La Costituzione antidoto al despotismo Prof. Partesotti Michele 22/10/2017
La natura della Costituzione La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato. Nessuna legge può essere in contrasto con la Costituzione. I “principi qualificanti” della Costituzione sono prescrittivi per tutti
Tuttavia un ruolo fondamentale nell’introdurre negli ordinamenti la Perché la Costituzione? Le origini delle attuali Costituzioni europee risalgono per lo più all’epoca della Rivoluzione francese ed ai moti del 1848 Tuttavia un ruolo fondamentale nell’introdurre negli ordinamenti la “legge delle leggi” lo ebbero l’evoluzione della legislazione in Gran Bretagna nonché gli studi di Montesquieu e degli illuministi francesi sui sistemi politici dell’epoca
Le Origini Dichiarazione dei diritti come “legge fondamentale che limita i poteri della corona” (Magna Charta Libertatum 1215) Rivendicazione della Costituzione a garanzia permanente di libertà (The Bill of Rights 1689) 22/10/2017
Magna Charta Libertatum (1215) La Magna Charta fu il prodotto sia dell’evoluzione delle dottrine politiche dell’epoca che dell’insuccesso in guerra contro i francesi di Giovanni Senzaterra 22/10/2017
La Magna Charta non fu l’unico esempio in quell’epoca: nel 1183 Federico Barbarossa termino’ la guerra in Italia concedendo ai Comuni della Lega Lombarda una serie di liberta’ che sancirono l’indipendenza dal potere imperiale 22/10/2017
Tuttavia la Magna Charta , diversamente da altre concessioni reali,fu un punto di riferimento per molti secoli a venire per gli inglesi 22/10/2017
La Magna Charta venne confermata dopo la morte di Giovanni Senzaterra il 12 novembre 1216 dai prelati e dai Baroni e non divenne mai un feticcio grazie alle sue qualita’ pratiche. 22/10/2017
Tra l’altro la Magna Charta concesse protezione agli uomini liberi contro l’arbitraria condanna alla privazione dei beni della liberta’ personale, nonche’ della vita. 22/10/2017
una fibra indistruttibile alle abituali convinzioni dei popoli La tenacia con la quale La Magna Charta fu mantenuta dette nel corso dei secoli una fibra indistruttibile alle abituali convinzioni dei popoli di lingua inglese, quale non avrebbe potuto scaturire da alcuna dottrina politica ” (1) 22/10/2017
The Bill of Rights (1689) Con questo Atto il Parlamento inglese limitava i poteri del sovrano che in quell’epoca si era messo in conflitto con il Parlamento. Veniva tra l’altro affermato il principio secondo cui il sovrano era sottoposto alle leggi 22/10/2017
La libertà di parola e discussione in Parlamento Si voleva garantire: La libertà di parola e discussione in Parlamento Il divieto al re di abolire leggi o imporre tributi senza il consenso del Parlamento Le libere elezioni per il Parlamento Esclusione del re dall’amministrazione della giustizia etc. Alcuni punti del documento si ritrovano nelle costituzioni di tutti gli stati che compongono la federazione americana 22/10/2017
Secondo Montesquieu ne IL RUOLO DELLA SCIENZA per il cambiamento dei governi. Cenni sugli studi di Montesquieu Secondo Montesquieu ne “Lo spirito delle leggi” ci sono tre governi possibili: La Repubblica La Monarchia Il dispotismo 22/10/2017
“Rappresentanti del popolo eletti” La Democrazia La Repubblica si identifica con la democrazia Nella Democrazia non vengono tollerate disparità d’educazione “Il governo non deve cadere nelle mani del popolo basso” “Rappresentanti del popolo eletti” 22/10/2017
La Monarchia La monarchia per Montesquieu è l’inverso del dispotismo Vi devono essere “ordini intermedi” che impediscono al monarca di trasformarsi in despota 22/10/2017
Il despotismo senza leggi né regole, il despota determina tutto Nel despotismo tutti sono uguali , “perché non sono nulla” Quando chi governa detiene il potere giudiziario “una tale disposizione è sufficiente a far scivolare la monarchia in dispotismo” 22/10/2017
La separazione dei poteri Studiando la Costituzione inglese Montesquieu individua tre “potestà”:il re , la camera alta e la camera bassa Prendendo esempio da questi studi nasce l’idea della separazione dei poteri, che vengono assegnati a tre organi diversi Questo principio viene introdotto nelle Costituzioni per impedire che il re si impadronisca di tutti i poteri, trasformandosi in despota 22/10/2017
Déclaration des Droits de l'Homme et du Citoyen (1789) La prima rivendicazione, che precedette la rivoluzione francese, fu quella di maggiore uguaglianza tra i cittadini e del rispetto dei diritti di tutti. 22/10/2017
Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino (1789) Preambolo I Rappresentanti del Popolo Francese, costituiti in Assemblea Nazionale, considerando che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti dell’uomo sono le uniche cause delle sciagure pubbliche e della corruzione dei governi, hanno stabilito di esporre, in una solenne dichiarazione, i diritti naturali, inalienabili e sacri dell’uomo, affinché questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, rammenti loro incessantemente i loro diritti e i loro doveri; affinché maggior rispetto ritraggano gli atti del potere legislativo e quelli del potere esecutivo dal poter essere in ogni istanza paragonati con il fine di ogni istituzione politica; affinché i reclami dei cittadini, fondati da ora innanzi su dei principi semplici ed incontestabili, abbiano sempre per risultato il mantenimento della Costituzione e la felicità di tutti. In conseguenza, l’Assemblea Nazionale riconosce e dichiara, in presenza e sotto gli auspici dell’Essere Supremo, i seguenti diritti dell’uomo e del cittadino: Art. 1. Gli uomini nascono e rimangono liberi e uguali nei diritti. Le distinzioni sociali non possono essere fondate che sull’utilità comune.
La Dichiarazione , pur non essendo ancora una Costituzione vera e propria, formalizza i diritti di uguaglianza, di liberta’, di proprieta’ , d’opinione,di presunzione d’innocenza , ma anche i doveri di contribuire al mantenimento dello Stato e alla sua sicurezza. Da questa dichiarazione prendono spunto tutte le Costituzioni e gli Statuti del secolo successivo. 22/10/2017
Risorgimento 22/10/2017
Riconosciuto tale vessillo per la prima volta dal Senato bolognese il 18 ottobre 1796 il tricolore venne fatto proprio il 7 gennaio 1797 da parte del Congresso Cispadano riunito a Reggio Emilia. Dopo la caduta di Napoleone, e l'abbattimento del Regno Italico, il Tricolore riapparve ancora come vessillo di italianità nei moti del 1821 in Piemonte, nel 1828 in Cilento, nel 1831 ancora in Piemonte, nel 1832-33 a Napoli, nel 1837 a Catania ed a Siracusa, erigendosi ovunque a simbolo di Unità Italiana. Con questa interpretazione venne adottato dai movimenti carbonari e dalla «Giovane Italia» dì Giuseppe Mazzini. Nei primi mesi del 1848 le donne di Reggio Emilia offrirono un vessillo tricolore da loro lavorato agli studenti del battaglione toscano che combattè a Curtatone ed a Montanara e l’11 aprile dello stesso 1848 Carlo Alberto dal quartiere generale di Volta Mantovana ammainava la bandiera sabauda per innalzare il Tricolore, riconoscendo in esso la Bandiera Nazionale Italiana. Nel centro del vessillo veniva inserito lo scudo sabaudo, rimosso nel 1945 quando l’Italia scelse la linea repubblicana. (4)
Bandiere della rivoluzione 4 Bandiera della Giovine Italia creata nel giugno 1831 a Marsiglia.
Venezia insorge contro l’Impero Asburgico. Nasce la Repubblica Veneta guidata da Daniele Manin e Niccolo’Tommaseo e difesa dai volontari veneti Repubblica Veneta 17 marzo 1848 Milano insorge contro l’Impero Asburgico. Si forma un governo provvisorio Governo provvisorio Lombardo 18 marzo 1848
Repubblica Romana 9 febbraio 1849. Si costituisce la Repubblica Romana creata dal triumvirato costituito da Carlo Armellini, Aurelio Saffi e Giuseppe Mazzini, difesa strenuamente da Giuseppe Garibaldi
Costituzione della Repubblica Romana 3 luglio 1849 Fu approvata mentre l'esercito francese assediava Roma per riportare il Papa sul trono . Si tratta di uno dei documenti costituzionali più democratici e laici per i tempi in cui fu scritto. 22/10/2017
Costituzione della Repubblica Romana 1849 Tra l’altro si afferma il principio per cui la fede religiosa è irrilevante per l'esercizio dei diritti civili e politici. 22/10/2017
ebbe come quest'ultimi vita breve La Costituzione della Repubblica Romana del 1849 è simile alla Costituzione della Repubblica Italiana del 1948 . La piccola repubblica, nata nel contesto dei grandi moti del 1848 che coinvolsero tutta Europa, ebbe come quest'ultimi vita breve 22/10/2017
DALLA COSTITUZIONE ROMANA Diritti Art. 1 – I diritti dell’uomo in società sono la libertà, la eguaglianza, la sicurezza, la proprietà. Art. 2 – La libertà consiste nel poter fare ciò che non nuoce ai diritti altrui. Art. 3 – La eguaglianza consiste nell’essere la legge la stessa per tutti, e quando protegge, e quando punisce. La eguaglianza non ammette alcuna distinzione di nascita, alcun potere ereditario.
