1830-1848 il Vormärz Woyzeck (1837) di Büchner Die Schwäbischen Weber (1844) di Heine Ökonomisch-philosophischen Manuskripte (1844) di Marx Manifest der Kommunistischen Partei (1848) di Marx & Engels
La Julirevolution del 1830 In Francia, re Carlo X di Borbone tenta di ripristinare il potere dell’aristocrazia Il 27-29 luglio i cittadini insorgono, alzando barricare per le vie di Parigi Carlo X fugge in Inghilterra e al suo posto viene nominato re Luigi Filippo d’Orléans Inizia la ‘monarchia borghese’, l’epoca d’oro della borghesia francese (v. Balzac, Stendhal, ecc.)
La libertà guida il popolo Eugène Delacroix, La libertà guida il popolo (1830)
La Giovane Germania e il Vormärz Mentre la Francia entra in un’epoca di democrazia borghese, di ideologia liberale e di espansione del capitalismo nella gran parte degli stati tedeschi (e anche nell’Italia controllata dall’Austria) si perpetuano le politiche conservatrici e repressive e della Restaurazione. Molti intellettuali tedeschi guardano con simpatia agli sviluppi politici in Francia e abbracciano l’idea di un’analoga rivoluzione in Germania. Heine: «Fine del periodo artistico» (morte di Goethe) inizia la letteratura ‘impegnata’ nasce la Giovane Germania Vormärz: periodo che prepara le rivolte del marzo 1848
Georg Büchner (1813-1837)
Vita di un rivoluzionario Nasce il 17 ottobre 1813 (Völkerschlacht >Restaurazione) Cresce a Darmstadt, il padre è medico, filo-napoleonico Studia al liceo: prende «sul serio» i classici Al tempo della Julirevolution ha 17 anni Dal 1831 studia medicina a Strasburgo, in Alsazia
Hessen (Assia)
‘Politicizzazione’ di un giovane A Strasburgo entra nella Studenten-Verbindung «Eugenia» (radicali) Guarda con disincanto all’insurrezione di Francoforte (3 aprile 1833): v. Lettera ai genitori Nell’autunno 1833 rientra a casa: un balzo indietro nel tempo (politico) Inizia a studiare la storia della Rivoluzione francese: v. Fatalismus-Brief Nel marzo 1834 fonda la Gesellschaft der Menschenrechte a Gießen e Darmstadt In luglio diffonde lo Hessische Landbote, il ‘Messaggero dell’Assia’
Lettera ai genitori (Straßburg, 5. April 1833) Heute erhielt ich Euren Brief mit den Erzählungen aus Frankfurt. Meine Meinung ist die: Wenn in unserer Zeit etwas helfen soll, so ist es Gewalt. Wir wissen, was wir von unseren Fürsten zu erwarten haben. Alles, was sie bewilligten, wurde ihnen durch die Notwendigkeit abgezwungen.
