SPORT nell’età antica GRECIA

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Transcript della presentazione:

SPORT nell’età antica GRECIA Insieme di città stato (poleis) Ideale greco: Kalokagathia (Kalos Kai Agathos) Bello e Buono Armonia, forza e bellezza del corpo qualità apprezzate come intelligenza e generosità. Obiettivo da raggiungere: Areté (virtù) L’eroe è bello e buono.

SPORT nell’età antica GRECIA ILIADE XXIII Achille, giochi in onore di Patroclo: corse dei carri, pugilato, lotta, corsa, duello con lancia, lancio del disco, del giavel-lotto, tiro con l’arco. ODISSEA VI Ulisse, giochi in suo onore nell’isola dei Feaci. Platone: ginnastica, ruolo fondamentale nella formazione del cittadino. Equilibrio fra anima e corpo. Le attività ginniche si svolgevano nel ginnasio, luogo dove i giovani si allenavano per le gare atletiche e si esercitavano nudi nei giochi ginnici. Con il passare del tempo, divenne anche un luogo per il ritrovo e l'educazione. In esso si potevano tenere conferenze, lezioni, banchetti e anche rappresentazioni teatrali. Busto di Ulisse a Itaca Platone Il ginnasio di Delfi - resti Corsa dei carri - decorazione fittile

SPORT nell’età antica GRECIA GIOCHI PANELLENICI In origine riti religiosi in onore degli dei; in seguito valore civile e sociale Esaltazione della forza, allenamenti duri, esercizi fisici e diete. Regole, lealtà, spirito agonistico. Col tempo si perdono questi ideali e si passa al professionismo: gli atleti si allenano a tempo pieno, gareggiano per ingaggi molto alti. Il Cristianesimo, che persegue la salvezza dell’anima, giudica negativamente le attività del corpo. Stadio di Olimpia, oggi

SPORT nell’età antica GRECIA GIOCHI PANELLENICI Giochi Pitici, a Delfi, in onore di Apollo, ogni 4 anni. Giochi Nemei, a Corinto, in onore di Zeus, ogni 2 anni. Giochi Istmici, sull’istmo di Corinto, in onore di Poseidone, ogni 2 anni. Giochi Olimpici a Olimpia, in onore di Zeus, ogni 4 anni. I Olimpiade (776 a.C.) - 293^ Olimpiade (393 d.C.) [5gg. durante il plenilunio Lug-Ago: Tregua sacra - giochi interdetti alle donne - atleti nudi]

SPORT nell’età antica GRECIA Olimpiadi Cerimonia apertura – giuramento – sacrifici alla divinità GARE: Corsa veloce (stadio m. 192,27) Diaulo (2 stadi m. 384,54) Dolico (corsa resistenza) (m. 4600) Lotta Pugilato Pancrazio Corse dei carri (2 - 3 - 4 cavalli) Pentathlon - a punti: corsa veloce, salto in lungo, giavellotto, disco, lotta Cerimonia chiusura - premiazioni - onori e sacrifici agli dei - banchetto

SPORT nell’età antica GRECIA GARE OLIMPICHE CORSA In età arcaica si praticavano varie specialità di corsa. La più antica fu lo Stadio o corsa sem-plice, l’unica ad essere disputata nelle prime 13 Olimpiadi. Si trattava di una gara di velocità (600 piedi, corrispondenti ai nostri 200 metri). Alla XIV Olimpiade fu istituito il diaulo, due volte la lunghezza dello stadio (1200 piedi). Probabilmente i corridori, giunti alla linea di arrivo dello stadio, giravano intorno al paletto che divideva una corsia dall’altra e ritornavano alla linea di partenza. Poiché tuttavia nel girare attorno al paletto potevano intralciare il proprio vicino, è probabile che solo la metà dei concor-renti che le corsie potevano ospitare venisse schierata alla partenza del Diaulo. Esisteva poi la corsa lunga o dolico, sul cui percorso i pareri sono discordi: si varia dai 7 ai 24 stadi, cioè dai 1300 metri ai 4500 metri circa. Questa specialità ebbe origine con l’istituzione dei corridori-messaggeri, che dovevano recare le notizie delle operazioni belliche alla madre-patria. Siamo anche a conoscenza di una corsa sulla lunghezza dei 4 stadi, chiamata Ippodromo in quanto corrispondeva alla lunghezza del giro di pista dei cavalli nell’ippodromo. Anche la corsa, come le altre discipline sportive, veniva praticata a corpo nudo e senza l’uso dei calzari.

