2 Le divisioni religiose continuano durante la Restaurazione
Nel 1678 un ecclesiastico di nome Titus Oates rivelò di aver scoperto un complotto cattolico per assassinare il re Carlo II e sostituirlo con il fratello Giacomo, cattolico. Ne conseguì un forte sostegno, soprattutto da parte dei “nonconformisti”, per il partito Whig che vinse la maggioranza dei seggi alla Camera dei Comuni. Nel 1679 i Comuni approvarono l’Exclusion Bill per impedire a Giacomo di succedere al trono, ma i Lords la bocciarono. Si scoprì in seguito che Oates aveva mentito, ma il paese aveva rischiato una nuova guerra civile. L’ondata di panico anti-cattolico provocò vari processi, la condanna a morte di 24 cattolici e l’incarceramento di molti altri.
Un esempio di illustrazione narrativa e grafica del Popish Plot. Come la propaganda religiosa e politica modella la storia contem- poranea in una forma semplificata, comprensibile e “avvincente”. L’interesse per l’attualità va di pari passo con la necessità di interpretarla secondo schemi potenti, immaginifici ed esemplari.
Una difesa del Duca di York, cattolico (1680). I pamphlet politici generano risposte, contrattacchi e controver- sie. Ragioni e argomenti sono ormai inestricabilmente legati a una “parzialità” che è quella della lotta politica. In particolare, la spaccatura tra Tories (pro-Giacobiti) e Whigs (a favore di una successione pro- testante)
Un pamphlet che rivendica La liceità dell’assassinio di Crom- Well. La propaganda relativizza e rimette in discussione le cate- gorie morali. In questo caso William Allen sostiene che non tutte le uccisioni possono essere considerata un omicidio. La prima edizione è del Questa del 1689 è ristampata all’inizio del regno del nuovo sovrano protestante, Guglielmo di Orange, che aveva interrotto la dinastia Stuart, pro-cattolica.
Un attacco del 1681 contro le accuse di un matrimonio segreto contratto da Carlo II Stuart. Si trattava di “voci” anti-cattoliche diffuse ad arte per alimentare la propaganda. Nella nuova “sfera pubblica” il “rumour” (le voci incontrollate) Sono un importante elemento di informazione e controinfor- mazione. Si generano le cosiddette “paper wars”, le nuove battaglie condotte attraverso la carta.
La stampa ha un ruolo centrale nella tentata ribellione di Monmouth nel 1685, che aveva tentato di scalzare il re Giacomo II. Il giovane Defoe era intervenuto per combattere con Monmouth. La sconfitta dell’erede al trono è celebrata da questo proclama di ringraziamento da parte del- l’esercito monarchico.
Duca di Monmouth, il pretendente al trono di Giacomo II, che tentò una sfortunata ribellione a cui partecipò anche Defoe.
Anche il pretendente al trono Monmouth usa la stampa per esporre la propria legittimità. Qui si presenta come difensore della religione protestante, e delle leggi, dei diritti e dei privilegi dell’Inghilterra, contro il potere usurpato da Giacomo II duca di York.
Il nuovo re protestante, Guglielmo di Orange, era olandese, appog- giato dai Whigs e dai non-conformi- sti. La propaganda giacobita, che per almeno 60 anni cercò di reinstaura- re la dinastia Stuart, si affidò anche a canzoni popolari come questa, “The Orange”, stampata per essere letta e cantata come una ballata.
Nella lotta per la successione al trono la presenza di pretendenti al trono legittimi o illegittimi era combattuta da voci, che sempre più erano riprese o negate da pubblicazioni a stampa. In questo caso un pamphlet che smaschera un intrigo che indicava la nascita di un figlio segreto di Giacomo II. All’inizio del nuovo regno di Guglielmo tali voci erano destabilizzanti e tendevano ad alimentare le pretese dei sostenitori Giacobiti.
Anche Defoe interviene nella propaganda politica. In questo dialogo tra un Whig e un Tory si presenta come interlocutore equilibrato, ma ribadisce i valori della libertà nazionale e della religione protestante, contro la schiavitù e la tirannia perso- nificata dalla monarchia asso- luta francese e dalle potenze cattoliche. Una terminologia che legava chiaramente Defoe al linguaggio dei “Dissenters” e dei Whigs.