LEZIONE 3 DELLA SCUOLA DEL SABATO “È FORSE PER NULLA CHE GIOBBE TEME DIO?” SABATO 15 OTTOBRE 2016 SABATO 15 OTTOBRE ° TRIMESTRE 2016
I capitoli 1 e 2 di Giobbe ci presentano Satana che accusa Dio di parzialità nel suo atteggiamento con Giobbe, e la risposta di Giobbe ai problemi causati dal diavolo. Le accuse di Satana: Un cerchio intorno. Pelle per pelle. L’integrità di Giobbe: Giobbe e Adamo. Giobbe e sua moglie. Giobbe e Gesù.
Abbondanti benedizioni materiali, una famiglia prolifica, una buona reputazione… Giobbe fu realmente circondato dalla mano protettrice divina. Adamo e Giobbe avevano un carattere giusto e servivano fedelmente Dio. Ma Giobbe avrebbe servito Dio se non avesse ricevuto tutte quelle benedizioni? Benché il carattere di Giobbe fosse sottoposto a giudizio da Satana, l’attacco era diretto verso Dio stesso. Dio avrebbe comprato Giobbe affinché lo servisse? L’uomo è in grado di amare Dio se non riceve nulla in cambio? Perché amo Dio e lo servo? Quali sono le motivazioni? Sono mosso dall’amore o dall’interesse?
«Allora Satana rispose all'Eterno e disse: «Pelle per pelle! Tutto ciò che possiede, l'uomo è disposto a darlo per la sua vita. Ma stendi la tua mano e tocca le sue ossa e la sua carne e vedrai se non ti maledice in faccia». (Giobbe 2:4-5)
«All’inizio del gran conflitto gli angeli non compresero questo [le conseguenze del peccato]… Questo pericolo non ci sarà più quando il gran conflitto sarà concluso. Compiuto il piano della redenzione, il carattere di Dio sarà pienamente manifestato a tutte le creature intelligenti. Si vedrà che i comandamenti della legge sono perfetti e immutabili. Il peccato apparirà nella sua vera natura e Satana nel suo vero carattere. La distruzione del peccato attesterà l’amore di Dio e ristabilirà il suo onore davanti a un universo di creature che desiderano fare la sua volontà e nei cui cuori è scritta la sua legge.» E.G.W. (La Speranza dell’uomo - pag. 589)
«In tutto questo Giobbe non peccò e non accusò DIO di alcuna ingiustizia». (Giobbe 1:22) Con la sua tentazione, Satana pretendeva che Giobbe rifiutasse Dio. Ma, benché perse tutto, Giobbe si mantenne fedele. Dio lasciò completa libertà a Giobbe di continuare a servirlo o rifiutarlo, perché lui sapeva che poteva scegliere correttamente. Se non siamo capaci di resistere alla tentazione, Dio non permetterà che siamo tentati oltre. (1ª Corinzi 10:13) Adamo ed Eva, esseri senza peccato in mezzo a un vero paradiso, trasgredirono e caddero nel peccato a causa degli attacchi di Satana; Giobbe, in mezzo al dolore, alla tragedia e a una rovina terribile, rimase fedele a Dio nonostante gli attacchi di Satana. Ambedue sono esempi dei grandi eventi che sono in gioco riguardo il libero arbitrio.
«Allora sua moglie gli disse: «Rimani ancora fermo nella tua integrità? Maledici DIO e muori» (Giobbe 2:9) Nonostante il primo attacco di Satana, Giobbe conservò la sua integrità (Giobbe 2:3). Dopo il suo secondo attacco Satana attraverso la moglie di Giobbe gli domanda: «Rimani ancora fermo nella tua integrità?». Disperata e piena di dolore, la moglie di Giobbe non poteva comprendere come suo marito continuasse ad onorare Dio quando, come sembrava, gli aveva tolto tutto. «Se da DIO accettiamo il bene, perché non dovremmo accettare anche il male?» (Giobbe 2:10). Ecco dov’è la radice della fede di Giobbe. Come Paolo fece secoli più tardi, Giobbe aveva imparato a confidare completamente in Dio e ad accontentarsi in qualsiasi situazione. La nostra fede oggi, si deve basare sulla stessa promessa: «Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica». (Filippesi 4:13)
«In tutto questo Giobbe non peccò… In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra» (Giobbe 1:22; 2:10) Alla fine di ogni prova si dice espressamente che Giobbe non peccò. Non peccò con le azioni e nè con le parole. Naturalmente, questo non significa che Giobbe non ha avuto nessun peccato. In realtà, lui aveva bisogno di un Salvatore come noi. (Giobbe 19:25) Ma mantenne la sua fedeltà. In questo senso, si può vedere Giobbe come una specie di simbolo, un debole esempio di Gesù, che in mezzo alle prove e tentazioni terribili, non rinunciò, non cadde nel peccato, e rifiutò le accuse di Satana contro Dio.
«Come uomo, Cristo vinse ogni tentazione di Satana, per cui, anche l’uomo è in grado di vincere come Cristo ha vinto. Egli umiliò sé stesso per noi. Fu tentato in ogni punto, come noi. Redense l’umanità dal fallimento della caduta di Adamo, e fu vincitore, testimoniando così a tutti i mondi non caduti e davanti a tutta l’umanità che l’uomo può osservare i comandamenti di Dio attraverso il potere divino che il cielo gli avrebbe concesso. Gesù, il Figlio di Dio, sì umiliò per noi, subì le tentazioni per noi, vinse in nostro favore per mostrarci come possiamo vincere. Così, vincolò i suoi interessi divini con l’umanità, con dei legami più stretti ci ha dato la certezza che non possiamo essere tentati più di quello che siamo in grado di sopportare, ma con la tentazione darà una via d’uscita.» E.G.W. (Messaggi scelti - volume 3 - pag. 111)