IL MITO DI ORFEO NELL’ARTE Anastasia Boni Marta Montolli Valentina Scaravelli Costanza Bonetti Giacomo Fattorelli
ORFEO SULLA TOMBA DI EURIDICE (1890) Moreau rappresenta Orfeo che piange per la perdita di Euridice. È accasciato su un albero sulla soglia dell’inferno. Il paesaggio è macabro, dai toni cupi che rispecchiano lo stato d’animo del protagonista. Caratteristiche: paesaggio surreale, tetro, utilizzo del chiaroscuro , colori sfumati Gustave Moreau-olio su tela
ORFEO (1865) Orfeo, uscito dall’inferno, si dispera per la perdita di Euridice rinnegando l’amore di ogni donna; giunto poi in Tracia le Menadi essendo state rifiutate, per vendetta lo sbranarono gettando i suoi resti in un fiume. La scena vuole essere il sequel del racconto di Orfeo alleggerito però del suo carattere tetro: una giovane baccante infatti, dopo aver raccolto la sua testa mozzata e averla adagiata sulla sua stessa lira la osserva con grande dolcezza Caratteristiche: chiaroscuri dorati, clima mistico, teatralità, giustapposizione di colori Gustave Moreau-olio su legno Musée d'Orsay (155 x. 99,5)
ANTONIO CANOVA : ORFEO E EURIDICE 1775-1776 Gruppo scultoreo in pietra di Vicenza altezza m 2,03 Salone da ballo del Museo Correr a Venezia lungo il basamento, una iscrizione riporta alcuni versi di Ovidio e Virgilio l'opera si compone di due separate parti, ad accentuare la separazione dei due amanti nel momento in cui vengono ritratti, ossia quando Orfeo si volta per guardare Euridice,contravvenendo alla regola che gli aveva permesso di riprenderla dagli inferi vuole esprimere il dramma dei personaggi raffigurati
Orfeo libera Euridice dall’Ade Autore: Peter Paul Rubens (1577-1640) Datazione: 1636-1638 Collocazione: Madrid, Museo del Prado Committenza: Filippo IV re di Spagna Tipologia: dipinto Tecnica: olio su tela (194×245cm) Questo quadro rappresenta il momento in cui Orfeo dopo aver ottenuto che la moglie ritorni con lui nel mondo dei viventi lascia l’Ade insieme a lei. Orfeo è coperto con un panno rosso e il resto del busto scoperto, con il capo coronato e la lira portata in spalla, cerca con la mano sinistra la mano della sua compagna che è dietro di lui e, la guarda con la coda dell’occhio.
Euridice, raffigurata come la Venere pudica, è raffigurata con il braccio sinistro che cerca di coprire il seno e la mano destra che sorregge il drappo azzurro che le copre il resto del corpo, guarda in direzione di Proserpina, regina dell’Ade. Proserpina è vestita di nero, ha il seno scoperto, il capo velato e con la mano destra indica Euridice. Plutone è seduto accanto a lei, ha il busto scoperto, le gambe accavallate e le braccia intrecciate a reggere un lungo scettro Ai piedi di Proserpina c’è il cane a tre teste Cerbero. Il tutto si svolge in un’atmosfera cupa. Dietro ad Orfeo ed Euridice si vede una struttura architettonica sostenuta da colonne. Poco tempo prima Rubens aveva già dipinto lo stesso soggetto con varianti minime rispetto all’opera oggi conservata al Prado.
Auguste Rodin, “Orfeo e Euridice “ Artista: Auguste Rodin Titolo: Orfeo ed Euridice Datazione: 1887-1893 Dimensioni: 123.8 × 79.1 × 64.5 cm, 414.6 kg Conservato presso il Metropolitan Museum of art, New York
Marc Chagall Opera Garnier di Parigi (soffitto) Artista. Marc Chagall Titolo: Soffitto dell’Opera Garnier Datazione: 1963-1964 Dimensioni :220 mq Tecnica: affresco Collocazione: Teatro dell’Opera di Parigi