DELLA SCUOLA DEL SABATO LEZIONE 8 DELLA SCUOLA DEL SABATO DA SCHIAVI A EREDI SABATO 19 AGOSTO 2017 3° TRIMESTRE 2017 1 1 1 1 1 1 1 1 1
FIGLI ED EREDI DI DIO (Galati 3: 26-29) DIO INVIÓ SUO FIGLIO (Galati 4: 4) EREDI PRIMA DI CRISTO: SCHIAVI (Galati 4: 1-3) EREDI DOPO CRISTO: ADOTTATI (Galati 4: 5-7) REGRESSIONE (Galati 4: 8-11)
Come smettere di essere bambini sotto precettore e diventare eredi? FIGLI ED EREDI DI DIO (Galati 3:26-29) “Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d’Abrahamo ed eredi secondo la promessa.” (Galati 3:29) Come smettere di essere bambini sotto precettore e diventare eredi? Come abbiamo visto, nel conoscere Gesù, smettiamo di essere bambini sotto precettore (v. 25). Per fede in Cristo, diventiamo figli adulti di Dio —senza tutore (v. 26). Quando ci battezziamo, siamo rivestiti di Cristo (v. 27). Siamo uno in Cristo, senza distinzione di razza, stato sociale o sesso (v. 28). Diventiamo figli di Abrahamo e “eredi secondo la promessa” (v. 29). Giudei e gentili hanno modo d’avere la vita eterna in Cristo Gesù.
FIGLI ED EREDI DI DIO (Galati 3:26-29) “Poiché voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.” (Galati 3:27) Cosa implica essere rivestiti di Cristo? Nel battesimo, partecipo con Gesù alla sua morte e resurrezione. Muoio alla mia vecchia vita e rinasco a nuova vita in Cristo, relazionandomi con Lui ogni giorno e imitandolo. Egli mi riveste col suo manto di giustizia. Sono considerato giusto per la Sua giustizia e mi impartisce la forza di vivere in accordo alla Legge. “non sono più io che vivo ma è Cristo che vive in me” (Galati 2:20). Questo è il segreto di una vita cristiana di successo: Cristo vivendo in noi, davanti a tutti, la stessa vita perfetta che Lui visse sulla terra. L’amore di Cristo ci costringe (2 Cor. 5:14) e la giustizia di Cristo diventa una realtà nella nostra vita (Rom. 8: 3-4).
EREDI E SCHIAVI (Galati 4:1-3) “Ora io dico che per tutto il tempo che l’ erede è minorenne non è affatto differente dal servo, benché sia signore di tutto,” (Galati 4:1) Paolo ci presenta la situazione di un figlio che eredita la proprietà familiare alla morte di suo padre. Tuttavia, essendo un minore, deve stare sotto un tutore e a un amministratore, essendo in pratica, poco più di uno schiavo. Questa è il tipo di eredità che Israele aveva prima della venuta di Gesù, vivendo “in schiavitù sotto gli elementi del mondo” (v. 3). Questi “rudimenti” o “elementi” sono l’ABC, i principi elementari (in questo caso della fede). Sono le leggi cerimoniali, date come tutori a Israele. Erano un evangelo elementare, ombra di quello futuro.
