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Transcript della presentazione:

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la comprensione di una poesia passa per due letture: la lettura contenutistica – Cosa dice la poesia? la lettura formale – Come lo dice? Come è costruita la poesia? La metrica studia la struttura ritmica e la tecnica compositiva dei versi. Metrica quantitativa (nella poesia greca e latina) – il ritmo si fondava sulla quantità sillabica delle parole Metrica accentuativa – si fonta sull’alternanza di sillabe toniche e atone __________________________________________________________ www.giocoscuola.it

la lettura formale analizza tutte le regole che riguardano: ll verso, la rima, le strofe e tipo di componimento (il metro) IL VERSO Che cos’è un verso? l’elemento più semplice nella costruzione di una poesia l’insieme delle parole che stanno sulla stessa riga Che cosa dobbiamo sapere di un verso? di quante sillabe è composto _________________________________________________________ www.giocoscuola.it

LA STROFA = periodo metrico di due o più versi, costruito LA RIMA = consiste nell’identità dei suoni nella parte finale della parola: fiore/amore LA STROFA = periodo metrico di due o più versi, costruito secondo uno schema prestabilito e in genere ripetuto all'interno di un componimento. Es: quartina IL METRO = l'insieme delle regole, stabilite dalla tradizione, che definiscono gli elementi obbligatori per un certo tipo di testo. Es: sonetto ________________________________________________________ www.giocoscuola.it

il trisillabo o ternario- accento ritmico sulla seconda sillaba; Tipi di verso - versi prendono il nome dal numero delle sillabe che li costituiscono: il bisillabo o binario o bisillabico - ha un accento ritmico sulla prima sillaba; il trisillabo o ternario- accento ritmico sulla seconda sillaba; il quaternario o quadrisillabo, accenti sulla prima e sulla terza sillaba; il quinario o pentasillabo, gli accenti ritmici cadono sulla prima o seconda sillaba e sulla quarta; il senario con accenti ritmici sulla seconda e sulla quinta; ___________________________________________________ www.giocoscuola.it

il senario con accenti ritmici sulla seconda e sulla quinta; il quinario o pentasillabo, gli accenti ritmici cadono sulla prima o seconda sillaba e sulla quarta; il senario con accenti ritmici sulla seconda e sulla quinta; il settenario verso che ha il primo accento ritmico mobile, che può cadere su una qualsiasi delle prime quattro sillabe, mentre il secondo accento è fisso sulla sesta sillaba; l’ottonario verso con accenti sulla terza ________________________________________________________ www.giocoscuola.it

il decasillabo verso con accenti sulla terza, sesta e nona; il novenario: gli accenti cadono sulla seconda, quinta e ottava sillaba; il decasillabo verso con accenti sulla terza, sesta e nona; l’endecasillabo con un solo accento obbligatorio sulla decima sillaba, gli altri due in varie posizioni (uno può addirittura mancare) versi doppi - i versi con un numero superiore di sillabe risultano dall’accoppiamento di due versi semplici: senario doppio o dodecasillabo settenario doppio o verso martelliano (chiamato secondo Pier Jacopo Martelli) ________________________________________________________ www.giocoscuola.it

Le regole grammaticali CONS. + VOCALE fa/ci/le, co/lo/re, ca/sa, do/ma/ni, i/na/bi/le DUE CONSONANTI TRA DUE VOCALI: * DUE CONSONANTI: L,M,M,R l’al/be/ro il com/pi/to il con/so/le la ghir/lan/da TRE CONSONANTI: Sem/pre al/tro/ve mi/san/tro/po sem/pli/ce _____________________________________________________ www.giocoscuola.it

l’in/chio/stro il na/stro la fi/ne/stra l’i/stmo TRE CONSONANTI (S) l’in/chio/stro il na/stro la fi/ne/stra l’i/stmo tra/spor/ta/re e/sclu/de/re LE DOPPIE CONSONANTI il sof/fit/to op/pu/re ros/so il fer/ro C+QU l’ac/qua ac/qui/sta/re DITTONGHI la le/zio/ne l’e/sem/pio l’i/ta/lia/no vo/len/tie/ri * l’ad/ri/a/ti/co il ri/e/sa/me su/per/flu/o ____________________________________________________ www.giocoscuola.it

Bisillabo Die/tro qual/che Ve/tro qual/che vi/so bian/co (Cesareo) __________________________________ www.giocoscuola.it

Verso quaternario o quadrisillabo Verso trisillabo Verso quaternario o quadrisillabo Tos si sce tos si sce un po co si ta ce di nuo vo tos si sce _______________ Nel/le lu/ci tue di/vi/ne ___________________ la luce – svjetlo divino-božanski

Verso quinario Cit/tà  ga/gliar/da cit/tà cor/te/se per/la del Gar/da fi/glia del/l'i/ta/lo (6) nos/tro pa/e/se (Prati) Verso senario Se cer/ca, se di/ce: “L’a/mi/co do/v’è?”