Art. 4 – La sicurezza risulta dal concorso di tutti per assicurare i diritti di ciascheduno. Art. 5 – La proprietà è il diritto di godere e di disporre de’ suoi beni, delle sue entrate, del frutto del suo lavoro e della sua industria. Art. 6 – La legge è la volontà generale espressa dalla maggiorità de’ cittadini o de’ loro rappresentanti. …Omissis
Il 1848 nel Regno delle Due Sicilie 2 Il 1848 nel Regno delle Due Sicilie La Sicilia dà l’avvio ai moti rivoluzionari ribellandosi il 12 gennaio contro i Borboni Segue Napoli il 27 gennaio chiedendo la Costituzione Ferdinando II promulga il 10 febbraio la Costituzione valida per tutto il Regno La Sicilia mantiene l’indipendenza di fatto dal governo centrale richiamando in vita la Costituzione del 1812
e la I guerra di indipendenza 2 Il 1848 nel Regno delle Due Sicilie La vicenda costituzionale napoletana e il movimento indipendentista antiborbonico della Sicilia si intrecciano con la questione risorgimentale e la I guerra di indipendenza Nel 1849 Ferdinando II abroga la costituzione siciliana, riconquista l’isola con le armi e scioglie il Parlamento napoletano.
Costituzione del Regno delle Due Sicilie 1848 2 Costituzione del Regno delle Due Sicilie 1848 Costituzione ottriata da Ferdinando II su modello francese del 1830, a carattere rigido Monarchia Ereditaria Costituzionale sotto forme rappresentative. La religione di Stato è la Cattolica Apostolica Romana, gli altri culti non sono tollerati.
In seguito ai moti del 1848 alcuni regnanti concedono la Costituzione, tra questi Carlo Alberto di Savoia, che poi abdicherà dopo la capitolazione seguita al suo intervento a favore dei patrioti, contro l’Austria
Lo Statuto Albertino, pur non essendo né l’unica, e nemmeno la più moderna delle costituzioni concesse in quell’epoca, venne adottata come legge fondamentale del Regno d’Italia nel 1861
Dallo Statuto Albertino del 1848 ….Considerando Noi le larghe e forti istituzioni rappresentative contenute nel presente Statuto Fondamentale come un mezzo il più sicuro di raddoppiare quei vincoli d'indissolubile affetto che stringono all'itala Nostra Corona un Popolo, che tante prove Ci ha dato di fede, d'obbedienza e d'amore, abbiamo determinato di sancirlo e promulgarlo, nella fiducia che Iddio benedirà le pure Nostre intenzioni, e che la Nazione libera, forte e felice si mostrerà sempre più degna dell'antica fama, e saprà meritarsi un glorioso avvenire. Perciò di Nostra certa scienza, Regia autorità, avuto il parere del Nostro Consiglio, abbiamo ordinato ed ordiniamo in forza di Statuto e Legge Fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia, quanto segue: ….Omissis
Venne denominato Statuto, Statuto Albertino 1848 Venne denominato Statuto, perché il termine Costituzione evocava paure nei conservatori ed assume un significato di radicale rinnovamento al quale aspirano i vari movimenti rivoluzionari d’Europa. 22/10/2017
succeduto a Carlo Alberto dopo la fine dei moti del 1848, Lo Statuto Albertino 1848 Vittorio Emanuele II, succeduto a Carlo Alberto dopo la fine dei moti del 1848, a differenza degli altri regnanti italiani, non revocò lo Statuto 22/10/2017
Lo Statuto era caratterizzato da una natura flessibile. Lo Statuto Albertino 1848 Lo Statuto era caratterizzato da una natura flessibile.
