DEMOCRITO Abdera (460 – 360 a. C.) Allievo di Leucippo “La materia è costituita di particelle piccolissime, finite e indivisibili: gli atomi” ( ̉ά – τέμν ω )
JOHN DALTON (Eaglesfield, 1766 – 1844) Teoria atomica: “tutta la materia è composta di atomi”; “gli atomi sono indivisibili e inalterabili”; “gli atomi di una sostanza semplice sono tutti uguali tra loro e diversi da quelli di altre sostanze”; “le trasformazioni chimiche avvengono per separazione e unione di atomi fra loro”.
MA LA DOMANDA RESTA... MA LA DOMANDA RESTA... “COME E’ FATTO L’ATOMO?”
Dal VI sec. A. C. si sa che i corpi possono mostrano comportamenti elettrici
WILLIAM CROOKES (Londra 1832 – 1919) Progetta un’apparecchiatura per lo studio della scarica nei gas rarefatti
quella che, perfezionata, diventerà il cosiddetto “tubo a raggi catodici”
Joseph John THOMSON Fisico inglese (1856 – 1940) Nel 1898 scopre l’elettrone Premio Nobel nel 1906 I raggi catodici sono particelle di carica negativa; il rapporto e/m = Eθ/Bl è pari a -1,76 x 10 8 C/g; esso non varia pur variando la natura del catodo e del gas presente nel tubo
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ROBERT MILLIKAN Fisico statunitense (1868 – 1953) Nel 1909 compie la prima misura diretta della carica dell’elettrone
Eq = mg
EUGENE GOLDSTEIN Fisico tedesco (1850 – 1930) Nel 1886, utilizzando un tubo a raggi catodici a catodo forato, scoprì i raggi canale o raggi anodici. Il rapporto q/m di tali particelle, di carica positiva, variava a seconda del gas contenuto nel tubo, ma era sempre un multiplo del valore minimo ottenuto con l’idrogeno.
Nel 1919, studiando i raggi canale in atmosfere rarefatte di idrogeno, identifica la più piccola particella di carica positiva: il protone
JAMES CHADWICK Fisico inglese (1891 – 1974) Premio Nobel nel 1935 Nel 1932 scopre il neutrone, la particella che il suo maestro Ernest Rutherford aveva ipotizzato dovesse esistere nel nucleo degli atomi
Radiazione eccitata nel berillio: il possibile neutrone
I MODELLI ATOMICI
MODELLO DI THOMSON A PANETTONE (1904) Tutta la massa dell’atomo, carica positivamente, è uniformemente distribuita in esso e gli elettroni (negativi) sono collocati al suo interno in modo da determinare l’equilibrio delle cariche.
MODELLO PLANETARIO DI RUTHERFORD (1911) Chimico e fisico neozelandese (1871 – 1937) Premio nobel nel 1908 Nel 1911 propone un modello atomico in cui: “l’atomo abbia una carica centrale N e circondata dalla carica compensatrice di N elettroni.” “l’atomo abbia una carica centrale N e circondata dalla carica compensatrice di N elettroni.”
L’ESPERIMENTO DI RUTHERFORD
Quasi tutte le particelle α incidenti sulla lamina d’oro la attraversavano con angoli di deviazione dell’ordine di 1°; in qualche caso venivano deflesse di angoli superiori a 90°. Una su 8000 era addirittura riflessa.
Il raggio dell’atomo è circa volte più grande del raggio del “nucleo”. Gli elettroni ruotano attorno ad esso a grande distanza vincendo l’attrazione coulombiana cui sono sottoposti
FORZA DI COULOMB