“Le offerte dei sacrifici e il sacerdozio del sistema giudaico, furono istituiti per rappresentare la morte e l’opera mediatrice di Cristo. Tutte queste cerimonie erano prive di significato. Non avevano nessuna virtù eccetto ciò che si riferiva a Cristo, in cui si basava tutto il sistema, ma era anche la persona che lo aveva portato all’esistenza. Il Signore aveva fatto conoscere ad Adamo, Abele, Set, Enoc, Noé, Abrahamo e alle altre persone illustri dell’antichità, specialmente a Mosè, che il sistema cerimoniale dei sacrifici e del sacerdozio, in sé stessi non erano sufficienti per ottenere la salvezza di una sola anima” E.G.W. (Esaltate Gesù - 10 Gennaio)
DIO INVIÓ SUO FIGLIO (Galati 4:4) “ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge” (Galati 4:4) La conquista del mondo mediterraneo da parte di Roma portò pace, una lingua unica, mezzi favorevoli per viaggiare e una cultura comune che avrebbe facilitato la divulgazione dell’evangelo rapidamente. Da una prospettiva biblica, segnò anche il momento nel quale Dio aveva fissato la venuta del Messia promesso (Daniele 9:24-27). 70 settimane (490 anni) 7 settimane 62 settimane ½ settimana ½ settimana 457 a.C. 408 a.C. 27 d.C. 31 d.C. 34 d.C. Morte di Cristo Ricostruzione di Gerusalemme Il Messia Principe Il decreto che permetteva la ricostruzione di Gerusalemme Israele rifiuta l’Evangelo col martirio di Stefano
DIO INVIÓ SUO FIGLIO (Galati 4:4) “ma, quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge” (Galati 4:4) Gesù non venne a caso, ma per volere divino, precedentemente annunciato. Benché era Dio, nacque da donna. Prese la nostra umanità per poter diventare legalmente il nostro Sostituto, Salvatore e Sommo Sacerdote. Nacque sotto la legge. Compì perfettamente le sue richieste, e si caricò della nostra condanna. Con la sua morte sulla croce, compì la giustizia della legge, che richiedeva la morte del peccatore, e così ottenne il diritto di redimere tutti coloro che si avvicinavano a Lui con vera fede.
FIGLI ADOTTATI (Galati 4:5-7) “perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione.” (Galati 4:5) Comprandoci a prezzo (redenti) Gesù ci ha liberati da: Il diavolo e i suoi inganni (Ebrei 2:14-15). La morte (1 Cor. 15:26-57). Il potere del peccato che ci schiavizza (Rom. 6:22). La condanna della legge (Galati 4:5). Quali privilegi ha il figlio adottivo? E’ trattato come un figlio vero. E’ allevato adeguatamente e si adempiono tutte le sue necessità. Non può essere ripudiato. Non può essere ridotto in schiavitù. I suoi genitori naturali non possono reclamarlo. Ha diritto all’eredità.
RITORNARE ALLA SCHIAVITU’ (Galati 4:8-11) “ora invece, avendo conosciuto Dio, anzi essendo piuttosto stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali desiderate di essere di nuovo asserviti?” (Galati 4:9) Dopo aver dimostrato l’eccellenza d’essere trattati come eredi di Dio per la fede di Gesù, Paolo espone l’assurdità che i galati avevano preferito ritornare ai “rudimenti” della fede. Secondo il versetto 10, avevano deciso di osservare: I giorni (i sabati cerimoniali). I mesi (le lune nuove). I tempi (le feste annuali). Gli anni (l’anno sabatico e il giubileo). Essendo eredi, avevano rinunciato alla loro adozione ed erano tornati schiavi. Relazionarci con Dio basandoci solo sulle regole e le norme, significa perdere il privilegio di vivere come figli e figlie di Dio.
“Dio vuole che tutti gli uomini si salvino; perché ha fatto ampia provvista nel dare il suo unigenito Figlio, per pagare il riscatto dell’uomo. Quelli che periscono lo faranno perché rifiutano di essere adottati come figli di Dio per mezzo di Cristo Gesù. L’orgoglio dell’uomo gli impedisce di accettare le provviste della salvezza. Ma il merito umano non ammetterà nessuna anima alla presenza di Dio. Ciò che renderà l’uomo accettabile davanti a Dio è la grazia di Cristo impartita per fede nel suo nome. Non si può dipendere dalle opere o da un allegro volo dei sentimenti come evidenza che gli uomini sono scelti da Dio; perché gli eletti sono scelti per mezzo di Cristo” E.G.W. (Segni dei tempi - 2 Gennaio 1893)