RAMPA – GRADINATA - SCALA

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RAMPA – GRADINATA - SCALA COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio COLLEGAMENTI VERTICALI Il collegamenti verticali ripartiscono lo spazio architettonico e ne consentono la fruizione su livelli differenti. In relazione alla pendenza del piano di intradosso si possono dividere in RAMPA – GRADINATA - SCALA Elementi costitutivi Vano scala: volume contenente la scala Struttura portante: struttura che sorregge la scala. Dipende dalla tipologia strutturale del fabbricato. L’insieme delle strutture d’ambito che individuano la scala è definito gabbia mentre le strutture eventualmente presenti tra due rampe sono definite anima. Nel caso in cui non vi è l’anima, lo spazio tra due rampe è definito pozzo o tromba delle scale. Rampa: struttura di collegamento tra due piani a diverso livello Gradini: elementi che costituiscono le rampe. Hanno uno sviluppo verticale (alzata a) ed uno orizzontale (pedata p). Al fine di realizzare una scala comoda vale la relazione: 2 a + p = 62 / 64 Il rapporto tra alzata e pedata determina l’inclinazione delle rampe. Pianerottoli: elementi piani interposti tra le rampe. Possono essere di riposo se intermedi o di smonto se alla quota degli impalcati Parapetto: protezione laterale coronata da un corrimano C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

In linea con pianerottolo di riposo COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio Forme e classificazione In linea ad una rampa A tre rampe A chiocciola In linea con pianerottolo di riposo A tenaglia Doppia rampa C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio Tipologie strutturali – scale in conglomerato cementizio armato In relazione alla tipologia strutturale le scale possono essere così classidicate: SCALA CON TRAVE A GINOCCHIO Gradini a sbalzo isolati Gradini a sbalzo con soletta collaborante Con soletta a sbalzo SOLAIO RAMPANTE SOLETTA RAMPANTE NUCLEI O SETTI IN C.C.A. SCALA ANTISISMICA «ALLA GILIBERTI» SOLUZIONI NON PREFERIBILI IN ZONA SISMICA SOLUZIONE NON FACILMENTE REALIZZABILE IN CANTIERE C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio TRAVE A GINOCCIO CON GRADINI A SBALZO TRAVE A GINOCCHIO Le travi a ginocchio sono disposte tra i pilastri P1-P2 e P3-P4, con gomiti all’intersezione tra rampe e pianerottoli. I gradini si comportano come mensole a sbalzo GRADINI ISOLATI Ogni gradino è chiamato a collaborare singolarmente. Se non fossero isolati si avrebbero lesioni di intonaco all’attacco tra due gradini successivi. SOLETTA COLLABORANTE Alla deformazione del gradini i-esimo la soletta armata chiama a collaborare anche i gradini i+1 ed i-1. C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio TRAVE A GINOCCIO CON SOLETTA A SBALZO In questo caso ad uscire a sbalzo dalla trave a ginocchio è la soletta. I gradini invece saranno portati, quindi di peso contenuto. La soletta si comporta come mensole a sbalzo In realtà nella fase realizzativa di cantiere risulta poco pratico per l’impresa confezionare un calcestruzzo diverso e più leggero solo per i gradini. Di conseguenza è probabile che venga utilizzato un calcestruzzo ordinario anche per le parti portate (gradini) con notevole aggravio di peso sulla soletta. C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio SOLAIO RAMPANTE La struttura della scala è realizzata come un solaio ordinario con travetti gettati in opera e laterizi di alleggerimento. Alla quota intermedia il solaio poggia su una trave tra i pilastri P1-P3. I problemi realizzativi sono legati al posizionamento degli alleggerimenti e successivo getto del calcestruzzo sul piano inclinato. SOLETTA RAMPANTE Lo schema di carico è analogo al caso precedente ma il solaio è sostituito da una soletta armata di spessore inferiore. Anche la soletta scarica a quota intermedia su una trave tra i pilastri P1-P3 e sulla trave di piano tra i pilastri P2-P4. In zona sismica è la tipologia strutturale maggiormente utilizzata in alternativa alla scala con trave a ginocchio che introduce nel telaio regolare di travi e pilastri rigidezze locali maggiori con conseguente maggiore assorbimento del tagliante sismico. C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio SETTO CENTRALE La struttura della scala è realizzata con una soletta a sbalzo da un setto o nucleo in calcestruzzo armato indipendente rispetto al telaio di travi e pilastri. Questo consente di isolare la rigidezza della scala evitando di compromettere la distribuzione delle rigidezze del telaio. Le rampe ed i pianerottoli sono realizzati mediante solette in calcestruzzo armato Nell’esempio riportato il setto è sagomato in maniera tale da creare l’appoggio per i due pianerottoli che hanno quindi uno schema di carico a bilancia. C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017

COLLEGAMENTI VERTICALI Prof. Ing. Roberto Castelluccio SCALA ALLA GILIBERTI La struttura della scala è realizzata con una soletta rampante in calcestruzzo armato che poggia in parte su pilastrini appoggiati sulla trave dell’impalcato sottostante, puntoni, e in parte è sospesa alla trave dell’impalcato superiore, tiranti. Questo espediente permette di non inserire ulteriori travi nella maglia strutturale che, spezzando la luce dei pilastri, aumenterebbero le rigidezze locali. Tuttavia è una tipologia raramente applicata poiché, oltre a compromettere l’aspetto architettonico e la possibilità di aprire finestre nel vano scala, risulta piuttosto onerosa. C.d.l. in Ingegneria Edile – Architettura – a.a. 2016/2017