8 marzo 2017 – Città metropolitana di Milano Elena Corsi – Centro Studi PIM
Di cosa parliamo Il benessere organizzativo come obiettivo strategico e il Piano Strategico
Sviluppo strategico del territorio metropolitano Contesto esterno Piano strategico Benessere organizzativo 134 comuni >3mln di abitanti (52% donne) >300mila imprese attive Benessere Comuni, cittadini/e e imprese
Piano Strategico Il Piano Strategico è lo strumento attraverso il quale Città metropolitana può agire in ottica di nuovo ente, per lo sviluppo strategico del territorio metropolitano. In questo senso raccoglie la sfida del nuovo ruolo delle città metropolitane, che è quello di “essere ente funzionale e condurre politiche integrate e aperte al territorio, catalizzare risorse e progetti e attivare relazioni con altri livelli istituzionali “ per dare migliori e più adeguate risposte ai bisogni dei Comuni, delle famiglie e delle imprese Si propone inoltre di “contribuire alla riconfigurazione di strutture di governo e apparato tecnico amministrativo in funzione di obiettivi e progetti”
Piano Strategico: le fasi del processo di costruzione Il processo di costruzione del Piano strategico si è articolato in 4 fasi principali: Innesco, programmazione e avvio del processo (aprile 2015) Inventario posizioni e prospettive : la Mappa delle idee (maggio-sett. 2015) Costruzione tecnico-politica del Piano strategico (ott. 2015-marzo 2016) Approvazione del Piano strategico (aprile - maggio 2016)
Idee guida Milano metropolitana nodo della rete globale/città mondo IN/IN: innovazione e inclusione economico-sociale Rigenerazione/trasformazione urbana, cura della città esistente e risparmio delle risorse (suolo, energia, ecc.) Parchi nella nella prospettiva metropolitana: nuova vocazione per il Parco Sud, aggregazione/messa in rete dei PLIS, apertura dei parchi territoriali di Milano Conclusione stagione delle grandi opere infrastrutturali e priorità a interscambi, servizi di mobilità e integrazione tariffaria Verso gestioni associate dei servizi pubblici
2 elementi qualificanti del Piano Strategico 1. Le zone omogenee Il PS prevede delle agende territoriali: benessere collettivo senza rinunciare alle specificità territoriali
Questioni di rilevanza metropolitana innovazione e inclusione: politiche di sviluppo economico e politiche del lavoro food policy e valorizzazione del sistema agroalimentare riduzione del consumo di suolo e salvaguardia del territorio e dell’ambiente cura della città esistente rigenerazione urbana riqualificazione del sistema dei servizi e nuove forme dell’abitare sociale integrazione dei sistemi di mobilità gestioni associate di servizi pubblici locali
2 elementi qualificanti del Piano Strategico 2. Le piattaforme progettuali Le piattaforme hanno un carattere trasversale, che supera i tradizionali modelli settoriali di organizzazione delle policy e che rappresentano una “base aperta”, sulla quale si possono integrare progettualità attraverso il contributo di una pluralità di soggetti.
Pianificazione territoriale Trasporti Scuola Welfare Ambiente Economia Lavoro Pianificazione territoriale Trasporti Scuola Welfare Questo passaggio richiede un modo diverso di lavorare, una nuova organizzazione
Semplificare procedure e accesso ai servizi 1. Agile e performante Semplificare procedure e accesso ai servizi Costruire una pubblica amministrazione aperta all’innovazione, veloce, trasparente ed efficace, attraverso un processo di forte semplificazione che preveda la drastica riduzione della burocrazia, la dematerializzazione e la digitalizzazione delle attività, favorendo l’accesso ai servizi per cittadini e imprese.
Collegare il sapere al saper fare 2. Creativa e innovativa Collegare il sapere al saper fare Sostenere forme di imprenditorialità diffusa e nuova occupazione qualificata, attivando politiche orientate all’innovazione per mettere più efficacemente in connessione sapere e “saper fare”, lavorando sui fattori di competitività del territorio e incentivando le reti e i network d’impresa.
3. Attrattiva e aperta al mondo Valorizzare le differenze e scambiare con i territori vicini e lontani Favorire lo sviluppo di una metropoli attrattiva e competitiva sul piano europeo e internazionale, in un’ottica di cooperazione con le grandi aree metropolitane internazionali, promuovendo gli investimenti, anche attraverso un nuovo approccio alle politiche europee.
4. Intelligente e sostenibile Rigenerare territorio e ambiente Promuovere sviluppo sostenibile, attraverso l’esercizio delle rafforzate funzioni di pianificazione territoriale, il potenziamento dei parchi metropolitani, la valorizzazione del patrimonio anche in chiave di efficientamento energetico e di riduzione delle emissioni.
Connettere persone, imprese, territori 5. Veloce e integrata Connettere persone, imprese, territori Connettere più efficacemente persone, imprese e territori attraverso infrastrutture e servizi sia di mobilità, a partire dal trasporto pubblico e dallo sviluppo dell’intermodalità, sia digitali, con il fondamentale sviluppo delle infrastrutture di banda larga.
Gestire in forma associata servizi e progetti di sviluppo 6. Coesa e cooperante Gestire in forma associata servizi e progetti di sviluppo Rafforzare la cooperazione e la gestione associata di servizi a livello intercomunale, a partire dall’avvio delle Zone omogenee. In parallelo, consolidare il ruolo di Città metropolitana nella programmazione e gestione dei grandi servizi a rete.
Collegamento con altri atti di programmazione e riorganizzazione struttura Gli indirizzi e i progetti del Piano strategico informano: i contenuti del Documento Unico di Programmazione (DUP), che esplicita il collegamento tra il quadro della programmazione, i portatori di interesse, le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili, le correlate responsabilità di indirizzo, gestione e controllo. le prospettive di riorganizzazione della struttura interna, valorizzando pratiche innovative, attraverso forme di coordinamento utili alla costruzione di piattaforme di progetto intersettoriali.
Attivare cantieri progettuali Avendo costruito il Piano strategico come un documento dal carattere operativo, è fondamentale la capacità di attivare progetti intersettoriali, chiamati a dare concreta attuazione alle previsioni del Piano. L’esercizio di tale ruolo richiede, accanto a un’azione di diretta di Città metropolitana, la costruzione di accordi e di partenariato tra una varietà di soggetti attraverso le più opportune forme e modalità (protocolli d’intesa, convenzioni, accordi di programma, ecc.).
"Welfare metropolitano e rigenerazione urbana "Welfare metropolitano e rigenerazione urbana. Superare le emergenze e costruire nuovi spazi di coesione e di accoglienza" Progetto di Città metropolitana di Milano selezionato all'interno del Bando periferie. R Recupero edilizio, progetti sociali, sviluppo economico, mobilità, ambiente, cultura
Strutture meccaniche vs strutture organiche Concludendo Mutamenti di contesto nel quale agisce la sfera pubblica = contestuale spinta evolutiva delle forme organizzative: Strutture meccaniche vs strutture organiche Strutture gerarchiche vs strutture trasversali e orizzontali con interdipendenze reciproche tra unità organizzative, ruoli e profili professionali differenti. Il fattore umano acquista un’importanza fondamentale quale leva cruciale per il successo dell’organizzazione e il buon funzionamento dei suoi elementi strutturali, in base ad una prospettiva sociale e individuale. La capacità di perseguire il miglioramento del benessere organizzativo rappresenta un aspetto determinante per lo sviluppo e l’efficacia organizzativa, che influenza positivamente la capacità dell’organizzazione stessa di adattarsi ai mutamenti del contesto di riferimento.