I RAGAZZI CHE SI AMANO di Jaques Prévert
Les enfants qui s'aiment Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout Contre les portes de la nuit Et les passants qui passent les désignent du doigt Mais les enfants qui s'aiment Ne sont là pour personne Et c'est seulement leur ombre Qui tremble dans la nuit Excitant la rage des passants Leur rage leur mépris leurs rires et leur envie Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne Ils sont allieurs bien plus loin que la nuit Bien plus haut que le jour Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour.
I ragazzi che si amano I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della notte i passanti che passano li segnano a dito ma i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno e se qualcuno trema nella notte non sono loro ma la loro ombra per far rabbia ai passanti per far rabbia e disprezzo e invidia riso i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno sono altrove e lontano più lontano della notte più in alto del giorno nella luce accecante del loro primo amore.
PARAFRASI I ragazzi che si amano si baciano in piedi contro le porte della nella notte I passanti l'indicano con il dito, ma i ragazzi che si amano non ci sono per nessuno perché se qualcuno trema nella notte non sono loro, ma le loro ombre che fanno rabbia, disprezzo,invidia ai passanti o li fanno sorridere. I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno, vivono lontano in un altra realtà molto più lontana della notte e più in alto nel giorno , nella luce accecante del loro primo amore.
COMMENTO La lirica “I ragazzi che si amano” di J.Prévert fa parte “Storie e parole” pubblicate nel 1946. Venne scritta per il film di Marcel Carné “Le porte della notte”. La lirica parla del primo amore, un momento fantastico, magico, che trasporta i ragazzi che si amano in un mondo quasi irreale. Il messaggio che il poeta vuole comunicare con questa poesia è che la forza dell'amore rende tutto senza paura, annulla tutto ciò che circonda i ragazzi che si amano, anche le maldicenze quotidiane. E' una lirica composta da 13 versi liberi che si alternano con versi lunghi e brevi che, insieme all'assenza di punteggiatura, comunicano la suggestione dell'amore. La parola chiave di questa lirica è " i ragazzi che si amano", inoltre è anche un anafora perché viene ripetuta per ben quattro volte: nel primo, nel quarto, nel settimo e nel decimo verso. Nel secondo e ottavo verso troviamo un'altra metafora: le porte della notte. Nel terzo e ultimo verso c'è un allitterazione: i passanti che passano , la prima si trova all'inizio del verso e la seconda alla fine.
Sul nono verso troviamo una consonanza delle lettere “i” e “r”: far rabbia disprezzo invidia riso, nell'undicesimo c'è una consonanza delle lettere “l” e “t”:altrove lontano più lontano nella notte. Da questa poesia è stata tratta una canzone di Luca Carboni dal titolo “I ragazzi che si amano”. “ I ragazzi che si amano non hanno tempo e non ci sono per nessuno la vita è cambiata c'è una nuova energia che fa diventare importanti anche le sciocchezze.” -cit- Luca Carboni “I ragazzi che si amano” Questa poesia esalta l'amore dei giovani innamorati, dunque è una poesia dedicata all'amore che si prova durante l'adolescenza. Perché i ragazzi che si amano si baciano tutto il giorno e non si curano della gente che passa e che li disapprova indignata. Loro non ci sono per nessuno e vivono solamente per il loro amore.
Caro amor mio, sono appena tornata dal nostro primo pomeriggio insieme e ti scrivo dalla scrivania di camera mia. All'inizio di questo pomeriggio ero in soggiorno, a leggere un libro. Ero immersa nelle avventure dell'eroina della storia quando all'improvviso ho sentito suonare il campanello di casa mia, così mi sono affrettata ad aprire e mi sei apparso tu. Entrambi siamo rimasti in silenzio poi ti sei deciso e mi hai chiesto se mi andava di uscire con te. Il tuo invito era inaspettato, ma dolcemente accolto. Questo pomeriggio mi hai fatto sentire libera come un petalo di rosa fluttuante nel vento. Mentre passeggiavamo le persone attorno a noi ci guardavano invidiose ed indignate, ma noi continuavamo a baciarci, ignorandoli. Eravamo lontani da tutto e da tutti, ero immersa nei tuoi discorsi infiniti, poi, all'improvviso mi hai abbracciata forte lasciando il tuo profumo sui miei vestiti. Nel laghetto del parco dov'eravamo c'erano due cigni che nuotavano insieme, sembravano noi due in quell'istante. Mentre continuavo a guardare sognante quei due cigni, mi hai donato un mazzolino di fiori colti al momento, facendomi sorridere. Ormai però si era fatto tardi e il sole iniziava a scomparire all'orizzonte. Mi hai riaccompagnata a casa e con un dolce bacio mi hai salutata. Ed ora mi ritrovo qui a scriverti nella luce fioca della mia camera. ... Un bacio, la tua amata.
COMMENTO DEL GRUPPO Abbiamo trovato questa esperienza di studio molto interessante. Fra le poesie analizzate in classe, abbiamo scelto questa perché ci è piaciuto l'argomento che trattava, cioè l'amore fra due adolescenti. Questo lavoro ci ha permesso di sviluppare la nostra creatività e di conoscerci meglio. L'idea di scegliere una poesia per poi elaborare in gruppo un piccolo racconto, ispirato al contenuto, ci è piaciuto molto. Insieme siamo riuscite a collaborare ed abbiamo creato un racconto, secondo noi, molto carino, originale e piacevole alla lettura. Siamo molto soddisfatte di come abbiamo lavorato insieme e del nostro risultato. Secondo noi, dovrebbe essere un'esperienza da ripetere nei prossimi anni.
A CURA DI Amina Soltani Chiara Natale Lina Benhaik Caterina Grassini Sofia Schiavolini