I minori e la scuola: inclusione, integrazione, interculturalità Presentazione del XXI Rapporto ISMU BRESCIA, 22 marzo 2016 Maddalena Colombo Direttrice.

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I minori e la scuola: inclusione, integrazione, interculturalità Presentazione del XXI Rapporto ISMU BRESCIA, 22 marzo 2016 Maddalena Colombo Direttrice CIRMiB – Università Cattolica Gruppo scuola Osservatorio per l’Integrazione e la multietnicità, Fondazione ISMU

Dal Libro verde Ue (2008) “Migrazione e mobilità, le sfide per i sistemi di istruzione europei” «....il fallimento della piena integrazione degli allievi figli di migranti nelle scuole è suscettibile di generare il più ampio fallimento dell’integrazione sociale» 2

Come? D iscorsi istituzionali concordano verso la prospettiva interculturale 2008 “Anno europeo del dialogo interculturale” Dialogo e rispettoso scambio di punti di vista tra individui, gruppi e organizzazioni con differenti background culturali e visioni del mondo … … che trova nei sistemi di istruzione e formazione un ambito privilegiato di realizzazione

Reciproco investimento: scuola italiana/residenti stranieri SCUOLA e istituzioni formative:  si aspettano migliori esiti dell’integrazione sociale  ricambio demografico  formazione classe dirigente «con mentalità internazionale»  Import-export di «conoscenze globali» RESIDENTI STRANIERI (per sé e i loro figli):  si aspettano strumenti di base per i diritti di cittadinanza  una «integrazione formalizzata»  una chance di mobilità  riconoscimento del pluralismo culturale e religioso

La presenza straniera Nel sistema scolastico italiano e bresciano

Anno scolastico TotaleInfanziaPrimaria Secondaria di I grado Secondaria di II grado 2001/ / / / / / / / / / / / / / Tab. 1 - Alunni con cittadinanza non italiana per ordine e grado di scuola. Serie storica Fonte: elaborazioni Ismu su dati Miur e Astat Alunni CNI a.s. 2014/2015: Incremento rispetto all’a.s. precedente: (+1.4%) Variazione annua scuola infanzia +0.2%; primaria +3%; sec. I grado -1.6% sec. II grado: +2.8% Incidenza alunni CNI sul totale: infanzia 10.2%, primaria 10.4%, sec. I grado 9.6%, 7% sec II grado (media 9.2%)

A.s. V.a.% Numeri indice Base 2009/10=100 StranieriItalianiTotaleStranie ri ItalianiTotaleStranieriItalianiTotale 2009/ ,592,5100, ,0 2011/ ,491,6100, ,0 2013/ ,091,0100, ,6 2014/ ,290,8100, ,1 Tab. 2 - Popolazione scolastica per cittadinanza. A.s. 2009/ /15 Fonte: elaborazioni Ismu su dati Miur e Astat Variazione % degli alunni CNI rispetto al 2009/10: +20.9% Variazione % degli alunni italiani rispetto al 2009/10: -2.7% Incidenza degli alunni CNI sul totale degli alunni: 9.2% (a.s. 2013/2014 era pari al 9%) Nazione più rappresentata: Romania con ( 19.5%) ; +1.6% rispetto a.s. 2013/14 ( Albania 13.4%, Marocco 12,6%, Cina 5.2%) N. Cittadinanze straniere :196

Alunni stranieri presenti nelle regioni italiane. A.s. 2013/14

I nati in Italia (55,3%) 9

I neo-entrati (4,05%) 10

In provincia di Brescia (anticipazioni 2014/15) Totale alunni CNI: (-60, pari a -1,8% dall’anno prec.) la riduzione ha colpito di più le sec. 1 grado -3,5%) Incidenza: 17,5% (+0,1%) : Infanzia 19,2% (+0,2%); Primaria 20,8% (+0,4%); Sec. 1 grado 17,7% (-0,5%); sec. 2 grado 11,8% (-0,1%) (l’incidenza più alta in Lombardia) Canalizzazione dei percorsi si è ridotta: Licei 16,6% (+2,4%), Istituti Tecnici 40,9% (+0,3%), Istituti prof. 42,4% (-2,7%) Provenienze: Caratteristica: Brescia ha il 12,7% degli Indiani presenti in Italia

