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Transcript della presentazione:

http :// In una lingua ciò che veramente esiste è la frase. Tuttavia il fatto di separare le parole (dette anche monemi) con spazi bianchi, fa pensare che questa sia, per così dire, costruita, come i mattoni costruiscono un muro. La rappresentazione grafica di parole è già una scrittura, ma con un difetto: le parole sono decine di migliaia e occorrerebbero molti segni. Tuttavia fin dall’antichità si comincia ad analizzare le parole dividendole in sillabe e in fonemi. Così viene a contare sempre meno il significato, ma la ripetizione dello stesso suono Scrittura ideografica Scrittura sillabica e alfabetica La scrittura Rivediamoci... a scuola

Prima della scrittura I cacciatori Il villaggio neolitico I primi graffiti incisi sulle rocce dell’uomo risalgono a più di anni fa. Erano certamente una forma d’arte, ma non erano una forma di scrittura. Infatti non rappresentano un testo formato da parole, ossia complessi di suoni che esprimono un senso in una data lingua. Rappresentare graficamente un sentimento, un desiderio, un timore non è ancora scrivere. Rivediamoci... a scuola

Con i Sumeri nasce la scrittura Nasce la città La scrittura fu inventata in Mesopotamia nel 3300 a.C. E’ una creazione del tutto originale! Incredibile sviluppo dell’agricoltura Il commercio si estende e diventa più complesso Grandi quantità di mercanzie si accumulano nelle loro riserve e granai o circolano lungo il Tigri e l’Eufrate. SCAMBI, PRODUZIONI, RISERVE RENDONO FORTE IL BISOGNO DI CONSERVARNE LE TRACCE Rivediamoci... a scuola

La scrittura sumerica 1.PITTOGRAMMI 2.LOGOGRAMMI 3.SCRITTURA SILLABICA Rivediamoci... a scuola

I popoli senza scrittura Accanto alle grandi civiltà sedentarie dell’antichità vivono per secoli popolazioni nomadi La loro struttura sociale e economica è più semplice Non hanno quindi necessità di ricorrere alla scrittura CULTURE DELL’ORALITA’ Rivediamoci... a scuola

La scrittura egiziana Contemporaneamente una forma di scrittura si sviluppa anche in Egitto, l’altra grande civiltà agricola del mondo antico La stele di Rosetta, un testo in tre lingue che favorì la decifrazione della scrittura egizia Rivediamoci... a scuola

La scrittura cinese e giapponese Anche la civiltà del riso si dota precocemente di una forma di scrittura Gli ideogrammi cinesi, nati intorno al 1500 a. C., prevedono un segno per ogni parola e sono quindi numerosissimi. Per esempio un albero stilizzato indica la parola “albero”; due alberi stilizzati significano “bosco”. Nonostante la difficoltà di apprendimento, la scrittura ideografica cinese può essere intuitivamente compresa in ogni parte della nazione, indipendentemente dal dialetto parlato. La scrittura giapponese è un derivato di quella cinese, con l’aggiunta di elementi sillabici. Resistono all’invasione dell’alfabeto, perché le parole cinesi sono monosillabiche e mal si adattano ad una traduzione alfabetica Rivediamoci... a scuola

La scrittura indiana Vi erano già scritture antiche (indecifrate) a Harappa, ma la scrittura sanscrita, prodotta dalla cultura degli Arii, risale al III secolo a. C. Molte parole delle lingue indoeuropee hanno familiarità con il sanscrito!! Rivediamoci... a scuola

