problema degli immatricolati Per non attribuire un peso ingiustificato ad iscrizioni al 1° anno che si traducono in abbandoni, occorre adottare modalità di calcolo che disincentivino comportamenti finalizzati ad incrementare le iscrizioni che, in seguito, non configurano probabilità concrete di prosecuzione degli studi e di conseguimento dei relativi titoli è possibile non considerare gli iscritti al 1° anno Soluzioni possibili oppure considerarli con un peso ridotto, differenziato con riferimento a valori medi nazionali caratteristici dei vari corsi di studio

24 La domanda – il peso degli iscritti in base a 4 gruppi di corsi Iscritti gruppo A Iscritti gruppo B Iscritti gruppo C Iscritti gruppo D  1 11 11 11 KAKA Fattore di ateneo Valore della domanda per considerare le particolari esigenze degli studenti part- time si propone un fattore moltiplicativo pari a 1,2 (cioè + 20%)

25 PROCESSIformativiPROCESSIformativi Qualità della didattica (anche sulla base delle opinioni degli studenti) Tempo di completamento degli studi Internazionalizzazione Occupabilità e fabbisogni del sistema socio-economico Fattori che influiscono nella valutazione del processo formativo

26 Il processo – la valutazione dei crediti (Cfu) Crediti (Cfu) gruppo A Crediti (Cfu) gruppo B Crediti (Cfu) gruppo C Crediti (Cfu) gruppo D 2 2 22 22 22 KAKA Fattore di ateneo Risultati valutati Conseguiti da studenti iscritti da n+1 anni In prima applicazione del modello si propone di attribuire sia al correttivo K A sia ai moltiplicatori  2,  2,  2 e  2 un valore unitario. I crediti conseguiti da studenti all’interno di programmi di mobilità internazionale hanno peso 1,5

27 Per i risultati dei processi formativi e dei laureati  tempi necessari per trovare un lavoro dopo la laurea  apprezzamento (ex post) dei laureati sulla formazione ricevuta  fabbisogno espresso dal sistema socio-economico di riferimento  i Cfu acquisiti dagli studenti iscritti part-time  un peso differenziato dei Cfu in funzione delle attività formative di riferimento (base, caratterizzanti, affini e integrative, ecc. ) Possibili evoluzioni

28 Anagrafe nazionale dei laureati Utilizzare il patrimonio di esperienze e di informazioni costruito dal Consorzio AlmaLaurea  Valutare le effettive opportunità occupazionali  Il giudizio dei laureati  Il giudizio del mercato del lavoro

29 Finora, la scarsa consistenza dei finanziamenti per incentivare la ricerca scientifica, e, soprattutto, l’occasionalità degli interventi, ha reso gli stessi sostanzialmente inefficaci. La mancata definizione, fin da ora, di un “peso” della ricerca all’interno del modello rischia di dar luogo ad un rinvio sine die della considerazione e valutazione di un’attività che costituisce una funzione essenziale delle università. La ricerca scientifica

30 ( 1) Assegnazione delle risorse sulla base del numero dei “ricercatori attivi” (compresi dottorandi e assegnisti di ricerca) e della capacità di autofinanziamento ( 2) Costruzione di una banca dati della produzione scientifica, denominato “Sito docente" ( 3) Assegnazione delle risorse sulla base della valutazione qualitativa della produzione scientifica Avvio ed evoluzione del processo di valutazione Anni successivi

31 La valutazione della ricerca scientifica La fase di avvio: Nel 2004: considerare il numero di soggetti di ciascun ateneo coinvolti, almeno potenzialmente, nello svolgimento delle attività di ricerca scientifica A partire dal 2005: questo numero sarà sostituito dal numero di soggetti “attivi nella ricerca”, quale risulterà dalla banca-dati nel frattempo predisposta potenziale di ricerca impegnabile (opportunamente “pesato”)