La Gesellschaft der Menschenrechte Un “partito politico” per una rivoluzione dal basso organizzazione efficiente, quasi un moderno ‘partito’ nella società sono accolti dei non-accademici gerarchia interna (sottomissione all’organizzazione) organizzazione in sezioni (Gießen, Darmstadt) lavoro obbligatorio parità di tutti i membri addestramento alle armi > verso una sollevazione popolare
Lo Hessische Landbote Un volantino insurrezionale Istruzioni per l’uso (ai contadini) Friede den Hütten! Krieg den Palästen! (N. Chamfort) La Bibbia smentita, opposizione Bauern/Reichen I conti in tasca allo Stato feudale: statistiche Il principe come „sanguisuga“ (Jean Paul, Hesperus) Il potere usurpato (principi vs. Impero > Goetz) La Rivoluzione francese: dal 1789 al 1830 (narrazione) Critica delle costituzioni „ottriate“ dei principi tedeschi Dio contro i tiranni tedeschi (Ludwig di Baviera) L’esercito rivoluzionario: 99% http://gutenberg.spiegel.de/buch/416/1
Letteratura & politica Prima stampa del Landbote (luglio 1834) Tradimento e denuncia di Conrad Kuhl (fine luglio) Arresto di Karl Minnigerode (1 agosto) Fuga di B. da Gießen (1 agosto) Mandato di cattura per B. (2 agosto) Perquisizione della stanza di B. (4 agosto) Diffusione del Landbote (agosto-settembre) Scrittura del Dantons Tod (gennaio-febbraio 1835) Stampa del Danton sulla «Phönix» di Karl Gutzkow (marzo) Diffusione dell’identikit di B. (13 giugno) Scrittura del Lenz (ottobre) Laurea in medicina a Zurigo (primavera 1836) Inizia a insegnare medicina a Zurigo (ottobre)
Raccontare gli ultimi: le opere di Büchner Hessische Landbote (1834) Dantons Tod (1835) Lenz (1835) Leonce und Lena (1836) Woyzeck (1837, postumo)
Woyzeck Storia di un umile soldato che per ignoranza e gelosia uccide la sua donna. Scritto nel 1837 Pubblicato nel 1879, nelle Opere Messo in scena nel 1913 a Monaco Musicato nel 1921 da Alban Berg
Manoscritto del Woyzeck (1837)
a cura di Hermann Dorowin introduzione di Claudio Magris La voce di Büchner Georg Büchner Woyzeck a cura di Hermann Dorowin introduzione di Claudio Magris Venezia, Marsilio, 2001
Woyzeck di Werner Herzog Germania, 1979
Che cos’è la borghesia tedesca: entriamo in casa Buddenbrook 1835 Che cos’è la borghesia tedesca: entriamo in casa Buddenbrook con: Thomas Mann, Die Buddenbrooks: Verfall einer Familie, 1901
traduzione di Furio Jesi prefazione di Claudio Magris La voce di Thomas Mann Thomas Mann I Buddenbrook traduzione di Furio Jesi prefazione di Claudio Magris Milano, Garzanti, 2001
La storia della borghesia tedesca nei Buddenbrook 1835: il vecchio commerciante illuminista M. Johann Buddenbrook Racconto pastore Wunderlich sull’argenteria in pericolo, quando i francesi conquistarono Lubecca nel 1806 (p. 19) Napoleone e Luigi Filippo: pareri divergenti delle due generazioni, Monsieur Jean, napoleonico, e il console Johann, orléanista (p. 22) 1842: Tony prende marito: tra Grünlich e Morten (pp. 93, 122, 140) 1856: Tom prende moglie: Gerda (257) 1848: la rivoluzione a Lubecca (p. 170)
Robert Schumann (1810-1856)
Dichterliebe (1840) Ciclo di 16 Lieder tratti dal Lyrisches Intermezzo (1823) di Heine Lo ascoltiamo nella versione del baritono Dietrich Fischer-Dieskau (2000) E poi, rivisitato da FM Einheit & Caspar Brötzmar nel cortometraggio del regista Fatih Akin The Evil Old Songs, dal film Visions of Europe (2004)
Die alten, bösen Lieder Die alten, bösen Lieder, Die Träume schlimm und arg, Die laßt uns jetzt begraben, Holt einen großen Sarg. Hinein leg' ich gar manches, Doch sag' ich noch nicht, was; Der Sarg muß sein noch größer, Wie's Heidelberger Faß. Und holt eine Totenbahre, Von Brettern fest und dick; Auch muß sie sein noch länger, Als wie zu Mainz die Brück'. Und holt mir auch zwölf Riesen, Die müssen noch stärker sein Als wie der heil'ge Christoph Im Dom zu Köln am Rhein. Die sollen den Sarg forttragen, Und senken ins Meer hinab; Denn solchem großen Sarge Gebührt ein großes Grab. Wißt ihr, warum der Sarg wohl So groß und schwer mag sein? Ich legt' auch meine Liebe Und meinen Schmerz hinein.
