La cicala e le formiche (Esopo)

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Viaggiamo nel mondo delle Favole
Advertisements

Scrivere storie: che piacere Domenica 8 maggio ° seminario nazionale sul curricolo verticale CIDI FIRENZE.
Capitolo 26/A 1 Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2 "Voi sapete che fra due giorni è Pasqua e che il Figlio dell'uomo.
Monges de Sant Benet de Montserrat Con il « Messia » di Händel, partecipiamo ai sentimenti di Gesù davanti alla morte V Quaresima B 2009.
Le differenze tra i due tempi.  Le differenze tra i due tempi (Passato Prossimo e Passato Remoto) sono legate:  1) al fatto cronologico (rapporto con.
La Favola.
FARE RICERCA, MAI COSÌ FACILE!
Fedro e il genere della favola
Caratteristiche generali
COLAPESCE Caratteristiche: STRUTTURA NARRATIVA:
La bibbia.
PP. 6-7, libro di Antologia 1 Prof.ssa Nanci
La passione di Gesù Cristo nostro Signore Terza parte Vangelo
La vita è un dono.
Prenditi il tempo per leggere questo messaggio
Lettera del giugno 1944 alle giovani del Terz’Ordine
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
Le caratteristiche della FAVOLA
La favola come testo narrativo
Il mito.
Una ragazza stava aspettando il suo volo nella sala d'attesa
Chi è Gesù per te ? Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà». Marco.
ETHOS e PATHOS La capacità di trovare argomenti atti a dimostrare (fidem facere) la bontà del proprio punto di vista non esaurisce tutti gli aspetti.
Se si potesse ridurre la popolazione del mondo in un villaggio di 100 personne, mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti sulla Terra, questo.
24 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICA
XXII Domenica del Tempo Ordinario
domandò ai suoi discepoli:
SECONDA SETTIMANA: GIUSEPPE,
Venerdì 27 gennaio 2017 noi alunni delle classi seconde abbiamo partecipato ad un incontro con la bibliotecaria del paese che ci ha raccontato la terribile.
L’imprudenza fa morire i fiori più belli.
La lettera.
La favola di Aladino (ai tempi nostri) Cliccare.
Perché devo studiare Inglese
Il mito
LA BIBBIA.
IL SEGRETO DI UN ….
IL BAMBINO E IL CUCCIOLO
DOMENICA 24 tempo ordinario anno B Regina
I DOMENICHE 5 quaresima B 2018 Regina.
TERRORISTA Il terrorismo oggi.
Il mito.
Se si potesse ridurre la popolazione del mondo in un villaggio di 100 persone, mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti sulla Terra, questo.
V DOMENICA DI QUARESIMA
Che cos’è la storia?.
FEDRO E LA FAVOLA (presentazione a cura di Tarcisio Muratore)
IL NARRATORE E LA FOCALIZZAZIONE
Un giorno, un uomo non vedente stava seduto sui gradini
Bradley Trevor Greive (ISBN: )
LA BIBBIA.
LA BIBBIA.
Se si potesse ridurre la popolazione del mondo in un villaggio di 100 persone, mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti sulla Terra, questo.
V DOMENICA DI QUARESIMA
NATALE DEL SIGNORE ANNO B
Dal Latino: fabula  discorso, chiacchiera, vicenda
Cosa c’è in copertina? Un bambino che si chiama Roberto e il … mago dei numeri.
Se si potesse ridurre la popolazione del mondo in un villaggio di 100 persone, mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti sulla Terra, questo.
Se si potesse ridurre la popolazione del mondo in un villaggio di 100 personne, mantenendo le proporzioni di tutti i popoli esistenti sulla Terra, questo.
Non ne posso più! Dovere, potere, volere Ti voglio bene!
Il Vangelo di Marco Un modo di presentarlo.
VUOI SAPERE COME FARE UN RIASSUNTO?
xXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
AMMIRAZIONE GENERALE Quarta domenica ordinaria Luca 4,
Questa è la storia di due fratelli che vissero insieme d’amore e d’accordo per molti anni. Vivevano in cascine separate, ma un giorno…
Accompagniamo “l’Agnello di Dio” (Fauré) nel cammino verso la Croce
DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
vediamo solo la CROCE e ci fermiamo CIECHI nel cammino senza vedere
LA BIBBIA.
GIOVANNI CONVERSANO Ripartire richiede e determinazione
IL DONO DELLA SCIENZA.
Transcript della presentazione:

La cicala e le formiche (Esopo) In una giornata d’inverno le formiche stavano facendo asciugare il loro grano che s’era bagnato. Una cicala affamata venne a chiedere loro un po’ di cibo. Le risposero le formiche: «Perché durante l’estate non hai raccolto le tue provviste?». «Non ne avevo il tempo – rispose la cicala – dovevo cantare». Quelle, allora, le risero in faccia. «Ebbene, - le dissero – se d’estate hai cantato, adesso che è inverno balla!». La favola mostra che chi vuole evitare pene non deve essere negligente.