Verso senario Fratelli d’Italia (Gofredo Mameli) Fratelli d’Italia (parafrasi) Fra/tel/li d’I/ta/lia, l’I/ta/lia s’è des/ta; dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la Vittoria? Le porga la chioma; ché schiava di Roma Iddio la creò. ____________________________ Fratelli italiani, l’Italia si è svegliata; si è posta sul capo l’elmo di Scipione (Africano, vincitore dei Cartaginesi, i maggiori nemici di Roma) Dov’è la Vittoria? porgi all’Italia la sua chioma (che i Romani usavano tagliare agli schiavi), giacché Iddio l’ha fatta schiava di Ro ma www.giocoscuola.it

Fratelli d’Italia (Gofredo Mameli) L’inno nazionale italiano Fratelli d’Italia (parafrasi) Stringiamci a coorte! Siam pronti alla morte; Italia chiamò. Noi siamo da secoli calpesti, derisi, perché non siam popolo, perché siam divisi. ____________________________ Stringiamoci in una stretta compagine (la coorte era la decima parte della legione romana), siamo pronti a morire, l’Italia ci ha chiamati. Da secoli noi veniamo calpestati e derisi, perché non siamo un solo popolo, perché siamo divisi www.giocoscuola.it

Verso settenario (1’/2’/3’/4’ e 6') 1’ e 6’ sillaba - Quan/to scam/pa/nel/la/re (Pascoli) 1’,4’,6’ sillaba – sof/fri/ com/bat/ti e/ pre/ghi (Manzoni) 2’ e 6’ sillaba – e/ mol/le/ si/ ri/po/sa (Parini) 3’ e 6’ sillaba – che/ pur/ dian/zi/ lan/gui/a (Parini) 4’ e 6’ sillaba – che/ le/ tue/ ten/de/ spie/ghi (Manzoni) ________________________________________________ scampanellare – jako zazvoniti pregare – moliti soffrire – patiti molle - mekan combattere – boriti c languire-malaksati, oslabjeti dianzi- nedavno, maloprije la tenda – šator, tenda www.giocoscuola.it

Verso ottonario Quan/t’è/ bel/la gio/vi/nez/za, Che/ si/ fug/ge/ tut/ta vi/a! www.giocoscuola.it

Verso novenario (2’,5’,8’) Verso decasillabo (3’,6’,9’) E s’a/pro/no i fio/ri not/tur/ni Verso decasillabo (3’,6’,9’) a/si/nì/stra/ ri/spon/de u/no squíl/lo

Verso endecasillabo Nel/ mez/zo del/ cam/min/ di/ no/stra vi/ta (6’,8’,10’) Per/ me/ si/ va/ nel/l’e/ter/no do/lo/re (4’,7’,10’)

Versi più importanti/frequenti nella metrica italiana Endecasillabo: verso di undici sillabe «Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo» (Foscolo) Settenario: verso di sette sillabe Siepi di melagrano (Pascoli) ___________________________________________________ www.giocoscuola.it

SINALEFE, SINERESI, DIALEFE, DIERESI le sillabe grammaticali in un verso non coincidono sempre con quelle ritmiche Dolce e chiara è la notte e senza vento (Leopardi) se contiamo le sillabe grammaticali, otteniamo 14 sillabe:  Dol/ce / e / chia/ra/ è / la / not/te / e / sen/za / ven/to   1  2    3    4    5   6   7     8  9   10   11  12   13  14 se proviamo a scandire questo verso ritmicamente,ci verrà spontaneo dividerla così: Dol/cee/chia/raè/la/not/te/sen/za/ven/to 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 www.giocoscuola.it

dol/cee/chia/raè/la/not/te/sen/za/ven/to Che cosa è successo? per mantenere il ritmo abbiamo legato: la vocale e di dolce con la congiunzione e la vocale finale a di chiara con il verbo è, la e di notte con la congiunzione e Attenzione: in realtà le lettere non sono sparite, si sono solo fuse insieme ___________________________________________________ www.giocoscuola.it

pronunciamo chiara è legando le due lettere: chiaraè non si tratta d’una elisione: non eliminiamo la a finale di chiara pronunciando: chiar'è pronunciamo chiara è legando le due lettere: chiaraè Questo fenomeno si chiama sinalèfe (sin = unione) e permette di contrarre il numero delle sillabe DEFINIZIONE– quando una parola finisce per vocale e la parola succesiva comincia per vocale, si ha la fusione delle due vocali in una sola sillaba ________________________________________________________ www.giocoscuola.it

la DIALEFE è un fenomeno opposto (dia = separazione) la vocale finale e la vocale iniziale di due parole contigue con fondono per non compromettere la comprensibilità del testo:  Ve/nen/do / qui / è / af/fan/na/ta / tan/to (Dante) 1   2  3     4    5   6   7  8  9    10  11 In questo caso tra qui ed è non c'è nessuna fusione e non si leggerà quiè ma qui è, staccando bene le due sillabe ______________________________________________________ www.giocoscuola.it