In provincia di Brescia (anticipazioni 2014/15) Alunni CNI Nati in Italia sul totale alunni CNI

In provincia di Brescia (anticipazioni 2014/15) N. Scuole con % di alunni CNI

Graduatoria Comuni per v.a. e incidenza % di CNI 14

Nati in Italia e all’estero nei principali Comuni 15

Scuole per incidenza % di CNI 16

Le 2 questioni educative  Accesso all’istruzione-formazione senza discriminazioni  Pari opportunità di successo formativo

18

19 Distribuzione percentuale delle studentesse per cittadinanza e indirizzo di scuola secondaria di secondo grado. A.s. 2013/14 32,9 33,1 22,8 34,0 16,9 60,2 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% StraniereItaliane LiceiIst. tecniciIst. professionali

20 Immatricolazione e studi universitari – Lombardia Studenti stranieri iscritti Incidenza % su Tot. Iscritti Variazione % 2013/14 – 2014/15 Di cui, diplomati in Italia ,3 (+0,2 rispetto a.p.) +6,652,5% (+4% rispetto a.p.) Studenti stranieri immatricolati Incidenza % su Tot. Iscritti Variazione % 2013/14 – 2014/15 Di cui, diplomati in Italia ,7 (+0,3 rispetto a.p.) -2,3 NB immatricolazioni tot in Lombardia +0,7% 53,9% (+2,9 rispetto a.p.)

Serie storica degli stranieri diplomati all’estero Immatricolati nelle università lombarde – a.a. 2003/04 – 2014/15

L’uscita precoce dai sistemi formativi Eurostat,

INDICATORI DI SUCCESSO SCOLASTICO ED ACCADEMICO Lombardia Media voti riportati alla prova Invalsi 2014: Stranieri: 5,3 Percentuale di non ammessi all’esame 3 media 2014: Stranieri: 7,8 Diplomati all’Esame di Stato con il minimo punteggio 2014: Stranieri: 15,2 Tasso di laurea (laureati in corso su immatricolati) 2013/14: Stranieri: 17 Percentuale di laureati con il massimo dei voti (2014/15): Italiani : 18,5% Stranieri: 5,9% 24 Italiani: 6,3 Italiani: 2,0 Italiani: 9,5 Italiani: 20,5

Low Achievers – Lettura (Pisa OCSE 2012) 25

In che modo si raggiungono gli obiettivi europei? Scuola inclusiva, pari opportunità, livelli accettabili di integrazione?

DUE STRADE LE RICERCHE SUGLI ALUNNI CNI E I GENITORI STRANIERI  Comportamenti  Opinioni e percezioni  Sguardi incrociati (insegnanti, servizi, utenza italiana, utenza straniera) CONFRONTI EUROPEI  Adeguamento standard normativi  Finanziamenti e verifiche di spesa  Riconoscimento titoli  Revisione dei curricula  TEACHER TRAINING for diversity

MIPEX 2015 (IV edizione) Indice delle politiche per l’integrazione degli immigrati By British Council e Migration Policy Group  Comparazione attraverso specifici indicatori dell’impegno di 38 Paesi  integrazione in ambito formativo  Ma anche: lavoro, ricongiungimento familiare, salute, partecipazione politica, soggiorno di lungo periodo, accesso alla cittadinanza, antidiscriminazione  4 dimensioni rispetto all’EDUCATION  Access  Targeting needs – Bisogni educativi speciali  New opportunities  Intercultural Education 28

