DANNO BIOLOGICO INTERMITTENTE

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Transcript della presentazione:

DANNO BIOLOGICO INTERMITTENTE LA PROPOSTA DELL’OSSERVATORIO PER LA GIUSTIZIA CIVILE DI MILANO

DI COSA SI TRATTA? Si tratta di un pregiudizio all’integrità psicofisica di un soggetto che si sviluppa nell’intervallo temporale compreso tra l’illecito da cui si genera la menomazione invalidante e la morte del soggetto avvenuta in corso di giudizio per una causa diversa ed indipendente dalla lesione subita.

CRITERIO DELL’EQUITÀ PURA Il quantum risarcitorio è determinato dal giudice secondo la propria sensibilità e ha come limite massimo la somma individuata dalla tabella per la liquidazione del danno non patrimoniale di riferimento. Critiche: - Rischio di risarcimenti differenti per fattispecie analoghe e rischio di risarcimenti uguali per fattispecie diverse - Inidoneità della decisione ad essere prevedibile

CRITERIO CD. MATEMATICO PURO Il quantum risarcitorio è determinato dividendo la somma individuata dalla tabella per la liquidazione del danno non patrimoniale di riferimento per l’aspettativa di vita del soggetto danneggiato e poi moltiplicando il risultato ottenuto per gli anni di vita vissuta. Critica: Risarcimenti sensibilmente differenti per medesime menomazioni invalidanti e per stessi anni di vita vissuta fra soggetti di diverse fasce anagrafiche Segue…

Confronto fra i risarcimenti corrisposti attraverso l’utilizzo del criterio cd. matematico puro a soggetti rispettivamente di anni 5, 55, 85 per una menomazione invalidante del 60% in caso di 4 anni di vita vissuta - Soggetto di anni 5: 620.234,00 (dato tabellare) / 78 (aspettativa di vita) x 4 (anni di vita vissuta) = 31.806,87 euro - Soggetto di anni 55: 462.011,00 (dato tabellare) / 29 (aspettativa di vita) x 4 (anni di vita vissuta) = 63.725,65 euro - Soggetto di anni 85: 367.077,00 (dato tabellare) / 7 (aspettativa di vita) x 4 (anni di vita vissuta) = 209.758,28 euro

CD. METODO ROMANO Il quantum risarcitorio è determinato dalla somma aritmetica dei risultati derivanti da due distinte operazioni matematiche: in una prima fase si individua una percentuale del quantum tabellare tra 0% e 50% a seconda dell’entità del danno biologico subito. Ciò costituisce il ristoro dei postumi stabilizzati del pregiudizio; in altre parole, l’adattamento alla modificazione psicofisica intervenuta successivamente si sottrae al quantum tabellare la suddetta percentuale e sull’ammontare restante si applica il metodo matematico puro Segue…

Critica: - Stessa problematicità già analizzata in relazione al cd. metodo matematico puro e cioè risarcimenti sensibilmente differenti per medesime menomazioni invalidanti e per stessi anni di vita vissuta Segue…

Confronto fra i risarcimenti corrisposti attraverso l’utilizzo del metodo «romano» a soggetti rispettivamente di anni 5, 55, 85 per una menomazione invalidante del 60% in caso di 4 anni di vita vissuta Soggetto di anni 5: Prima fase: 30% di 620.234,00 = 186.070,20 euro (nella prima fase, per le invalidità comprese tra 60% e 80% il metodo romano rimette al giudice la possibilità di individuare un risarcimento corrispondente tra il 30% e il 40% del dato tabellare) Seconda fase: (620.234,00 – 186.070,00) / 78 (aspettativa di vita) x 4 (anni di vita) = 22.264,82 euro Totale risarcitorio: 186.070,20 + 22.264,82 = 208.335,02 euro Segue…

Soggetto di anni 55: Prima fase: 30% di 462.011,00 = 138.603,30 euro Seconda fase: (462.011,00 – 138.603,30) / 29 x 4 = 44.607,95 euro Totale risarcitorio = 183.211,25 euro Soggetto di anni 85: Prima fase: 30% di 367.077,00 = 110.123,10 euro Seconda fase: (367.077,00 – 110.123,10) / 7 x 4 = 146.830,80 euro Totale risarcitorio = 256.953,90 euro

LA PROPOSTA MILANESE Il quantum risarcitorio è determinato attraverso il ricorso al concetto di risarcimento medio annuo. Il risarcimento medio annuo: è la distribuzione annua, in funzione dell’aspettativa di vita media, della massa risarcitoria media per ogni percentuale invalidante. In termini matematici è il rapporto tra il risarcimento medio e l’aspettativa di vita media. Esso rappresenta il valore su cui si fonda la tabella risarcitoria elaborata. Segue…

Il risarcimento medio: è il quantum liquidato mediamente dalla Tabella di Milano per una data percentuale invalidante. In altre parole, è il risultato della media matematica, per ogni percentuale di invalidità, tra il quantum liquidabile ad un soggetto di anni 1 e quello liquidabile ad un soggetto di anni 100, e cioè della media tra la somma risarcitoria massima e quella minima Segue…

L’aspettativa di vita media (35 anni): è la vita potenziale di un soggetto di età compresa tra anni 1 e 100 (che corrispondono agli estremi anagrafici presi in considerazione dalla Tabella di Milano), a prescindere dal sesso di appartenenza. In particolare: l’aspettativa di vita annua si ricava dalla media matematica tra le aspettative di vita di ogni soggetto compreso tra 1 e 100 anni (in sostanza si sommano le aspettative di vita di tutte le fasce di età e si divide per 100) l’eliminazione delle divergenze dovute al sesso maschile o femminile dell’interessato si ottiene attraverso una preventiva media tra aspettativa di vita maschile e femminile per ogni fascia di età

Invalidità Danno non patrimoniale per il primo anno Danno non patrimoniale per il primo e il secondo anno Danno non patrimoniale per ogni ulteriore anno successivo Aumento personalizzato 1 63 110 31 50% 2 133 234 67 3 212 371 106 4 298 522 149 10 1.187 2.077 593 49% 30 7.908 13.839 3.954 29% 60 27.214 47.625 13.607 25% 80 40.574 71.004 20.287 100 51.810 90.667 25.905

Colonna n.1: percentuale di invalidità Danno non patrimoniale per il primo anno Danno non patrimoniale per il primo e il secondo anno Danno non patrimoniale per ogni ulteriore anno successivo Aumento personalizzato 1 63 110 31 50% Colonna n.1: percentuale di invalidità Colonna n.2: liquidazione del danno in caso di morte trascorso 1 anno dall’evento lesivo Colonna n.3: liquidazione del danno in caso di morte trascorsi 2 anni dall’evento lesivo Colonna n.4: liquidazione del danno per ogni anno di vita vissuta a partire dal terzo anno dall’evento lesivo Colonna n.5: percentuale di personalizzazione così come già prevista nella tabella di Milano