SPORT nell’età antica GRECIA GARE OLIMPICHE LOTTA Entrò a far parte delle discipline olimpiche nel 708 a.C. fino alla diciottesima Olimpiade. Gli incontri di lotta si suddividevano in tre specialità: l’ orthopale, che era il tipo più adatto agli atleti che sfoderavano colpi particolarmente spettacolari (valeva la regola della vittoria dopo tre atterramenti e fu la sola specialità accettata ai giochi); l’ alindissis, che era la specialità praticata durante gli allenamenti (l’incontro terminava solo quando uno dei contendenti si dichiarava vinto); l’ acrochirismòs, che era la lotta speciale in cui i lottatori si servivano esclusivamente delle dita ed era certamente la più cruenta tra le discipline. Gi incontri si svolgevano solitamente in piedi, nella posizione iniziale di presa alle braccia, anche se in età più tarda venne concesso il combattimento a terra. Prima della gara gli atleti si ungevano di olio, frizionando i muscoli per prepararli allo sfor-zo, e ricoprivano, quindi, tutto il corpo di un sottile strato di polvere. La lotta prevedeva un ampio repertorio tecnico, relativo alle mosse e alle prese esclusiva-mente sulla parte superiore del corpo e mai sulle gambe.

SPORT nell’età antica GRECIA GARE OLIMPICHE PUGILATO Disciplina antichissima, agli inizi veniva disputato a mani nude. In seguito si passò all’uso di guantoni (corregge di bue intrecciate che, lasciando libero il pollice, giravano intorno alle falangi delle altre quattro dita delle mani, coprivano il polso e spesso salivano a cingere l’avambraccio o tutto il braccio del pugile. I Greci chiamarono imantes tali accessori e i Romani cesti. Non esistevano categorie di peso e neppure di età. Disciplina con regole precise e con tecniche appositamente studiate. Gli incontri di pugilato, secondo il rituale olimpico, si svolgevano a mezzogiorno. La gara non consentiva interruzioni ma si prolungava fino all'atterramento di uno dei due contendenti, che doveva dichiarare apertamente la sconfitta, sollevando la mano.

SPORT nell’età antica GRECIA GARE OLIMPICHE IL PANCRAZIO Il Pancrazio (dal greco pan-krates = tutta la forza, onnipotente), era un misto di lotta e pugilato, in cui però non si portavano cesti perché gli atleti dovevano potersi afferrare con le mani e poter usare le dita tese; inoltre era permesso offendere con calci. Secondo il medico Galeno era consentito torcere gli arti, fratturare le ossa, slogare e provocare all’avversario un principio di soffocamento.

SPORT nell’età antica GRECIA L’idea di aggiogare il cavallo ad un veicolo fu attribuito dai Greci a personaggi mitici, come Prometeo, che avrebbe inventato la biga, e Erittonio, cui è attribuita l’invenzione della quadriga. Nelle quadrighe solo i due cavalli al centro venivano aggiogati, mentre i due esterni erano uniti agli altri solo da una correggia, che li lasciava più liberi. La bravura del cavallo di sinistra era determinante poiché doveva guidare gli altri nella curva intorno alla meta. Inizialmente le gare atletiche erano svolte nell'unico piano sportivo esistente, lo stadio, successivamente, dopo l’aggiunta della corsa dei carri (680 a.C.) ci si sposta in un altro campo d'azione: l'ippodromo. I momenti cruciali della gara erano la partenza e il giro intorno alle mete, una delle quali dedicata ad un eroe. GARE OLIMPICHE CORSA DEI CARRI

SPORT nell’età antica GRECIA OLIMPIADI LANCIO DEL DISCO Disciplina antichissima, molto amata dai Greci, praticata fin dal periodo omerico. Il discobolo, dopo aver saldamente impugnato il disco, procedeva dalla piazzola di lancio (balbis) con una tecnica diversa da quella attuale: Sollevava il disco all’indietro con il braccio teso, poi si ripiegava su se stesso per alzarsi di scatto e scagliare l’attrezzo in avanti. Il pubblico prendeva posto intorno alla pista sul terreno battuto in pendio naturale e solo per la giuria era prevista una tribuna vera e propria, disposta sul lato lungo meridionale dello stadio. Si gareggiava al meglio di cinque lanci. Nell’antichità si ottennero misure rimarchevoli, questo fu dovuto soprattutto al peso del disco e alla tecnica di lancio che veniva effettuato quasi da fermo.

SPORT nell’età antica GRECIA GARE OLIMPICHE SALTO Specialità atletica non molto antica, probabilmente scono-sciuta nel periodo omerico, godette successivamente di grandi favori, tanto che quando fu inserita nella disciplina del Pentathlon ne divenne la gara più importante ed em-blematica. Nell’antichità si trattò quasi esclusivamente di salto in lungo: l'atleta cominciava l'esercizio su una sorta di pe-dana e atterrava sul morbido, in una specie di buca dal terreno sufficientemente smosso, tanto da permettere un'agevole base d'appoggio a conclusione del salto. Jl salto in alto, invece, in Grecia, non rientrava in alcuna gara e doveva probabilmente limitarsi al solo allenamento in palestra. Un sostanziale mutamento avvenne alla XVIII Olimpiade quando fu introdotto l’uso degli halteres, specie di manu-bri di pietra o di piombo che servivano da contrappeso al saltatore.