32 Pot ric = PO x p 1 + PA x p 2 + RU x p 3 + AR DR x p 4 + AR x p 5 + DR x p 6 + BPD x p 7 + TECN x p 8 Personale strutturato (di ruolo)SiglaPeso Prof. Ordinari (esclusi i fuori ruolo)POp 1 = 1,0 Prof. Associati (esclusi i fuori ruolo)PAp 2 = 1,0 Ricercatori e AssistentiRUp 3 = 1,0 Personale dell’area tecnico-scientifica (qualifiche Ded EP) *TECNp 8 = 0,8 Personale con rapporti a tempo determinato Assegnisti di ricerca (già dottori di ricerca)AR DR P 4 = 0,8 Assegnisti di ricerca (non dottori di ricerca)ARP 5 = 0,4 Iscritti ai corsi di dottoratoDRP 6 = 0,8 Borsisti post- dottoratoBPDP 7 = 0,8 Il peso dei “ricercatori potenziali”

33 Le informazioni utilizzabili

34 Percentuale di FFO e di docenti (2003) Il peso dell’ateneo in termini di FFO e in termini di docenti sono due variabili sono altamente correlate

35 Percentuale di FFO e di dottorandi (2003)

36 Confronti tra FFO e addetti alla ricerca Esempio di tabella con i pesi degli atenei in termini di FFO e addetti alla ricerca

37 La valutazione della ricerca scientifica: PRIN E’ possibile integrare considerando il “tasso di successo” nei bandi PRIN: Il numero di addetti attivi nella ricerca può essere corretto, a livello di ateneo, verificando il suo livello di effettiva partecipazione in competizioni nazionali relative a bandi annuali di co-finanziamento del MIUR …per ciascun ateneo e per ciascuna area, è possibile valutare la differenza rispetto ai valori medi nazionali per la stessa area e, in funzione di questa, valutare l’impegno ed il “successo”, attraverso i giudizi di qualità espressi da referee anonimi

38 “fattore di successo”: a livello di ateneo K at = partecipanti valutati positivamente[1] / partecipanti potenziali[1] a livello nazionale K naz = partecipanti valutati positivamente / partecipanti potenziali Da queste informazioni si può ricavare, per ciascun ateneo e per ciascuna area, la differenza rispetto ai valori medi (o mediani) nazionali per la stessa area e in funzione di questa valutare l’impegno ed il “successo”, a valle di giudizi di qualità espressi da referee anonimi.  i = ( K at - K naz ) i i = 1, 14 dove con “i” viene indicata una delle 14 aree scientifico disciplinari. [1][1] Le elaborazioni possono tenere conto degli “anni-uomo” di impegno dichiarato nei progetti valutati positivamente. Ciò per evitare un peso eccessivo di molti nominativi previsti con impegni marginali. Correttivo PRIN:

39 Partecipazione e successo nei bandi PRIN Esempio di calcolo

40 Pot ric (corretto PRIN) = Pot ric x [1 + (  ( 1+  i ) / N p )] i=1,14 Dove N p è uguale al numero di aree scientifiche con più di 20 appartenenti. Applicazione del correttivo PRIN

41 La valutazione della ricerca scientifica: contratti Attività di ricerca commissionata dall’esterno: Si potrebbe valutare l’entità delle entrate (eventualmente con una media su due esercizi finanziari) e dividere questa per un valore convenzionale paragonabile al costo di un ricercatore Utilizzare le voci indicate nella classificazione per funzioni, in particolare quelle attribuite alla funzione obiettivo “ricerca scientifica”, escludendo il costo del personale, attraverso i dati ricavabili dai bilanci redatti secondo lo schema di “omogenea redazione” oppure

42 La valutazione della ricerca scientifica: contratti Il coefficiente di correlazione è basso

43 Potenziale di ricerca corretto (corretto PRIN e Fondi Esterni) = Pot ric (corretto PRIN) + RIC FE La valutazione della ricerca scientifica: contratti

44 Alcuni possibili incentivi il Comitato indica, provvisoriamente, le seguenti tipologie di interventi:  sostegno alla mobilità fra atenei dei docenti;  sostegno agli studenti disabili;  compensazione delle minori entrate dalla contribuzione studentesca, conseguenti l’applicazione della normativa sul diritto allo studio

45 OUTPUT della ricerca Una quota del FFO è destinata al finanziamento degli atenei sulla base di indicatori della produzione scientifica (1) Assegnazione delle risorse sulla base del numero dei “ricercatori” attivi (compresi dottorandi e assegnisti di ricerca) (2) Costruzione di una banca dati della produzione scientifica (3) Assegnazione delle risorse sulla base della valutazione della produzione scientifica e delle capacità di autofinanziamento La valutazione della ricerca: le pubblicazioni