L’invenzione dell’alfabeto L’alfabeto fenicio, dal quale erano assenti le vocali, risale al 1500 a. C. E’ (quasi) valido il principio in base al quale ad ogni suono del linguaggio corrisponde un segno. Si diffonde rapidamente anche grazie al fatto che i Fenici erano navigatori. La parola greca biblos, che significa libro, deriva dalla città fenicia di Biblo Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto greco Lo storico greco Erodoto definisce le lettere greche  ( si legge foinikeia grammata ), cioè riferisce l’origine fenicia dell’alfabeto greco, che però possiede anche le vocali. La scrittura nasce, con i Sumeri, con scopi utilitaristici, ma dopo mille anni viene usata per scrivere i miti e, poi, annali e cronache. Con i Greci, serve a dare memoria di una grande cultura letteraria e scientifica. E pensare che il filosofo greco Platone avversò la scrittura perché “distrugge la memoria” e “il testo scritto è inerte, interrogandolo non si hanno risposte”… Rivediamoci... a scuola

Le scritture del mar Egeo Il geroglifico dei primi palazzi cretesi, la “lineare A” e la “lineare B” sono scritture sillabiche, non alfabetiche, utilizzate dai popoli cretesi e micenei. Il disco di Festo, città dell’isola di Creta, è un disco di argilla di colore rossastro del diametro di 16 cm con una linea a spirale che va dalla periferia verso il centro. La scrittura non è stata decifrata. Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto etrusco I suoni che le lettere etrusche esprimono possono essere compresi perché la scrittura degli etruschi è l’adattamento di un sistema alfabetico che dall’ 800 a. C. viene usato per comunicare le diverse lingue mediterranee. Tuttavia la lingua etrusca non è completamente interpretata e non vi sono fonti letterarie etrusche. Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto latino L’alfabeto arriva in Italia nel 700 a. C. portato dai Greci che colonizzano il sud della penisola e viene rielaborato con varie modalità dalle diverse genti preromane. L’espansione romana porta nel I secolo a. C. all’unificazione linguistica dei popoli che entrano a far parte del mondo romano. Oggi è l’alfabeto più diffuso nel mondo Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto ebraico E’ una scrittura consonantica. Le vocali possono essere aggiunte sotto le consonanti per favorire la comprensione. Si legge da destra a sinistra. E’ la scrittura in cui è scritto l’Antico Testamento Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto arabo Sviluppatosi da quello siriaco, venne adottato con alcune modifiche da gran parte del mondo islamico: Persiani, Turchi, Malesi, Berberi e altri. Esso si compone di 28 lettere,tutte consonanti, mentre le vocali sono segnalate mediante segni sussidiari che di solito vengono omessi. La scrittura araba si svolge da destra a sinistra e nei libri la prima pagina è quella che per noi è l'ultima. Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto runico Il più antico alfabeto runico fu creato dai popoli germanici attorno al 200 d.C. circa basandosi su alfabeti dell'Europa meridionale. Esistono due tipi di alfabeto runico, quello a 24 segni, detto della "serie lunga" e quello della serie corta, di 16 segni, adottato dai Vichinghi. I popoli germanici e scandinavi ritenevano che questi segni avessero poteri magici e credevano che non venissero scolpiti dagli incisori, ma si creassero autonomamente e che gli iniziati potessero liberarne il potere. Rivediamoci... a scuola

L’alfabeto cirillico Il cirillico è l'alfabeto usato per le lingue degli slavi ortodossi, cioè russi, ucraini, bielorussi, bulgari e serbi. Il nome deriva da san Cirillo, che non ne fu però l'inventore. Risale probabilmente ai suoi discepoli e deriva dall'alfabeto greco onciale del secolo IX, con l'aggiunta di segni per i suoni sconosciuti al greco. Semplificato nel 1708 da Pietro il Grande, fu riformato nel 1918 dal governo sovietico con l'eliminazione di alcuni caratteri. Il cirillico russo comprende ora 31 segni; quello serbo ha alcune lettere in più. Rivediamoci... a scuola