______________________________________________________ là – tamo, tu I due fenomeni, sinalefe e dialefe, possono trovarsi uno accanto all’altro: Là / on/de in/vi/dia / pri/ma / di/par/til/la (Dante) 1    2   3  4  5  6  7    8   9  10  11 Là si pronuncerà ben staccato da onde, mentre la e finale di onde si lega alla i d’invidia. ______________________________________________________ là – tamo, tu onde-otkud, odatle, zbog čega l’invidia- zavist, jal www.giocoscuola.it

questi fenomeni possono avvenire anche all'interno di una parola Sì / che / pa/rea / che / l'ae/re / ne / te/mes/se (Dante) qui parea (contrazione poetica di pareva) dovrebbe essere sillabata così: pa-re-a; e ugualmente aere: a-e-re. questa "contrazione" che porta all'assorbimento di una sillaba (pa-rea, ae-re) si chiama sinèresi (sin = unione) ed / er/ra / l'ar/mo/nia / per / que/sta / val/le (Leopardi) ______________________________________________________ www.giocoscuola.it

la parola armonia fuori dal verso ha 4 sillabe: ar-mo-ni-a; la sineresi fa sì che nel verso diventino 3. Più spesso s’incontra il fenomeno opposto la dièresi - lo sdoppiamento di una sillaba in due. La parola viola può essere sillabata vio-la, ma anche vi-o-la. In questo caso c'è un segno che avverte il lettore e lo guida a sillabare correttamente: sono due puntini che vengono messi su una vocale della sillaba da spezzare: ä ë ï ö ü. Forse perché della fatal quïete (Foscolo) _______________________________________________________

Forse perché della fatal quïete (Foscolo) qui la dieresi ci avverte che non dobbiamo leggere: quie/te, ma qui/e/te. In questo modo il verso avrà 11 sillabe e non 10:  For/se / per/ché / del/la / fa/tal / quï/e/te   1  2     3   4     5  6   7   8    9 10 11 ______________________________________________________ www.giocoscuola.it

Le pause/cesure e enjambement cesure sono le pause nel verso spesso segnate dalla punteggiatura Ma secco è il pruno, e le stecchite piante Di nere trame segnano il sereno Altra caratteristica è l’enjambement La frase termina nel verso successivo – si acccentuano alcune parole

Un esempio per provare: Tan to gen ti le e tan to o ne sta pa re Tanto gentile e tanto onesta pare 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 + 1 = ENDECASILLABO Dante Alighieri, Vita nova, cap.XXVI

LA STROFA – numero di versi A seconda del numero di versi 2 versi – distico 3 – terzina (la terzina dantesca) 4 – quartina 5 – cinquina 6 – sestina 8- ottava

LA RIMA La rima si ha quando le ultime parole di due o più versi hanno suoni uguali a partire dall’ultima vocale accentuata: divino/argentino ; piacevole/pregevole ; abbaglio / travaglio Se la rima è con una parola collocata all’interno del verso, anziché alla fine, si ha la rima interna o rimalmezzo Passata è la tempesta: Odo augelli (uccelli) far festa, e la gallina... (Leopardi) Ci sono poi delle “quasi rime” (rime imperfette) l’assonanza – con vocali simili – amore/sole ; vino/riso la consonanza – consonanti simili – palco (pod, armatura) /solco (brazda, bora) ; cesto (košara) /mosto (mošt, mlado vino)

RIME BACIATA: AA BB ALTERNATA: ABAB INCROCIATA: ABBA INCATENATA: ABA BCB RIPETUTA: ABC ABC INVERTITA: ABC - CBA www.giocoscuola.it

La rima tronca tra parole con accento sull'ultima sillaba; La rima piana - ha l’accento sulla penultima sillaba ed è quella considerata normale. La rima tronca tra parole con accento sull'ultima sillaba; La rima sdrucciola tra parole con accento sulla terzultima sillaba, come in "se Macometto vieta il mosto e biàsima credo che sia il sogno e la fantàsima" (Luigi Pulci) Versi sciolti: i versi senza rima, ritengono qualche schema ritmico o sillabico: All’ombra de’cipressi e dentro l’urne Confortate di pianto è forse il sonno Della morte men duro? Ove più il Sole _________________________________________________________ www.giocoscuola.it