La cicala e le formiche (Esopo) Vizio: negligenza Virtù: laboriosità La cicala e le formiche (Esopo) STRUTTURA NARRATIVA: Tempo e luogo imprecisati In una giornata d’inverno le formiche stavano facendo asciugare il loro grano che s’era bagnato. Una cicala affamata venne a chiedere loro un po’ di cibo. Le risposero le formiche: «Perché durante l’estate non hai raccolto le tue provviste?». «Non ne avevo il tempo – rispose la cicala – dovevo cantare». Quelle, allora, le risero in faccia. «Ebbene, - le dissero – se d’estate hai cantato, adesso che è inverno balla!». La favola mostra che chi vuole evitare pene non deve essere negligente. Situazione iniziale Linguaggio semplice: frasi e dialoghi brevi Sviluppo Situazione finale Morale

LA FAVOLA COSA IMPARO (CONOSCENZE) COSA SO FARE (COMPETENZE) CONOSCO LE CARATTERISTICHE DELLA FAVOLA ANTICA E MODERNA ANALIZZO I PROTAGONISTI E CAPISCO QUALI VIZI E Virtù RAPPRESENTANO RICONOSCO L’AMBIENTAZIONE (TEMPO E LUOGO) COMPRENDO LA MORALE RICONOSCO LE CARATTERISTICHE DEL LINGUAGGIO COSA SO FARE (COMPETENZE) SO ASCOLTARE, LEGGERE, COMPRENDERE E ANALIZZARE UNA FAVOLA SO RACCONTARE E SCRIVERE UNA FAVOLA ARRICCHISCO IL MIO LESSICO

LA FAVOLA RESTANO INDETERMINATI COS’è PROTAGONISTI TEMPO E SPAZIO È UNA BREVE NARRAZIONE IN PROSA O IN VERSI* MORALE È L’INSEGNAMENTO CHE LA FAVOLA TRASMETTE, Può ESSERE IMPLICITA (NASCOSTA) O ESPLICITA (SCRITTA CHIARAMENTE ALLA FINE) STRUTTURA NARRATIVA È SEMPLICE, FORMATA DA UN SOLO EPISODIO, DIVISO IN: 1. SITUAZIONE INIZIALE 2. SVILUPPO 3. SITUAZIONE FINALE PROTAGONISTI POCHI E PER LO Più ANIMALI PARLANTI CHE RAPPRESENTANO VIZI E Virtù DEGLI UOMINI TEMPO E SPAZIO RESTANO INDETERMINATI LINGUAGGIO SEMPLICE, CON FRASI E DIALOGHI BREVI, TEMPI VERBALI ALL’INDICATIVO

IL LUPO E LA PECORA (ESOPO) Un lupo che era pieno di cibo fino alla gola scorse una pecora stesa al suolo e, comprendendo che era svenuta di paura alla sua vista, le si avvicinò e la rassicurò dicendo che l’avrebbe lasciata andare libera solo se gli avesse detto sinceramente tre dei suoi pensieri. La pecora allora cominciò col dire che anzitutto non avrebbe mai voluto incontrarsi con lui. Che, in secondo luogo, non potendo ottenere questa grazia, avrebbe voluto incontrarlo cieco. In terzo luogo, poi: «Vorrei vedervi morire tutti di mala morte, maledetti lupi» esclamò, «voi che ci fate una guerra spietata, senza che noi vi abbiamo mai fatto nulla di male!». Il lupo apprezzò la sincerità della pecora e la lasciò andare. La favola mostra che molte volte anche tra nemici è apprezzata la sincerità.

IL LUPO E L’AGNELLO (FEDRO) Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, erano giunti allo stesso ruscello. Più in alto si fermò il lupo, molto più in basso si mise l’agnello. Allora quel furfante, spinto dalla sua sfrenata golosità, cercò un pretesto di litigio. «Perché» disse «intorbidi l’acqua che sto bevendo?». Pieno di timore l’agnello rispose: «Scusa, come posso fare ciò che tu mi rimproveri? Io bevo l’acqua che passa prima da te». E quello, sconfitto dall’evidenza del fatto, disse: «Sei mesi fa hai parlato male di me». E l’agnello ribatté: «Ma se ancora non ero nato!». «Ma fu tuo padre a parlare male di me» disse il lupo. E subito gli saltò addosso e lo sbranò fino a ucciderlo ingiustamente. Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con falsi pretesti.

LA FAVOLA ANTICA LA FAVOLA è UN GENERE LETTERARIO MOLTO ANTICO. è NATA PROBABILMENTE NELLE GRANDI CIVILTà ORIENTALI DEL PASSATO: ASSIRI, BABILONESI, EGIZI. VENIVA RACCONTATA ORALMENTE E PER QUESTO è UN TESTO MOLTO SEMPLICE, PER ESSERE COMPRESA DA TUTTI. SOLO AI TEMPI DEI GRECI LA FAVOLA COMINCIò AD ESSERE SCRITTA: LO SCRITTORE GRECO Più FAMOSO, ESOPO, VISSUTO NEL VI SECOLO a. C., NE SCRISSE BEN 500. I GRECI UTILIZZAVANO LE FAVOLE A SCUOLA A SCOPO EDUCATIVO: PER INSEGNARE AI GIOVANI I BUONI COMPORTAMENTI DA TENERE NELLA VITA. ANCHE NEL MONDO ROMANO LA FAVOLA EBBE GRANDE DIFFUSIONE, GRAZIE ALLO SCRITTORE LATINO FEDRO. VISSUTO NEL I SECOLO d. C. FEDRO COMPOSE BEN 5 LIBRI DI FAVOLE IN VERSI. ESSE AVEVANO UNO SCOPO SOCIALE: INTENDEVANO DENUNCIARE LE MALVAGITà DEI POTENTI NEI CONFRONTI DEI POVERI. DOVE NASCE: IN ORIENTE IN GRECIA ESOPO (VI a. C.) E LA FAVOLA EDUCATIVA A ROMA: FEDRO (I d. C.) E LA FAVOLA SOCIALE E POLITICA