I monaci del medioevo I monaci svolgono il lavoro di copisti: riscrivono a mano le grandi opere dell’antichità classica, greca e latina. E’ un lavoro prezioso, ma lungo e faticoso e soggetto ad errori. Scrivono su pergamena, pelle di pecora trattata. Inventata da Eumene II di Pergamo nel 200 a.C. Per rappresentare i suoni si usano invece segni convenzionali chiamati note musicali, sistemati in righe orizzontali chiamate "rigo" o "pentagramma" (perchè composto di 5 linee). Il sistema della notazione musicale risale a circa mille anni fa, quando si introdusse l'uso di particolari segni trascritti sopra le righe dei testi da cantare, con lo scopo di ricordare ai coristi le arie delle melodie. Soltanto nel Seicento, dopo lunghe fasi sperimentali, venne codificato l'attuale sistema del pentagramma Rivediamoci... a scuola

La stampa e il libro Con l’invenzione della stampa a caratteri mobili a opera di Gutenberg (1452) la scrittura diventa accessibile a tutti. Nasce il libro, perché è possibile una riproduzione in serie di qualsiasi opera Viene stampata la Bibbia, strappata alla lettura di pochi ecclesiastici. Rivediamoci... a scuola

La penna stilografica SCHELLER DI LEIPZIG sviluppa un prototipo di penna da viaggio in bronzo e corno con flusso di inchiostro 1832 JOHN PARKER brevetta la prima penna stilografica con sistema di carico a stantuffo 1863 Viene fondata ad Hannover la PELIKAN 1884 EDSON WATERMANN realizza un sistema di alimentazione inchiostro, il cui principio è ancora utilizzato sulle penne moderne 1919 ISAIA LEVI fonda a Torino l'AURORA, fabbrica italiana di penne a serbatoio Rivediamoci... a scuola

La macchina da scrivere Pioniere italiano nelle macchine da scrivere era stato Giuseppe Ravizza ( ), che nel 1855 aveva brevettato il suo "cembalo scrivano" in tutto simile alla macchina da scrivere costruita industrialmente da Remington a partire dal L'Olivetti consentì all'Italia di essere presente, dal 1908, nel settore delle macchine da scrivere e, successivamente, in quello dei calcolatori.. L'azienda sarà a lungo all'avanguardia sia dal punto di vista economico-sociale che tecnologico. Oltre alle macchine da scrivere, l'Olivetti produsse calcolatrici e successivamente computer. Rivediamoci... a scuola

In Italia si impara a leggere e scrivere Nei primi cinquant’anni del novecento la scuola elementare si avvia ad essere una scuola di massa, la maggioranza degli italiani apprende le basi della lettura e della scrittura. Ma la vera alfabetizzazione di massa avviene nel secondo dopoguerra con la scuola media unica (1963) e la televisione % analfabeti % ,3% ,1% Rivediamoci... a scuola

La biro Fino a quel momento a scuola si usavano i pennini e l’inchiostro. E’ un’altra tappa nel processo storico che porta la scrittura a tutti. DEMOCRATIZZAZIONE DELLA SCRITTURA Intorno al 1960 si diffonde l’uso della penna a sfera. La pressione sulla carta muove un cuscinetto a sfera, che rende possibile il passaggio dell’inchiostro. L’aveva inventata nel 1950 un ungherese, Lazlo Biro. Rivediamoci... a scuola

La televisione La televisione sta accesa come la luce in bagno, scorre come l'acqua in cucina. Orson Welles Il vero boom della televisione si ebbe dopo la seconda guerra mondiale, a partire dal paese che ne era stato il principale vincitore, gli Stati Uniti, dove si affermò un sistema televisivo tutto basato sulla pubblicità. Prima della metà degli anni Cinquanta il nuovo mezzo si era già pienamente affermato negli USA, e le trasmissioni televisive regolari erano cominciate in quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale, dove prevaleva un sistema di controllo pubblico. In Italia le trasmissioni televisive regolari cominciarono nel In Italia contribuisce a diffondere la conoscenza dell’italiano Rivediamoci... a scuola

Il personal computer Nel 1983 la IBM mette in vendita il primo personal computer. Si tratta di uno strumento che ha avuto nel giro di pochi anni una rapida evoluzione. La sua memoria e capacità di calcolo possono rendere più efficaci e produttive le attività di tutti. NASCE LA VIDEOSCRITTURA Rivediamoci... a scuola