MIPEX: dimensioni e indicatori di integrazione scolastica 29 DimensioniIndicatori Accesso e supporto all’accesso ai diversi livelli di istruzione/formazi one Accesso all’offerta educativa prescolare Accesso alla scuola dell’obbligo Valutazione degli apprendimenti acquisiti nel Paese d’origine Accesso alla scuola secondaria Accesso alla formazione professionale Accesso all’università Bisogni specifici degli stranieri e interventi mirati Orientamento mirato in tutti livelli scolastici Programmi per neoarrivati e per le loro famiglie Offerta formativa per l’apprendimento della lingua seconda Monitoraggio dei percorsi scolastici degli stranieri Risorse specifiche per l’istruzione degli immigrati Formazione degli insegnanti Nuove opportunità Insegnamento delle lingue e delle culture degli immigrati Contrasto segregazione scolastica e promozione school mix Coinvolgimento famiglie e comunità etniche nell’istruzione dei figli Accesso degli immigrati nel corpo docente Educazione interculturale Educazione interculturale nei curricoli scolastici e nelle discipline Valorizzazione della diversità culturale (organizzazione scolastica, didattica, relazioni, ecc.) Supporto a iniziative di sensibilizzazione verso la diversità culturale Adeguamento della scuola a differenti bisogni culturali/religiosi Formazione e sviluppo professionale degli insegnanti

Classifica MIPEX 2015  9 Paesi con politiche “leggermente favorevoli” nel campo dell’istruzione (60-79 pt)  Paesi del Nord Europa, Australia, USA, Belgio, Portogallo  9 Paesi in posizione intermedia con politiche abbastanza positive verso gli immigrati (41-59 pt)  Ad es. Paesi dell’Europa continentale  11 con politiche “leggermente sfavorevoli” (21-40 pt)  fra cui Italia e altri Paesi del Sud Europa  9 con politiche chiaramente sfavorevoli (1-20 pt)  soprattutto contesti est-europei (Bulgaria, Ungheria, ecc.) 30

31 ClassificaPaesePunteggio Mipex Svezia77 2Australia76 3Nuova Zelanda66 4Norvegia65 Canada65 6Portogallo62 7Belgio61 8Finlandia60 Stati Uniti60 10Estonia58 11Corea del Sud57 Regno Unito57 13Paesi Bassi50 14Danimarca49 15Lussemburgo48 16Germania47 Austria47 18Svizzera42 19Rep. Ceca38 20Spagna37 21Grecia36 22Francia36 23Italia34 24Irlanda30 25Cipro27 26Slovenia26 27Slovacchia24 28Islanda23 29Giappone21 30Romania20 Polonia20 Malta19 33Lituania17 Lettonia17 35Croazia15 Ungheria15 37Turchia5 38Bulgaria3

Il caso italiano, secondo il MIPEX Mancanza visione politica ampia che combini generali linee ministeriali con misure delle scuole autonome Difficoltà di rispondere ai bisogni dei diversi target di allievi stranieri (prima e seconda generazione, neo-arrivati, non accompagnati, ecc.) Assenza di misure per neo-arrivati più svantaggiati (quali minori soli, richiedenti asilo, ecc.) Riduzione progressiva dei fondi per le aree a forte processo migratorio Formazione degli insegnanti non obbligatoria, neanche per L2 Difficoltà di considerare stranieri un’opportunità per tutti gli studenti, assenza di lingue e culture degli stranieri dai piani dell’offerta formativa Discrezionalità delle scuole nel decidere se e come riflettere nella propria offerta formativa la diversità culturale dei propri studenti 32

Chi ha più bisogno di risorse nelle scuole con alunni Cni? Cni 1° generazione Allievi con rete famigliare ristretta o inesistente Allievi con forte mobilità geografica Allievi con scarsa “popolarità” Scuole con poca disponibilità di supporti locali extrascolastici (MEDIATORI, ORIENTATORI, FACILITATORI, DOPOSCUOLA) Insegnanti con nessuna formazione alle spalle per insegnare L2 Dirigenti alle prese con processi di “sostituzione demografica” Dirigenti e insegnanti alle prese con “reazioni della maggioranza” e scarso supporto da parte dell’ente locale

Tre priorità 1) Imparare a gestire i gruppi multiculturali La competenza interculturale 2) Attenzione alla peer composition e utilizzo delle risorse personali, famigliari, contestuali di ciascuno :. rivalutazione degli immigrati come gruppo resiliente e non necessariamente vulnerabile;. cura delle fragilità degli italiani (scuola come casa comune) 3) Buon utilizzo delle figure di sistema previste dalla L.107/2015

Grazie!