I Bambini Soldato
Il fenomeno dei bambini soldato avviene quando bambini minorenni vengono impegnati in azioni militari. In diversi momenti della storia e in molte culture, i minori sono stati coinvolti in campagne militari anche quando la morale comune lo riteneva riprovevole.
A partire dagli anni settanta sono state firmate molte convenzioni internazionali allo scopo di limitare la partecipazione dei bambini ai conflitti; nonostante questo, pare che l'utilizzo dei bambini soldato negli ultimi decenni sia in costante aumento. In alcuni paesi africani, sudamericani o asiatici sono soggetti a diversi tipi di sfruttamento. Ai maschi vengono spesso somministrati stupefacenti per avere migliori risultati durante la guerra mentre le bambine vengono usate per scopi sessuali, per piazzare bombe o cucinare.
Ad oggi, in tutto il mondo, sono più di 300 Ad oggi, in tutto il mondo, sono più di 300.000 i bambini impiegati nei conflitti. Il problema più grave riguarda l’Africa e l’Asia ma anche in Europa e in Asia vi sono paesi che reclutano nell’esercito bambini minorenni. Alcuni bambini sono soldati effettivi mentre altri vengono usati come portamunizioni o vettovaglie.
Anche nella storia passata molti ragazzi sono stati usati come soldati, ma il numero di essi negli ultimi anni è in netto aumento. Le persone che combattono in guerra non si curano delle Convenzioni di Ginevra e spesso considerano anche i bambini come nemici. Secondo uno studio UNICEF, i civili rappresentavano all'inizio del secolo solo il 5 per cento delle vittime di guerra. Oggi, invece, costituiscono il 90 per cento della popolazione.
L'uso dei bambini soldato ha ripercussioni anche su gli altri ragazzi che rimangono nell'area del conflitto, perché tutti diventano sospettabili in quanto potenzialmente nemici. Il rischio è che vengano uccisi, interrogati, fatti prigionieri. Qualche volta i bambini soldato rappresentano un rischio anche per la popolazione, in situazioni di alta tensione hanno meno autocontrollo degli adulti e quindi sono «dal grilletto facile».
Alcune ricerche dell’ONU hanno dimostrato che la maggior parte dei bambini soldato in tempo di pace siano soggetti allo sfruttamento lavorativo. Altre ricerche affermano che la maggior parte dei bambini soldato appartengono a queste categorie: -ragazzi separati dalle loro famiglie -ragazzi provenienti da situazioni economiche svantaggiose -ragazzi che vivono nelle zone principali del conflitto -bambini fantasma
Pensiamo che non è giusto che questi bambini vengano arruolati come soldati perché rischiano costantemente la morte. Loro non danno importanza a questo perché sin da piccoli gli viene fatto un vero e proprio lavaggio del cervello, le persone che li addestrano gli fanno pensare che la guerra è solo un gioco. Loro vanno sul campo di battaglia senza sapere il rischio che corrono, passano in mezzo a campi minati o vanno in territorio nemico come spie non sapendo che se scoperti verrebbero uccisi. Noi capiamo che questa cosa è sbagliata anche solo dal fatto che molti dei loro diritti non vengono rispettati: il diritto al gioco, all’istruzione e alla serenità sono solo alcuni di essi.
Fine Francesco Lupicuti Chiara Elettra Filippetti Anastasia Scarozza