L’ELEGIA DI TIRTEO Asia Bertelli (classe prima liceo scienze umane istituto Veronica Gambara di Brescia) Materia: scienze umane Argomento: pedagogia
COSA E’ L’ELEGIA L’elegia greca è una forma della poesia epica, diffusa nella Grecia arcaica. Molto probabilmente è nata nella Ionia, intorno al VIII secolo a.c. si qualifica come il prodotto poetico di una classe nobiliare e aristocratica.
TIRTEO Tirteo è un poeta elegiaco greco, di origine ionica, ma visse soprattutto a Sparta, per la quale combatte anche una guerra. Egli appare perfettamente integrato nel sistema della polis ideologica. Visse intorno al VII secolo a.c.
LA POSIZIONE SOCIALE DI TIRTEO Per alcuni studiosi la posizione sociale e ideologica di Tirteo è contraddittoria, poiché i suoi scritti, nei quali descrive l’aretè, divennero importanti per la comunità spartana, pur essendo straniero. Ha un aspetto militare ma anche culturale.
L’ELEGIA DI TIRTEO L’elegia di Tirteo eleva l’aretè omerica verso un orizzonte individuale, ma annulla nello stesso tempo l’individuo come tale.
BELLO E’ MORIR PER LA PATRIA “Bello all’uom valoroso è il morir per la patria pugnando in prima fila; tristissimo lasciar la paterna città e i dolci campi, e andar mendico ramingando per estranie contrade, con la madre diletta e il vecchio padre e i bambinetti e la sposa giovinetta. Straniero dappertutto, ovunque vada, il bisogno lo incalza e la miseria. Onta fa fa sua stirpe e il suo decoro imbratta e son sue scorte infama e fame. Se dunque l’uom va ramingo, spoglio di ogni ben e di nobil ossequio
Dal breve testo, possiamo notare l’amore per la patria dell’autore, pur non essendo questa la sua vera patria. Dice quanto è triste addentrarsi in terre sconosciute e abbandonare tutto ciò a cui si è legato, e i propri valori affettivi.
FINE ASIA BERTELLI