Le vecchie canzonacce Le vecchie canzonacce, le fantasie maligne, è ora di seppellirle, portatemi una bara, ma grande. Dentro ci metto anche un’altra cosa ma non dico ancora quale; deve essere grande almeno quanto la botte di Heidelberg. Dev’essere una bara di assi robustissime; deve essere più lunga del ponte di Magonza. E portatemi anche dodici omoni, che siano più forzuti del grande San Cristoforo del duomo di Colonia. La bara la porteranno loro e la getteranno a mare; perché per una bara così enorme ci vuole una fossa enorme. E sapete perché la bara dev’essere così enorme? Perché dentro ci ho messo anche il mio amore e il mio dolore.
Fatih Akin, FM Einheit, The Evil Old Songs
L’individuazione di un nuovo soggetto della storia: i lavoratori. 1844 L’individuazione di un nuovo soggetto della storia: i lavoratori. Heine e Marx
Heinrich Heine Die Schlesischen Weber (1844) Im düstern Auge keine Träne, Sie sitzen am Webstuhl und fletschen die Zähne: Deutschland, wir weben dein Leichentuch, Wir weben hinein den dreifachen Fluch – Wir weben, wir weben! http://gutenberg.spiegel.de/buch/heinrich-heine-gedichte-389/172
Giosuè Carducci I tessitori (1872) Non han ne gli sbarrati occhi una lacrima, Ma digrignano i denti e a’ telai stanno. Tessiam, Germania, il tuo lenzuolo funebre, E tre maledizion l’ordito fanno - Tessiam, tessiam, tessiamo! http://trama-e-ordito.blogspot.it/2010/08/heinrich-heine-i-tessitori-della-slesia.html
Karl Marx (1818-1883) 1836 A Berlino, studia Hegel 1843 Ripara a Parigi dopo che i suoi Deutsch-französische Jahrbücher, che contengono una satira di Heine sul re di Baviera, vengono sequestrati 1844 Studia l’alienazione nei Manoscritti economico-filosofici 1848 A Londra, scrive con Engels il Manifesto del partito comunista
Denaro e alienazione I manoscritti economico-filosofici del 1844 Le radici filosofico-letterarie del comunismo di Marx Critica del denaro Il denaro in Shakespeare: Timone d’Atene Il denaro in Goethe: Faust Il denaro come «universale confusione e inversione di tutte le cose» Il denaro e l’amore (http://www.mlwerke.de/me/me40/me40_562.htm)
Manoscritti economico-filosofici del 1844 La voce di Karl Marx Karl Marx Manoscritti economico-filosofici del 1844 a cura di Norberto Bobbio Torino, Einaudi, 1968
Il denaro in Goethe «Eh, diavolo! Certamente mani e piedi, testa e sedere son tuoi! Ma tutto quel che io mi posso godere allegramente, non è forse meno mio? Se posso pagarmi sei stalloni, le loro forze non sono le mie ? Io ci corro su, e sono perfettamente a mio agio come se io avessi ventiquattro gambe» (Goethe, Faust: Mefistofele).
Il denaro in Shakespeare Oro? Oro giallo, fiammeggiante, prezioso? No, o dèi, non sono un vostro vano adoratore. Radici, chiedo ai limpidi cieli. Ce n'è abbastanza per far nero il bianco, brutto il bello, ingiusto il giusto, volgare il nobile, vecchio il giovane, codardo il coraggioso... Esso allontana... i sacerdoti dagli altari; strappa di sotto al capo del forte il guanciale. Questo giallo schiavo unisce e infrange le fedi; benedice i maledetti; rende gradita l'orrida lebbra; onora i ladri e dà loro titoli, riverenze, lode nel consesso dei senatori. (Shakespeare, Timone di Atene).
L’uomo intero in Marx Se presupponi l'uomo come uomo e il suo rapporto col mondo come un rapporto umano, potrai scambiare amore soltanto con amore, fiducia solo con fiducia, ecc. Se vuoi godere dell'arte, devi essere un uomo artisticamente educato; se vuoi esercitare qualche influsso sugli altri uomini, devi essere un uomo che agisce sugli altri uomini stimolandoli e sollecitandoli realmente. Ognuno dei tuoi rapporti con l'uomo, e con la natura, dev'essere una manifestazione determinata e corrispondente all'oggetto della tua volontà, della tua vita individuale nella sua realtà. Se tu ami senza suscitare una amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una corrispondenza d'amore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un'infelicità.
