Lo Stato totalitario in Italia
“La dottrina del fascismo” (1929) NAZIONE STATO Negazione lotta di classe (MARXISMO) Negazione individualismo LIBERALE l'insieme «di tutti coloro che dalla natura e dalla storia» sono «avviati sopra la stessa linea di sviluppo e formazione spirituale, come una coscienza e una volontà sola»
Rifiuto della democrazia DUCE Il popolo non può autogovernarsi (rifiuto della democrazia) Esiste un destino a cui la nazione è chiamata Necessità di una guida
Il consenso: l’illusione della partecipazione attiva MASSE Coinvolte e mobilitate Rapporto diretto con il capo Rivoluzione per un ordine sociale migliore Allontanate da ogni potere reale Mussolini si rivolge alla folla, durante un raduno tenuto all’arena di Verona nel settembre 1938
Tre regimi a confronto Regime zarista Concentrazione di tutto il potere nella figura dello zar Passività delle masse e loro esclusione dalla gestione della vita dello Stato Democrazia Separazione dei poteri (legislativo-esecutivo-giudiziario) Partecipazione dei cittadini (tramite il voto) alla gestione della vita dello Stato Regime fascista Concentrazione di tutto il potere nella figura del Duce Mobilitazione continua delle masse, ma loro esclusione da una reale gestione della vita dello Stato
Il mito di Mussolini figura carismatica superiore al partito Figura quasi religiosa figura carismatica superiore al partito primo gerarca In questo manifesto fascista Mussolini è alla guida dello Stato verso la grandezza della nazione, che si rispecchia nel suo Duce e ha il suo modello nella Roma imperiale.
La guida del partito fascista Roberto Farinacci (1925-1926) Uno dei Ras più estremisti e violenti dello squadrismo. Desidera diventare una figura di spicco nel nuovo regime, sognando una sorta di diarchia tra governo e partito Augusto Turati (1926-1931) Chiude le iscrizioni al partito, timoroso dell'assalto degli opportunisti, preoccupati solo di salire sui treno del vincitore, ma privi di solide motivazioni ideologiche Achille Starace (1931-1939) Cessa le epurazioni e apre a chiunque l’iscrizione al PNF, rendendola obbligatoria per i pubblici funzionari e per lo svolgimento di numerose altre attività
La politica economica del regime Rivalutazione della lira Battaglia del grano
Rivalutazione della lira “quota 90” vantaggi Tutela risparmi dei ceti medi Importazione a minor costo delle materie prime limiti Limitazione del credito bancario Diminuzione delle esportazioni rapporto sterlina-lira 1:145
La battaglia del grano Autarchia Risultati Risvolti negativi - 80 ml q (1939) - 60 ml q (1930) - 50 ml q (1913) produzione: Aumento della superficie coltivabile Risvolti negativi Sacrificati allevamento e colture pregiate (es. olive) Alto costo del grano
Regimi totalitari a confronto Caratteri comuni a tutti i regimi totalitari Presunzione di verità: una sola ideologia incarna la verità assoluta Repressione di ogni dissenso e opposizione interna Concentrazione di tutto il potere nelle mani di un ristretto gruppo dirigente Propaganda capillare e metodica, finalizzata adottenere il consenso delle masse Caratteri specifici del Comunismo Ideologia: marxismo, riletto e interpretato da Lenin e Stalin Eliminazione dei partiti concorrenti e ricorso sistematico al lager Partito comunista guidato da Lenin e dittatura personale di Stalin Celebrazione dei successi del regime comunista e culto di Stalin Caratteri specifici del Fascismo Ideologia: nazionalismo finalizzato all’espansione imperiale Eliminazione del regime parlamentare e dei partiti. Introduzione del tribunale speciale Dittatura di Mussolini che però non elimina la figura del Re Esaltazione delle glorie italiane e culto del Duce Caratteri specifici del Nazismo Ideologia: razzismo antisemita Eliminazione del regime parlamentare e dei partiti. Ricorso sistematico al lager Dittatura di Hitler, che controlla Stato e partito Esaltazione della perfezione fisica e spirituale degli ariani e culto del Führer