Domenico Cersosimo Gianfranco Viesti Incontri di Artimino sullo Sviluppo Locale Nuovo Sviluppo industriale e politiche di sistema 8 – 10 ottobre 2012 – Villa Medicea di Artimino Poli tecnologici meridionali e politiche di sostegno
Coordinatori Domenico Cersosimo (Università della Calabria) Gianfranco Viesti (CUniversità di Bari) Autori delle monografie Lelio Iapadre (Università dell’Aquila) Il distretto elettronico abruzzese Pierfelice Rosato (Cerpem e Università del Salento) Il distretto aerospaziale campano Nicola Coniglio (Cerpem e Università di Bari) Il distretto aerospaziale pugliese Dolores Deidda (Consulente indipendente) Il distretto ICT cagliaritano Francesco Prota (Cerpem e Università di Bari) Il distretto meccatronico pugliese Maurizio Avola (Università di Catania) Alberto Gheradini (Università di Firenze) Rosanna Nisticò (Università della Calabria) Il distretto elettronico catanese Gruppo di ricerca
Importanti per il Mezzogiorno testimoniano la persistenza di un Sud industriale alimentano circuiti complessi nella produzione e nella formazione/ricerca e nella loro coevoluzione Importanti per l’Italia oltre di 30mila occupati, più migliaia di ricercatori 8 mld di euro di fatturato, 1/3 esportato aerospazio campano 1/4 fatturato e 1/5 esportazione nazionali presenza rilevante di multinazionali patrimonio di produzioni, competenze e quote di mercato rilevanti per il paese Distretti/ sistemi produttivi importanti
1.Storie di insediamenti e apprendimenti lunghi 1.Ruolo decisivo della GI, quasi sempre esterna e pubblica 2.La morfologia interna cambia molto nel tempo 3.Indotto della GI importante ma problematico 4.Conta moltissimo il capitale umano 5.E conta moltissimo la ricerca, e le relazioni pubblico-privato I risultati salienti della ricognizione sul campo
6.Importanza determinante delle agevolazioni pubbliche dirette e indirette 7.La grande crisi ha inciso ma i distretti nell’insieme tengono 8.Prospettive? I risultati salienti della ricognizione sul campo
1.Sono essenziali per i “fallimenti del mercato” e per il ruolo della GI. 2.Sono complesse [e a alto rischio di “fallimento”]. asimmetrie informative molto forti. efficienti, rapide, certe. sostegno di reti di imprese e tra imprese e università. fornitura di beni e servizi essenziali Politiche pubbliche
1.Devono essere realizzate da soggetti con un elevato livello di competenza 2.Devono mettere in concorrenza proposte diverse 3.Evitare vuoti, duplicazioni e ridondanze 4.Sperimentali e soggette a continuo monitoraggio e valutazione dei risultati 5.Più intense nel Mezzogiorno Politiche pubbliche: implicazioni
1.L’Italia senza strategia di politica industriale e tecnologica 2.Bassa e decrescente addizionalità 3.Le politiche industriali e tecnologiche affidate pressoché unicamente alle Regioni e ai fondi comunitari [“fuga” del centro] 4.Rischi di asimmetrie informative elevate, di “cattura” dei decisori da parte degli interessi privati Politiche pubbliche: criticità
1.E’ necessario un disegno nazionale 2.Provare a raccogliere in un unico contenitore gli impegni e le iniziative degli attori centrali e locali, pubblici e privati Politiche pubbliche: proposte, il quadro
Politiche di mantenimento e di attrazione di imprese multinazionali Obiettivi di sistema per le imprese a partecipazione pubblica [Finmeccanica] Nuove imprese ! Infrastrutture tecnologiche, e soggetti istituzionali sul territorio Politiche pubbliche: proposte, i contenuti
Deve funzionare l’ordinario! Politiche industriali “trasversali” Adeguate politiche per l’università Politiche pubbliche: proposte, condizioni a contorno