L’articolo 38 della Costituzione italiana così prevede: Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. …Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
Assistenza Sociale
Reddito familiare equivalente netto per famiglie ordinate in quinti
Indici di disuguaglianza
Disuguaglianza in Italia
Andamento della disuguaglianza in Italia
I programmi di assistenza si configurano come il diritto dei soggetti in stato di indigenza ad essere aiutati tramite prestazioni monetarie e o in natura, finanziate attraverso la fiscalità generale. Nell’ordinamento italiano l’assistenza sociale è costituita dall’insieme di attività riguardanti la “predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della propria esistenza (d.lgs. 112/1998)
Si tratta di una forma di intervento selettiva nel senso che è garantita solo agli individui che si trovano in uno stato di bisogno (universalismo selettivo). Spesso la prestazione è condizionata alla “prova dei mezzi”, cioè alla verifica dell’effettiva scarsità o assenza di reddito dell’individuo
Articolazione istituzionale In Italia il sistema di assistenza coinvolge tre livelli di governo: Il livello centrale: comprende i principali soggetti istituzionali (parlamento, ministero del lavoro e delle politiche sociali, INPS), Le regioni; I comuni.
Il parlamento stabilisce con la legge di bilancio l’entità delle risorse da destinare al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Al ministero spetta il controllo e la vigilanza sui Livelli essenziali delle prestazioni, LEP, cioè i diritti sociali essenziali da garantire su tutto il territorio nazionale. Le regioni stabiliscono l’ammontare di risorse e le modalità di attribuzione agli enti locali; svolgono inoltre funzioni di indirizzo e coordinamento. I comuni attuano gli interventi, integrando anche con risorse proprie.
Strumenti per l’assistenza sociale Esistono due tipi di prestazioni: monetarie e in natura Le prestazioni monetarie comprendono: le pensioni sociali (sostituite dall’assegno sociale); le pensioni di invalidità civile; le pensioni di guerra; le pensioni di benemerenza; l’assegno per i nuclei familiari con almeno 3 figli minori, l’assegno di maternità. Le prestazioni in natura comprendono la distribuzione di generi alimentari, farmaci, assistenza medico-sanitaria, asili nido, ricoveri in istituti, colonie,assistenza ospedaliera
Prestazioni monetarie La pensione sociale istituita nel 1969: è una forma di prestazione monetaria concessa ai soggetti di oltre 65 anni senza reddito o con reddito molto basso. Nel 1995 è stata sostituita dall’assegno sociale riservato ai soggetti italiani di almeno 65 anni di età, con reddito pari a zero o non superiore a limiti modesti prestabiliti. Le pensioni di invalidità civile sono erogate agli invalidi totali e parziali che non posseggono i requisiti contributivi minimi per accedere alle pensioni di invalidità assicurative: la prestazione è sottoposta alla prova dei mezzi.
Giustificazione dell’intervento pubblico Le argomentazioni teoriche a favore dell’intervento pubblico risiedono nell’intento redistributivo: i mercati pur raggiungendo situazioni efficienti non danno necessariamente luogo auna distribuzione del reddito socialmente accettabile (2° teorema dell’economia del benessere).
I programmi di assistenza implicitamente costituiscono una forma di assicurazione sociale contro la povertà. Programmi per i minori interpretati anche come forme di investimento nel futuro.