1848 Una nuova rivoluzione a Parigi e in Europa
Dalla Seconda Repubblica al Secondo Impero Il 24 febbraio 1848 borghesi e operai uniti insorgono contro il re Filippo d’Orléans, che rifiuta di allargare il diritto di voto Viene proclamata la Seconda Repubblica, con un governo di compromesso fra componenti borghesi e socialiste In giugno gli operai insorgono nuovamente per la chiusura delle officine nazionali, ma il governo borghese manda la Guardia nazionale: 5.000 vengono uccisi In dicembre viene eletto Presidente Luigi Napoleone Bonaparte, nipote del generale, che nel 1851 proclamerà il Secondo Impero In Die Klassenkämpfe in Frankreich 1848 bis 1850 Marx ascriverà il fallimento della rivoluzione alla contrapposizione fra borghesi e operai
Barricate a Parigi (fotografia)
Barricate a Berlino
Il 1848 in Germania In marzo anche a Berlino, Vienna e in molte altre città tedesche borghesi e operai insorgono contro le monarchie reazionarie della Santa Alleanza, chiedendo costituzioni e governi democratici. In maggio si riunisce un’Assemblea nazionale nella Paulskirche di Francoforte, un parlamento eletto per elaborare una costituzione democratica per tutta la Germania. Ma i tentativi di democratizzazione vengono soffocati nel sangue, o tacitati con costituzioni ‘ottriate’.
Il 1848 e gli intellettuali Alle rivoluzioni in Germania partecipano Gutzkow e Fallersleben (Büchner è morto, Heine è immobilizzato a letto), Freytag, Stifter e Storm, Wagner e Fontane. Nel 1848, a Londra, Marx e Engels pubblicano il Manifest der kommunistischen Partei, su incarico della Lega dei Comunisti.
Marx nel 1848
Una filosofia della storia e della modernità Il Manifesto come opera narrativa: la struttura Borghesi e proletari Proletari e comunisti Letteratura socialista e comunista La posizione dei comunisti in riferimento ai differenti partiti dell’opposizione http://gutenberg.spiegel.de/buch/manifest-der-kommunistischen-partei-4975/1
Manifesto e princìpi del comunismo La voce di Karl Marx Karl Marx Manifesto e princìpi del comunismo a cura di Diego Fusaro Milano, Bompiani, 2009
Ein Gespenst geht um in Europa – das Gespenst des Kommunismus Ein Gespenst geht um in Europa – das Gespenst des Kommunismus. Alle Mächte des alten Europa haben sich zu einer heiligen Hetzjagd gegen dies Gespenst verbündet, der Papst und der Zar, Metternich und Guizot, französische Radikale und deutsche Polizisten. Wo ist die Oppostitionspartei, die nicht von ihren regierenden Gegnern als kommunistisch verschrien worden wäre, wo die Oppositionspartei, die der fortgeschritteneren Oppositionsleuten sowohl wie ihren reaktionären Gegnern den brandmarkenden Vorwurf des Kommunismus nicht zurückgeschleudert hätte? Zweierlei geht aus dieser Tatsache hervor. Der Kommunismus wird bereits von allen europäischen Mächten als eine Macht anerkannt. Es ist hohe Zeit, daß die Kommunisten ihre Anschauungsweise, ihre Zwecke, ihre Tendenzen vor der ganzen Welt offen darlegen und dem Märchen vom Gespenst des Kommunismus ein Manifest der Partei selbst entgegenstellen. Zu diesem Zweck haben sich Kommunisten der verschiedensten Nationalität in London versammelt und das folgende Manifest entworfen, das in englischer, französischer, deutscher, italienischer, flämischer und dänischer Sprache veröffentlicht wird.