NATIVI AMERICANI Con l'espressione Nativi americani si intende indicare le popolazioni che abitavano il continente americano prima della colonizzazione europea e i loro odierni discendenti.
STORIA Tutti gli scheletri umani ritrovati in America sono attribuibili a esseri umani biologicamente moderni.Si può supporre che le Americhe non furono popolate da esseri umani finché questi non furono in grado di sviluppare la tecnologia necessaria che consentisse loro di sopravvivere ed esplorare la tundra del nord-est dell'Asia.Queste condizioni necessarie non furono raggiunte prima di 40 000 anni fa. Non ci sono dubbi però che il Nord America fu inizialmente popolato da cacciatori- raccoglitori che si espandevano verso est da quella che è l'odierna Alaska.I primi gruppi di cacciatori-raccoglitori avrebbero attraversato la Beringia un istmo largo un migliaio di chilometri che univa l'Asia e il Nord America, in un periodo tra 16000 a.C. e il 11000 a.C.
Le ricerche di Luigi Luca Cavalli-Sforza e dei suoi collaboratori, sostengono che i primi esseri umani siano arrivati nel continente circa 40 000 anni fa dall'Asia attraverso lo Stretto di Bering,via mare.Il modello Clovis individuava invece tre ondate migratorie, avvenute circa 12 000 anni fa, dall'Asia attraverso le terre emerse dello Stretto di Berling,la Beringia.Altri flussi migratori si sono succeduti, nel passare dei secoli, da nord verso sud.
Calo demografico e sterminio dei Nativi Per genocidio dei Nativi americani o genocidio indiano si intende il calo demografico e lo sterminio sistematico condotto con motivazioni di controllo del territorio, economiche, etniche, politiche o religiose dei Nativi americani (detti anche Indiani d'America, Pellerossa o, nel centro- sud America, Indios e Amerindi),e perpetratosi dall'arrivo degli Europei bianchi alla fine del XV secolo fino al secolo XX periodo in cui si ritene che una popolazione compresa tra i 50 e i 100 milioni morì a causa dei colonizzatori, molti come conseguenza diretta di guerre di conquista avvenuta con armi dispari, perdita del loro ambiente,razzismo,cambio dello stile di vita e malattie introdotte volontariamente o accidentalmente, mentre molti furono oggetto di deliberato sterminio,poiché considerati biologicamente inferiori (teorie di supremazia razziale) o culturalmente barbari (teorie di supremazia culturale).
L'impatto sulla composizione etnica della popolazione ebbe diversi caratteri, con differenze significative di comportamento tra i conquistatori di matrice neolatina (spagnoli e portoghesi) o anglosassoni.Negli attuali Stati Uniti D'America e Canada lo sterminio fu massiccio e devastante per le popolazioni native, con scarsissime unioni tra i popoli venuti a contatto, conseguente scarsa discendenza e assimilazione culturale forzata diffusa.Nel Centro e Sudamerica questo fenomeno venne contrastato da una parte consistente dei colonizzatori stessi, con la conseguenza che gran parte di queste nazioni sono tuttora popolate da percentuali consistenti e a volte maggioritarie di nativi americani o da individui nati dall'unione tra l'elemento indigeno e colonizzatore. Nel Nordamerica, tra l'altro relativamente meno popolato, l'impatto fu più devastante a causa delle minori remore da parte dei colonizzatori e dalla loro minore tendenza ad unirsi alla popolazione indigena; la conseguenza è che le percentuali di indigeni nordamericani sono drasticamente più basse.
La figura del Nativo americano oggi Nei tempi moderni invece, le civiltà mesoamericane o andine, sono state esaltate per il glorioso passato mentre vi è stata una svalutazione del presente, per la quale i discendenti di queste civiltà avrebbero subito una sorta di imbarbarimento. Questa concezione è stata talmente sostenuta che gli indigeni stessi si sono convinti della sua autenticità.Parallelamente alla diffusione di questi stereotipi negativi sugli indigeni americani, si è assistito alla fioritura del mito del buon selvaggio di Jean-Jacques Rousseau.Ovviamente anche questa è una distorsione della realtà che si basa su una visione dualistica incentrata sulla dicotomia bene/male.Nel corso degli anni sono fioriti tutta una serie di luoghi comuni sui nativi americani molto spesso veicolati anche da mezzi di comunicazione di massa come i fumetti, il cinema,la televisione,la pubblicità.