SPORT nell’età antica GRECIA La lampadedromia trae le sue origini sicuramente dai riti sacri. Secondo Luciano, gli ateniesi disputavano ogni anno una corsa con le fiaccole in onore di Pan, che li avrebbe aiutati nella battaglia di Maratona. Era una corsa a staffetta a più squadre composte in genere da atleti appartenenti alla stessa tribù della propria città. "Il testimone" era costituito da una torcia che il corridore passava al suo compagno di squadra, già in corsa o pronto allo slancio. La lampadedromia non era compresa nel programma dei giochi olimpici ma era molto praticata ad Atene nelle feste panatenaiche. ALTRE GARE LAMPADEDROMIA

SPORT nell’età antica GRECIA Le regate ebbero origine anch’esse da un’attività che aveva scopi pratici ben diversi. Per la Grecia, un’iscrizione testimonia che le regate facevano parte del programma delle annuali feste Panatenaiche: gli Efebi di Atene disputavano una corsa di canotti nel porto di Munichia ed anche la baia di Corinto ospitava agoni nautici. Le gare dei tempi più lontani furono disputate con triremi o quadriremi, mentre in epoche successive si usarono imbarcazioni ad un solo banco di rematori, i quali erano, inoltre, in numero ridotto: si potrebbe parlare ormai di vero canottaggio. ALTRE GARE LE REGATE NUOTO Nelle antiche leggi di Atene il nuoto faceva parte della prima educazione. La letteratura e le raffigurazioni artistiche ci testimoniano l’uso del crawl, mentre un carattere Egiziano ci mostra la pratica dello stile a rana. Il nuoto non rivestiva però importanza agonistica, poiché non faceva parte delle gare olimpi-che né di altre feste e manifestazione sportive. Anche gli Spartani si tuffavano tutti i giorni nel loro fiume ondoso, a scopo di allenamento.

SPORT nell’età antica GRECIA SPARTA Ideale spartano: Forza militare - forza fisica Cittadino obbediente allo stato. Bambini educati a sopportare fatica, tollerare dolore, superare ostacoli senza mostrare di essere provati. Anche le donne si dedicavano alle attività fisiche.

SPORT nell’età antica ETRUSCHI Popolo di navigatori e commercianti. Uso di offrire gare ai defunti (convinzione che i morti assistessero ai giochi). Gare nelle campagne o nelle aree sacre vicine alle città. Forte richiamo per uomini e donne di ogni ceto. Giavellotto, disco, corsa, lotta, pugilato e gare ippiche. Forse inventori dei giochi gladiatori.

SPORT nell’età antica ROMA Da AGONI: giochi competitivi (Grecia) a LUDI: giochi di spettacolo (Roma)

SPORT nell’età antica ROMA Età monarchica e repubblicana: Attività fisica componente per formazione morale e fisica del soldato Allenamenti in Campo Marzio (equitazione, arco, lotta, giavellotto, scherma) per formare il guerriero. Età imperiale: Attività fisica utile al benessere, al rilassamento per rendere più bello e più forte il corpo. Palestre annesse alle terme.

SPORT nell’età antica ROMA Ludi SCENICI TEATRO BATTAGLIE CAMPALI NAUMACHIE Ludi GLADIATORI Ludi CIRCENSI CERTAMINA GRAECA LE THERMAE

SPORT nell’età antica ROMA Ludi SCENICI Teatro (teatro di Marcello, teatro di Pompeo) Rappresentazione di commedie e tragedie greche e latine Ricostruzione del teatro di Pompeo Gli attori erano uomini e recitavano con maschere Teatro romano Teatro di Marcello oggi

SPORT nell’età antica ROMA NAUMACHIE Grandi aree urbane appositamente allagate (Campo Marzio, Piazza Navona) Rappresentazioni di battaglie navali (biremi, triremi, quadriremi) BATTAGLIE CAMPALI Rievocazione di storiche vittorie dell’esercito romano (battaglia di Zama, battaglia di Alesia)

SPORT nell’età antica ROMA Ludi GLADIATORI Anfiteatro (Anfiteatro Flavio) Combattimenti tra gladiatori Venationes: combattimenti tra gladiatori e fiere Esecuzione di condannati dati in pasto alle belve

SPORT nell’età antica ROMA Ludi CIRCENSI Circo (Circo Massimo) Corse con i carri (bighe, trighe, quadrighe) Circo Massimo - plastico Ben Hur - Scena della corsa delle quadrighe al Circo Massimo Circo di Massenzio

SPORT nell’età antica ROMA CERTAMINA GRAECA Teatro / Anfiteatro gare di atletica in onore di Giove Capitolino, ogni 5 anni, accompagnate da gare di poesia, canto, flauto, danza, spettacoli teatrali. LE THERMAE Terme di Caracalla - ricostruzione Terme di Caracalla - resti Terme di Diocleziano - ricostruzione

SPORT nell’età antica ROMA PANEM et CIRCENSES (Giovenale - Satire) distribuzione di pane spettacoli gratuiti senatori al circo

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