APPARATO RESPIRATORIO
Laringofaringe
Epitelio olfattivo
SENI PARANASALI
I seni paranasali sboccano nei meati superiore e medio. Mentre nel meato inferiore sbocca l’apertura del condotto nasolacrimale che con le lacrime contribuisce a umidificare l’aria inspirata
L’epitelio respiratorio tipico è un epitelio pavimentoso pseudostratificato ciliato e con cellule mucipare 2 4 5
Trachea Cellule Ciliate NON ciliate
ialina: C tiroidea, C cricoidea C aritanoidi elastica: Epiglottide C corniculate C cuneiformi
epiglottide ialina: C tiroidea, C cricoidea C aritanoidi elastica: C corniculate C cuneiformi
Corde vocali false Corde vocali vere
adduzione abduzione
Dotti alveolari Sacchi alveolari 2° + alveoli
VASI alveoli Bronchioli terminali, Br. respiratori, Dotti alveolari con CO2 Bronchioli terminali, Br. respiratori, Dotti alveolari Sacchi alveolari (pori alveolari) alveoli
Barriera sangue - gas Pneumociti di I tipo
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Respirazione esterna alveoli Respirazione interna cellule
Trasverso dell’addome Dentato anteriore
REGOLAZIONE DELLA RESPIRAZIONE Sebbene si possa controllare il respiro volontariamente per brevi periodi , di solito il SN controlla la respirazione automaticamente senza sforzo volontario. Le dimensioni del torace vengono modificate dall’attività dei muscoli respiratori che si contraggono e rilasciano in risposta a stimoli trasmessi dal SNC. Gli stimoli nervosi sono inviati da aggregati di neuroni situati nella formazione reticolare del ponte e del bulbo e che formano il Centro respiratorio costituito da tre aree: una nel bulbo e due nel ponte. L’area bulbare della ritmicità controlla il ritmo basale della respirazione. il segnale che viene inviato ai mm.Primari (diaframma e intercostali esterni) non è una scarica istantanea ma è costituito da una serie di impulsi crescenti, perciò detti “segnale a rampa,”che provocano una progressiva espansione del torace e poi si interrompono bruscamente dopo 2 secondi. Quando cessano gli impulsi, i muscoli inspiratori si rilassano per 3 secondi consentendo il ritorno elastico passivo del torace e polmoni e così avviene l’espirazione. Nella respirazione tranquilla si attiva solo l’area inspiratoria bulbare quindi la inspirazione è attiva mentre la espirazione è passiva. Nella respirazione forzata si attiva anche l’area espiratoria bulbare che provoca la contrazione dei muscoli intercostali interni e dei potenti muscoli addominali. Il ritmo basale della respirazione può essere coordinato e modificato dalle aree pontine che sono le seguenti: area pneumotassica invia segnali inibitori che interrompono precocemente l’inspirazione, quindi inizia l’espirazione ed in tal modo aumenta la frequenza (e la ventilazione) della respirazione. L’area apneustica, invece invia invia all’area inspiratoria impulsi stimolatori che prolungano l’inspirazione, quindi il respiro diventa più lungo e profondo ma meno frequente
PONTE BULBO
Polmoni di adulto di 49 anni NON fumatore
Polmoni di adulto di 46 anni FUMATORE