Lo Statuto Albertino 1848 Per lungo tempo, in effetti, non ci furono modifiche sostanziali del testo statutario
Lo Statuto Albertino 1848 Successivamente, essendo modificabile con una legge ordinaria , fu possibile adattarlo ai cambiamenti della cultura politica nel bene e nel male con relativa facilita’
Affermò il principio di legalità e l’uguaglianza formale . Lo Statuto Albertino 1848 Affermò il principio di legalità e l’uguaglianza formale . Introdusse il parlamentarismo e la separazione dei poteri
Lo Statuto Albertino 1848 Alla fine la flessibilità permise a chi aveva mire dispotiche di privarlo della sua Istituzione rappresentativa, il Parlamento eletto liberamente
Statuto Albertino 1848 Introdusse principi per cui: La Monarchia è ereditaria secondo la legge Salica (esclusione al trono delle donne). Lo Stato è retto da un governo monarchico rappresentativo. La persona del Re è sacra e inviolabile. Il Re è il capo supremo dello Stato. 22/10/2017
Statuto Albertino 1848 Prerogative del Re: Nomina tutte le cariche dello Stato Convoca le due camere, può prorogarne le sessioni, può sciogliere la Camera dei Deputati. Nomina i Senatori, l’Ufficio di Presidenza del Senato, i Giudici (questi ultimi diventano però poi inamovibili). Nomina e revoca i Ministri. Comanda le forze armate, firma i trattati, può annullare le leggi approvate dal Parlamento. Può concede la grazia e commutare le pene. 22/10/2017
Statuto Albertino 1848 E’ stabilita la divisione dei poteri. Potere Esecutivo: appartiene formalmente al Re che lo esercita attraverso la nomina del Capo del governo e dei Ministri nominati da lui. Potere legislativo: è esercitato collettivamente dal Re e dalle 2 camere 22/10/2017
Statuto Albertino 1848 Il potere giudiziario La giustizia “emana dal Re” ed è amministrata in suo nome dai Giudici di nomina regia. I Giudici sono inamovibili dopo 3 anni di esercizio delle funzioni. E’ affermato il diritto del Giudice Naturale. Le udienze dei tribunali sono pubbliche. 22/10/2017
Statuto Albertino 1848 Il Senato è composto da Senatori nominati a vita dal Re . La Camera dei Deputati è eletta dagli italiani, inizialmente in base al censo , per arrivare attraverso succesive modifiche al suffragio universale maschile prima dell’avvento del fascismo
Statuto Albertino 1848 La Camera dei Deputati è elettiva, con suffragio censitario. I Deputati rappresentano la Nazione e non solo le province nelle quali sono stati eletti. Restano in carica 5 anni. La Camera dei Deputati ha il diritto di accusare i Ministri del Re e di tradurli davanti alla Corte di Giustizia. 22/10/2017
Statuto Albertino 1848 Il Senato è costituito in Alta Corte di Giustizia per giudicare i crimini di Alto Tradimento, di attentato alla sicurezza dello Stato e per giudicare i Ministri accusati dalla Camera dei Deputati. Nessun Senatore può essere arrestato senza un ordine del Senato, esclusa la flagranza di reato. 22/10/2017
Statuto Albertino 1848 Disposizioni comuni alle due Camere I Senatori e i Deputati prestano giuramento di fedeltà al Re. Le funzioni di Senatore e Deputato non danno luogo ad alcuna retribuzione. I Senatori e i Deputati non sono sindacabili per i voti e le opinioni espresse nelle Camere. Le sedute delle Camere sono pubbliche. 22/10/2017
Lo Statuto Albertino nel Regno d’Italia Dal 1861 lo Statuto Albertino mantiene la sua natura di prima legge fondamentale , a garanzia della natura liberale dello Stato, fino all’avvento del fascismo. 22/10/2017
Lo Statuto Albertino 1848 3 5
Nel 1926 per la Camera dei deputati venne introdotta una lista unica nazionale di 409 candidati scelti tutti dai fascisti. Da allora in avanti le elezioni non furono piu` libere finche` nel '39, il Parlamento eletto venne sostituito dalla Camera dei fasci e delle corporazioni
Con la fine del fascismo , esattamente un secolo dopo, Queste modifiche sancirono la fine delle libertà politiche e con esse delle funzioni storiche dello Statuto. Con la fine del fascismo , esattamente un secolo dopo, nel 1948, dalla nuova Costituzione repubblicana prese forma la Repubblica Italiana 22/10/2017
Fonti: 1 A cura di G. Mosca: “La Magna Charta” casa editrice G. d’Anna 2 Luis Althusser :”Montesquieu, la politica e la storia” Edizioni Savelli 3 A cura dell’ Archivio di Stato di Caserta: “60° Anniversario della Costituzione italiana” 4 A cura di wikipidia schema su lo Statuto Albertino