da una fragilità riconciliata Eucarestia: da una fragilità riconciliata ad una offerta grata Incontro con le monache claustrali Mons. Nico Dal Molin - Viterbo, 15 Aprile 2016
“Le lacrime di una donna e il profumo della accoglienza” (Lc. 7,36-50)
A. Analfabeti del dono dell’Eucarestia?
Il desiderio di Adorare, il bisogno di Contemplare la piccola Ostia bianca che è il Corpo offerto e donato del Signore Gesù
B. L’Eucarestia: un «memoriale» che guarisce le nostre «memorie»
1. Dall'amnesia alla memoria «Nel tempo che passo a rivangare in me stesso, posso infilare perle per la gioia del Cielo…» (Martin Buber)
2. L’eucarestia riconcilia le «memorie ferite» Accostando la vita delle persone (e anche voi vivete questo straordinario ministero di misericordia e consolazione), prendiamo sempre più consapevolezza dei «coni di ombra» che hanno bisogno di essere esplorati e riportati alla luce, accettati, benvoluti e riconciliati.
(e l’Eucarestia ce lo dona infinitamente…), Fiducia o sfiducia in noi stessi Il ricatto dell’autolesionismo I blocchi del cuore Dove c’è Amore (e l’Eucarestia ce lo dona infinitamente…), inizia la via della guarigione.
C. Dal fare la comunione al ... fare comunione
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D. L’incontro tra Vocazione ed Eucarestia… una offerta densa di gratitudine
L‘ Eucarestia è mistero La Vocazione è mistero E’ cammino verso l’invisibile Anche la vocazione scala la montagna L’amore eucaristico sporca le mani La vocazione è la «via dei cuori ardenti» L’eucarestia come la vocazione sono il Tabor della nostra vita
di apatia e di rassegnazione. Non lasciamoci rubare la gratitudine dalla nostra vita, avvelenati da piccole dosi di apatia e di rassegnazione.
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non parla a chi non conosce. (...) Lentamente muore chi non rischia la certezza per l'incertezza, per seguire un sogno. (…) Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. “A morte devagar”, 2000 Martha Medeiros – poetessa brasiliana
… diventare dono per far fiorire la vita! don Nico