Il sistema duale in Italia

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Transcript della presentazione:

Il sistema duale in Italia

Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale Le Regioni e Province Autonome a seguito dell’introduzione del TU su apprendistato con il D.Lgs. 167/11, in un proprio documento di riflessione inviato al Ministro del Lavoro avevano avanzato osservazioni finalizzate ad evidenziare gli aspetti critici riscontrati nell’attuazione del nuovo apprendistato, che si era fatto sempre più difficile da gestire per le imprese disincentivandone l’uso in generale.

Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale Un ulteriore aspetto disincentivante era legato alla forte attrattività esercitata dall’apprendistato professionalizzante, che ha finito per fagocitare le altre due tipologie. E’ proprio nella coscienza di tali problematiche che le Regioni e Province Autonome hanno avviato un approfondito percorso di riflessione tentando di individuare gli elementi imprescindibili per il rilancio di questi strumenti contrattuali.

Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale Parallelamente al confronto sull’apprendistato, le Regioni hanno continuato ad approfondire la riflessione sulle difficoltà di attuazione del sistema di IeFP. Nello specifico le Regioni riproponevano l’istanza secondo cui il segmento dell’IeFP deve entrare a far parte a pieno titolo del sistema educativo nazionale, garantendo al contempo il controllo dei LEP e la certezza delle risorse, anche attraverso l’individuazione di fabbisogni e costi standard da parte del livello centrale.

Contesto nel quale si sviluppa la sperimentazione del sistema duale Nel solco di tale riflessione e confronto si inquadrano le recenti innovazioni di sistema avviate dal Governo in stretta collaborazione con le Regioni e Province Autonome: l’introduzione del nuovo Capo V dell’Apprendistato (D.Lgs 81/15 ARTT. 41 – 47) l’Accordo sul progetto sperimentale recante “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” approvato in sede di Conferenza Stato/Regioni il 24 settembre 2015 (“beta test” delle riforme avviate con il “Jobs Act” e la “Buona Scuola”)

Accordo in CS/R del 24 settembre 2015 - “Azioni di accompagnamento, sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell’ambito dell’Istruzione e Formazione Professionale” Obiettivi: • Contrastare più incisivamente la dispersione scolastica e formativa rafforzando la metodologia dell’apprendimento esperienziale. • Ridurre la platea dei NEET attraverso percorsi brevi di riqualificazione dei giovani in possesso di titoli deboli o senza titoli di studio. • Attivare percorsi duali per almeno 60 mila allievi nel biennio, suddivisi in 20 mila in apprendistato e 40 mila in alternanza scuola-lavoro e impresa formativa .

Accordo in CS/R del 24 settembre 2015 Sperimentazione strutturata sulla base di due linee di sviluppo: 1. Linea 1 – Sviluppo e rafforzamento del sistema di placement dei centri di formazione professionale pubblici e privati (CFP) (Finanziata con 10,5 MEURO) 2. Linea 2 – Sostegno di percorsi di IeFP nell’ambito del sistema duale (Finanziata per due annualità 2015-2016 con un totale di 174 MEURO + 16 MEURO per il tutoraggio aziendale)

Accordo in CS/R del 24 settembre 2015 La Linea 1 prevede, attraverso il coinvolgimento di Italia Lavoro: Selezione di 300 CFP, accreditati a livello regionale, che prenderanno parte alla sperimentazione; Avvio azioni di costituzione o rafforzamento di uffici di orientamento e placement all’interno dei CFP selezionati; Gestione di un sistema di contributi per datori di lavoro che impegneranno personale proprio in azioni di tutoraggio

Accordo in CS/R del 24 settembre 2015 La Linea 2 (finanziata con 87 MEURO distribuiti tra le Regioni e PA) prevede la strutturazione di percorsi di IeFP nei quali venga potenziato il raccordo tra formazione e lavoro

Accordo in CS/R del 24 settembre 2015 Modalità attuazione Linea 2: a) apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore, con contenuti di applicazione pratica non inferiori al 40% dell’orario ordinamentale per il secondo anno e al 50% per il terzo e quarto anno; b) alternanza scuola - lavoro, con periodi di applicazione pratica non inferiore a 400 ore annue; c) impresa formativa simulata, con periodi di applicazione pratica non inferiore a 400 ore annue, quale strumento propedeutico ai percorsi di alternanza scuola lavoro o di apprendistato, con particolare riferimento agli studenti quattordicenni

Accordo 24 settembre 2015 Recepimento regionale Tutte le Regioni e PA, ad esclusione della Provincia Autonoma di Bolzano, hanno siglato dei protocolli One to One con il MLPS, di impegno all’avvio della sperimentazione, in cui ciascuna realtà territoriale si impegnava a dare attuazione a tale sperimentazione programmando le necessarie attività.

Accordo 24 settembre 2015 Recepimento regionale Ad oggi risulta che 12 Regioni hanno emanato atti di indirizzo : Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Veneto Friuli Venezia Giulia Liguria Emilia Romagna Toscana Marche Umbria Lazio Sicilia

Accordo 24 settembre 2015 Recepimento regionale Di queste 12 realtà, ad oggi, 10 risultano già aver emanato atti di attivazione dell’offerta formativa: Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Veneto Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna Toscana Marche Lazio Sicilia

Accordo 24 settembre 2015 Recepimento regionale 7 realtà devono ancora emanare gli atti di indirizzo, sebbene dalla ricognizione effettuata da Tecnostruttura per il Coordinamento tecnico tutti abbiano dichiarato la propria volontà a procedere nel breve: Campania Abruzzo Molise Basilicata Puglia Calabria Sardegna La PA di Bolzano ha scelto di non partecipare alla sperimentazione e la PA di Trento è in fase di interlocuzione con il MLPS per una puntuale definizione degli aspetti amministrativi legati all’avvio degli interventi

Recepimento regionale Tipologie di intervento Tutte le Regioni firmatarie dei protocolli hanno previsto l’attivazione di percorsi Iefp. Delle Regioni che hanno emanato atti di indirizzo, ad eccezione della Liguria, che ha approvato l’avvio di un’azione di sistema per l’implementazione del sistema duale in coerenza con il sistema di IeFP esistente, tutti intendono avviare almeno un percorso sperimentale triennale per la qualifica in modalità di alternanza rafforzata o di Impresa formativa simulata.

Recepimento regionale Tipologie di intervento Inoltre sempre tra le Regioni che hanno emanato atti di indirizzo, 6 hanno previsto l’avvio anche di almeno un percorso quadriennale volto al conseguimento del diploma in modalità di alternanza rafforzata. Solamente la Regione Lazio al momento ha previsto l’avvio di percorsi quadriennali in modalità di Impresa formativa simulata. La Regione Lombardia ha previsto inoltre l’avvio di percorsi di 5° anno volti al conseguimento del certificato di specializzazione tecnica superiore, in modalità di alternanza rafforzata

Recepimento regionale Tipologie di intervento Sempre con riferimento alle 12 realtà che hanno emanato atti di indirizzo tutte hanno previsto l’attivazione di percorsi in apprendistato di I° livello, solo la Toscana e la Sicilia non lo hanno fatto, mentre per la Liguria si attendono le specifiche di programmazione in merito. In 9 delle 12 realtà elencate i percorsi in apprendistato si rivolgono eminentemente a ragazzi che hanno già svolto una prima o anche una seconda annualità nei percorsi di Iefp. Di queste 3 ne prevedono l’attivazione dall’a.f. 2017/18.