Nella realtà aziendale spesso bisogna operare delle scelte economiche riguardanti l’acquisto di macchinari o l’investimento di somme di denaro. COME AFFRONTARLE?
PROBLEMI DI SCELTA IN CONDIZIONI DI CERTEZZA CON EFFETTI DIFFERITI In alcuni problemi in condizioni di certezza gli effetti, pur essendo noti, non sono valutabili immediatamente. Nei casi in cui il vantaggio è evidente si applica il criterio della preferenza assoluta, in quanto è immediato stabilire quale proposta offre maggiori vantaggi. Nella maggior parte dei casi, le situazioni non sono tali da consentire un confronto immediato, per questo è, necessario uno studio più accurato. I problemi di scelta in condizione di certezza con effetti differiti riguardano: Investimenti Finanziari / Finanziamenti Investimenti Industriali Investimenti Commerciali I costi e i ricavi riguardanti una scelta si manifestano in tempi diversi.
Criteri di paragone Per paragonare situazioni economiche diverse occorre seguire determinati criteri: Criterio dell’attualizzazione Criterio del tasso interno di rendimento o tasso effettivo d’impiego.
Criterio dell’attualizzazione Si determina il Risultato Economico Attualizzato (R.e.a) che è uguale alla differenza tra il valore attuale dei ricavi e il valore attuale dei costi, calcolati in base al tasso di valutazione. FORMULA R.e.a=Vr-Vc OSSERVAZIONI
OSSERVAZIONI Per scegliere il tasso di valutazione è necessario tener conto dei tassi correnti di mercato e delle leggi di domanda e offerta. Inoltre viene condizionato da fattori psicologici dall’operatore economico. Essendo il risultato economico attualizzato la differenza tra il valore attuale dei ricavi e il valore attuale dei costi, l’ investimento finanziario più conveniente è quello con il r.e.a. maggiore. Se consideriamo gli investimenti industriali , essendo i costi superiori ai ricavi utilizziamo la relazione; r.e.a.= Vc-Vr scegliamo l’alternativa con il r.e.a. minore. CRITERI DI PARAGONE
Criterio del tasso effettivo di rendimento Il tasso effettivo di rendimento è quel tasso per cui il R.e.a si annulla. Ciò si ottiene quando il valore attuale dei costi è uguale a quello dei ricavi. Vc=Vr Dall’ uguaglianza dei valori attuali ricaviamo per ogni alternativa, il tasso effettivo di rendimento. Sceglieremo l’alternativa con il tasso maggiore se l’investimento è di tipo finanziario, l’ alternativa con il tasso minore, se è di tipo industriale . Questo metodo non presenta elementi di soggettività. .
Le condizioni sono le seguenti: ESEMPIO Una ditta necessita di un macchinario del costo di 60.000 euro e deve scegliere fra la stipulazione di un contratto di leasing e l’acquisto. Le condizioni sono le seguenti: Il contratto di leasing prevede il pagamento del 20% del valore al momento dell’ acquisto, il pagamento di 36 canoni mensili posticipati, la facoltà di riscatto dopo 3 anni versando il 10 % del costo attuale dell’impianto, tasso applicato 1% mensile. Per l’acquisto si richiede il pagamento del 40 % del valore subito e il pagamento di tre capitali di 13.000 euro ciascuno alla fine dei tre anni successivi. Determinare la scelta più conveniente applicando il criterio dell’attualizzazione al tasso di valutazione del 10 % annuo.
Alternativa a) Svolgimento V = 60.000 euro Mc = 12.000 euro R________________________R Mc = 12.000€ Vr = 6.000€ Alternativa a) V = 60.000 euro Mc = 12.000 euro Vr = 6.000 euro Calcolo del canone: 60.000= 12.000+R* (1-1,01-36)/(0,01)+6000*0,01-36 R= 1455 euro Calcolo del tasso mensile equivalente al 10 % annuo: I12 = 12√ 1,10 -1= 0,007974 Calcolo del r.e.a.: r.e.a.= 12.000+ 1.455*(1-1,007974-36 )/(0,007974) – 6000 * 1,007974-36 = 52.868,50 € 0 1m_____________________36m
Conviene l’alternativa a. Svolgimento 24.000 13.000 13.000 13.000 Alternativa b) r.e.a.=24.000 +13.000 * (1-1,10-3 ) /0,10 = 56.329,08 euro Conviene l’alternativa a. 0 1° 2° 3°
Esempio 2 Un’ impresa deve acquistare un impianto del costo di 100.000 euro e deve scegliere fra le seguenti due possibilità: Stipulare un contratto di leasing che prevede il pagamento di 36 canoni bimestrali posticipati di 4.300 euro di cui 6 alla stipulazione del contratto, senza ulteriore versamento per il riscatto; Stipulare un contratto di mutuo che dovrà essere rimborsato mediante 8 rate semestrali posticipate di 16.000 euro. Determinare quale dei due contratti è più conveniente applicando il criterio del tasso effettivo d’impiego.
Svolgimento R=4.300 R __________ R Mc = 25.800€ Alternativa a) V=100.000 euro Mc= 6*4.300=25.800 euro 100.000=25.800+4.300*(1-(I+i6)-30) /i6 100.000=25.800+4.300 a30┐i6 a30┐i6= 17,255814 Mediante l’uso delle tavole finanziarie e dell’interpolazione lineare si ottiene: i6=0,04018; i6=4,018%; 0 1b 2b 30b
Alternativa b) V = 100.000 € 100.000=16.000*(1-(I+i2)-8) /i2 Svolgimento R=16.000_________R R Alternativa b) V = 100.000 € 100.000=16.000*(1-(I+i2)-8) /i2 100.000=16.000*a8┐i2 a8┐i2 = 6,25 Mediante l’uso delle tavole finanziarie e dell’interpolazione lineare si ottiene: si ottiene: i2 =5,92% 0 1s______________7s 8s
CONCLUSIONE Poiché si devono confrontare i due tassi, essi devono essere riferiti allo stesso periodo, per cui si calcolano i due tassi annui equivalenti: i=(1+0,04018)6 -1=26,66% i=(1+0,05921)2 -1=12,19% Dal loro confronto si osserva che conviene molto di più l’alternativa b) poiché, trattandosi di un problema di costi, conviene l’alternativa con il minor tasso effettivo d’impiego.
THE END Giuseppe Putignano Fabrizio Signorile Domingo Capasso IV F