Dalla SPERIMENTAZIONE, alla INNOVAZIONE, all’attuazione della RIFORMA A cura di GIOVANNA PROIETTI Dirigente Tecnico
Progetto Nazionale di Sperimentazione (D.M. 18 settembre 2002, n. 100) La Direzione Regionale del Lazio per: Accompagnare il processo di riforma Coinvolgere il mondo della scuola Ricevere indicazioni Sostiene la sperimentazione e sviluppa il processo di qualificazione delle scuole dell’infanzia e primarie
Istituzioni Scolastiche, Scuole, Classi Sperimentali 5 Direzioni Didattiche 15 ISTITUZIONI SCOLASTICHE 11 Statali 6 Istituti Comprensivi 4 Paritarie 6% Scuole dell’Infanzia 22 plessi [su 26 totali] Scuole Elementari 23 plessi [su 28 totali] 33 Prime Classi a 27 Ore [su 43 totali] 52 Sezioni Sperimentali [su 85 totali] 15 Prime Classi a Tempo Pieno [su 15 totali] N. Bambini 1e cl. sper. = 895 Ammessi con anticipo = 90 (10%) di cui 19 anticipo N. Bambini sez. sper. = 1184 Ammessi con anticipo = 49 (4%) di cui 20 anticipo
Ambiti della Sperimentazione IL Piano di Studio PERSONALIZZATO Le aree su cui le scuole hanno focalizzato la propria ricerca sono state quelle relative agli aspetti innovativi della riforma IL PORTFOLIO delle Competenze La FLESSIBILITÀ del Modello Organizzativo L’ ARTICOLAZIONE della Funzione Docente La Continuità / ANTICIPO
AMBITI SPERIMENTAZIONE Implicazioni AMBITI SPERIMENTAZIONE IMPLICAZIONI IL Piano di Studio PERSONALIZZATO Da: PROGRAMMA PREDEFINITO A: ITINERARIO FORMATIVO IL PORTFOLIO delle Competenze Da: SCHEDE di Valutazione A: Valutazione FORMATIVA La FLESSIBILITÀ del Modello Organizzativo Da: CLASSE A: CLASSE & LABORATORIO L’ ARTICOLAZIONE della Funzione Docente Da: TEAM A: EQUIPE Pedagogica La Continuità / ANTICIPO Da: ORDINI SEPARATI A: SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO
Legge 28 marzo 2003,n.53 F i n a l i t à Definizione norme generali istruzione e livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale Crescita e valorizzazione della persona umana nel rispetto di: ritmi età evolutiva differenze ed identità di ciascuno scelte educative famiglie in coerenza con l’autonomia delle istituzioni scolastiche I principi della Costituzione
Procedure di attuazione Legge 28 marzo 2003,n.53 Procedure di attuazione Piano programmatico finanziario Decreti legislativi delegati Regolamenti di attuazione
Progetto Nazionale di Innovazione (D.M. 22 luglio 2003, n. 61) …In attesa della decretazione delegata, si rendeva necessario: Far proseguire la sperimentazione avviata Estendere gli anticipi su richiesta Preparare la riforma Coinvolgere i docenti
Attività di formazione Legge 53/03 Iniziative di sostegno all’avvio della riforma D.M. 61/03 Art 1 Art 2 Iniziative di formazione finalizzate all’INNOVAZIONE Iniziative di formazione per la lingua inglese e l’informatica PROGETTO NAZIONALE Specifiche azioni di formazione in servizio per l’introduzione generalizzata dell’alfabetizzazione inglese ed informatica Piano delle OPPORTUNITÀ LIVELLI DI ATTUAZIONE Piano delle GARANZIE
Gli interventi formativi per il processo di innovazione nel LAZIO (con riferimento agli aspetti metodologico/didattici ed alle innovazioni delineate nelle Indicazioni Nazionali) La Direzione Regionale del LAZIO assicura uno specifico sostegno all’innovazione: Prioritariamente – alle istituzioni scolastiche che aderiscono al progetto nazionale di innovazione (Art 1. DM 61/03) Secondariamente – alle altre istituzioni scolastiche che, pur non aderendo al progetto nazionale, sono chiamate a partecipare ai processi innovativi in atto e che vanno supportate nel confronto critico e dialettico delle esperienze realizzate, nella loro riflessione ed analisi critica, nella partecipazione al dibattito in corso. Per la realizzazione di ciò la scuola primaria del Lazio può disporre di una serie di risorse finanziarie (previste dalla CM n. 66/03) che la Direzione Regionale Lazio ha inteso “privilegiare” (il 50% in più) rispetto a quelle degli altri ordini di scuole.
Decreto legislativo 23 gennaio 2004 Definizione norme generali scuola infanzia e primo ciclo istruzione Principi della didattica e della organizzazione La professionalità docente L’ autonomia La gestione integrata
Notazioni conclusive La messa a punto di un programma di attività che includa i contenuti delle indicazioni nazionali, l’inglese, l’informatica, e, soprattutto, il decreto legislativo sulla riforma del 23 gennaio 2004, rappresenta una direzione di senso per continuare a comprendere e migliorare i processi di riforma in atto.