Presentazione 25 Maggio 2012 ore 10,30 PROVINCIA DI PARMA Piazzale della Pace, 1 Sala Savani
Gli alunni stranieri nelle scuole della provincia di Parma nell’a.s. 2010/2011 gli studenti stranieri sono e rappresentano il 14% del totale (erano dieci anni fa) su 10 alunni in più nelle scuole medie e superiori: 8 sono stranieri e 2 italiani principali nazionalità: Albania, Moldavia, Marocco, India e Romania maggiori difficoltà nel percorso scolastico: ritardo nella classe frequentata e dispersione scolastica
Il mercato del lavoro per i cittadini stranieri nel 2010 si stimano 29 mila residenti stranieri occupati pari al 14,6% dell’occupazione totale nel 2011 modesto incremento di occupati stranieri (+ 590 unità) nel 2010 tasso di disoccupazione stranieri (10%) superiore alla media del mercato del lavoro locale (4%) settori maggiormente colpiti dalla crisi: manifatturiero, trasporti, magazzinaggio, costruzioni nel 2011 tengono ancora le attività di servizi alle imprese e l’area commerciale
L’accesso ai servizi sanitari 1553 gli utenti allo Spazio salute Immigrati (erano 1157 nel 2010) aumento determinato dagli arrivi emergenza Nord Africa e alla perdita del lavoro e Pds aumento dei rifugiati assistiti allo spazio salute (257 nel 2011) 1049 le donne straniere gravide prese in carico dall’Ausl pari al 59,7% del totale (erano 932 nel 2010) di queste 581 (il 25,4%) vengono seguite dall’Ausl al rientro dall’ospedale
L’accesso agli alloggi ERP Al 31 dicembre 2011, vivono negli alloggi pubblici: 794 famiglie straniere (14% del totale) famiglie italiane(86% del totale) Principali Paesi d’origine: Marocco, Tunisia, Albania Le 249 assegnazioni nell’anno hanno riguardato: 93 famiglie straniere (37% del totale) 156 famiglie italiane (63% del totale)
In regione: permessi di soggiorno al 31/12/2011 : 3914 (+ 341 rispetto al 2010) In provincia: permessi di soggiorno al 31/12/2011: 560 (aumento: erano 497 nel 2010) nazionalità prevalenti: Costa d’Avorio, Etiopia, Eritrea il 25 % costituito da donne aumentano i richiedenti asilo (emergenza Nord Africa) fascia di età compresa tra i 20 e 35 anni La presenza di richiedenti asilo e rifugiati Dati provvisori – Fonte: progetto Emilia Romagna “Terra d’asilo”
L’accoglienza istituzionale Posti finanziati e beneficiari nel 2011 – progetti SPRAR ProgettoPosti finanziati Beneficiari accolti Fidenza 2743 Parma 2640 Totale 5383
Promosso dalla Provincia con 46 Comuni e gestito dal CIAC Onlus Interventi di informazione, orientamento, consulenza legale Utenti nel 2011: 337 (271 nel 2010) aumento del 25% Aumento di donne Crescita di situazioni multiproblematiche (giuridiche, sociali, sanitarie) e di fragilità SPORTELLO PROVINCIALE ASILO
Emergenza Nord Africa (DPCM febbraio 2011) Ordinanza 3933 PCM di aprile 2011 Piano accoglienza dei migranti affidato alla Protezione Civile Nazionale Assegnazioni migranti a scala provinciale in raccordo con le Province Individuazione in raccordo con i Comuni delle disponibilità per un’accoglienza diffusa e per piccole concentrazioni Assegnazioni migranti a scala regionale tramite Protezione Civile Regionale
Emergenza Nord Africa Il Patto di accoglienza della Regione (su modello SPRAR) servizi di base (vitto, alloggio, assistenza sanitaria) orientamento, info e assistenza legale mediazione culturale accompagnamento ai servizi iscrizione ai corsi di italiano interventi di integrazione (volontariato, borse lavoro, corsi di formazione)
Emergenza Nord Africa I dati in provincia di Parma aprile – dicembre 2011 IMMIGRATI ACCOLTIdi cui 182 DonneUomini STATUS GIURIDICO Art. 20 (tunisini) Richiedenti asilo N° STRUTTURE DI ACCOGLIENZA ATTIVATE N° GESTORI N° COMUNI coinvolti
Emergenza Nord Africa I dati in provincia di Parma aprile – dicembre 2011 Le principali nazionalità: Nigeria, Somalia, Tunisia, Ghana Perlopiù uomini (152) nella fascia d’età 27 le donne e 9 i minori presenti al 31/12/2011
Emergenza Nord Africa IMMIGRATI ACCOLTI PER DISTRETTO PARMA8848,00% FIDENZA2212,10% VALLI TARO E CENO4223% SUD EST3016% TOTALE182100,00%
Emergenza Nord Africa un primo bilancio elementi positivi forma decentrata di accoglienza di piccoli numeri positiva collaborazione tra i diversi enti coinvolti e rinnovata sensibilizzazione sul tema utilizzo diffuso dello strumento regionale del “patto di accoglienza”(vitto, alloggio, italiano, accompagnamento servizi, orientamento legale) valorizzazione esperienza SPRAR anche tramite corso di formazione estensione agevolazioni tariffarie trasporti attivazione borse lavoro e coinvolgimento in attività di volontariato
Emergenza Nord Africa un primo bilancio elementi critici tempi lunghi procedure burocratiche (pochissimi audizioni) blocco attivazione tirocini presenza di situazioni di vulnerabilità e fragilità (vittime tortura, donne incinte vittime di stupro, donne sole con figli) alcuni episodi che hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine necessità di passare dall’emergenza al sistema di accoglienza integrata forte incertezza sul dopo 2012