La frattura tra questi due mondi,colonizzati e i colonizzatori, non è comunque stata ancora ricomposta completamente: il passato continua a influenzare, spesso in modo tragico, il presente. La presa di coscienza della propria storia e la rivendicazione sistematica dei propri diritti si è iniziata solamente nel XIX secolo.Spesso gli indigeni, per non far scomparire le loro culture, utilizzano una strategia basata sulla resistenza al dominio imposto. È una tattica sotterranea, spesso silenziosa, che raramente sfocia in azioni dimostrative ma non per questo meno decisa e risoluta.
Le tradizioni Le tradizioni dei nativi americani sono: Danza pioggia Alimenti indiani Rito guarigione Bevanda nativi Spiritualità Nativi Preghiere indiani Frasi famose Musica indiani Costruire Chanunpa
La religione La religione più diffusa è conosciuta con il nome di Chiesa nativa americana. È una chiesa sincretistica che unisce elementi dello spiritualismo nativo provenienti da un numero di differenti tribù con elementi simbolici tipici del Cristianesimo. Il suo rito principale è la cerimonia del peyote. La Chiesa del Peyote ha aiutato molto i popoli nativi a uscire dal vortice di decadenza alla quale il popolo rosso era arrivato apprendendo gli usi e costumi ma soprattutto i vizi dei bianchi, recuperando almeno in parte le proprie radici culturali perse dopo i vari stermini perpretati dagli invasori europei per puri fini commerciali e di guadagno.Molto della cultura indiana americana si è andata mischiando ai simboli cattolici degli invasori, così come già accadde anche per quello che riguardava la tratta degli schiavi africani che mischiarono tradizioni nere a quelle cattoliche pur di poter continuare a pregare le loro entità.Nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti d'America, specialmente nel Nuovo Messico, il sincretismo tra il Cattolicesimo portato dai missionari spagnoli e la religione nativa è piuttosto comune; i tamburi, i canti e le danze dei Pueblo sono regolarmente parte dellaMessa.
Musica e Arte La musica dei Nativi americani è monofonica anche se ci sono notevoli eccezioni. La musica nativa tradizionale prevede i tamburi ma pochi altri strumenti, anche se i flauti vengono impiegati da alcuni gruppi. La tonalità di questi flauti non è molto precisa e dipende dalla lunghezza del legno usato e dalla grandezza della mano del suonatore.La forma più diffusa di musica pubblica tra i Nativi americani negli Stati Uniti è il pow-wow. Durante questa manifestazione, così come nell'annuale Gathering of Nations ad Albuquerque nel Nuovo Messico, membri di gruppi di suonatori di tamburi si siedono in cerchio intorno a un grande tamburo, mettendosi a suonare all'unisono mentre cantano nelle loro lingue native e i danzatori colorati ballano in senso orario intorno ai suonatori.Le attività musicali e artistiche scandiscono la vita degli indiani molto più del lavoro, che è ridotto al minimo necessario per la sopravvivenza.Le sonorità dei Nativi americani sono state riprese anche da molti artisti di musica pop e rock, come ad esempio Robbie Robertson (The Band, con Bob Dylan) originario di madre indiana.L'arte dei Nativi americani costituisce una categoria importante nel panorama dell'arte mondiale. Il contributo dei Nativi americani include stoviglie di terracotta, gioielli, vestiti, sculture.
Tieni stretto ciò che è buono anche se è un pugno di terra Tieni stretto ciò in cui credi, anche se è un albero solitario. Tieni stretto ciò che devi fare, anche se è molto lontano da qui. Tieni stretta la vita, anche se è più facile lasciarsi andare. Tieni stretta la mia mano, anche quando mi sono allontanato da te.
Creato da: Francesca Piccolo,Ilena Rega,Rachele Perfetto e Annamaria Di Paola.