Rilevazione rimanenze di magazzino a fine esercizio
rimanenze di magazzino contabilmente sono complessi di costi d'esercizio che si rinviano al futuro come rettifica indiretta e indistinta dei costi di acquisizione e di gestione delle merci, degli imballaggi e degli altri materiali di consumo. Esistono vari metodi per la valutazione delle rimanenze: Metodo del costo medio ponderato: si assume come costo la media ponderata dei costi di acquisto, integrati dei costi accessori; FIFO: si ipotizza che le merci siano vendute secondo l'ordine con cui sono state acquistate, sicché le rimanenze risultano idealmente costituite dalle quantità più recenti e sono vendute al costo effettivo degli ultimi acquisti; LIFO: le merci che vengono vendute per prime sono quelle acquistate per ultime; le rimanenze sono idealmente rappresentate dalle quantità acquistate in epoca più remota e la valutazione è effettuata al costo effettivo degli acquisti più lontani Rilevazione delle rimanenze: dà luogo al rinvio di un complesso indistinto di costi d'esercizio che in tal modo verranno rettificati genera la rilevazione di un componente positivo di reddito cui si accompagna l'inserimento di un elemento attivo del patrimonio di funzionamento
Azienda neo costituita – acquisto merci Ipotesi di impresa mercantile che si costituisce nel corso del 2015 Nel corso del 2015 sono acquistate merci per 200.000 € Per semplicità: acquisti effettuati in un’unica soluzione conseguente registrazione in Partita Doppia: Diversi A Fornitori 122.000 Merci c/acquisti 100.000 Erario C/ IVA 22.000
Rimanenze al termine dell'esercizio le merci in rimanenza al 31.12.2015 ammontano a € 30.000 in sede di scritture di assestamento la scrittura sarà: Merci c/rimanenze finali a Variazione rimanenze di merci 30.000 Scritture di assestamento: sono costituite da quelle di completamento, integrazione, rettifica e ammortamento. Tra quelle di rettifica rientra anche la valutazione delle rimanenze di magazzino
Rimanenze al termine dell'esercizio “merci c/rimanenze finali”: conto di natura economica (afferisce a costi sostenuti per l‘acquisizione di beni). Tuttavia, per rilevare il valore delle merci in rimanenza, sarà chiuso a Stato Patrimoniale : I costi sostenuti non sono ancora collegati a ricavi (futuri ed eventuali, che si genereranno negli esercizi futuri): le merci risultano invendute e il costo non può essere considerato deducibile Siamo in una fase di conversione di voci dell‘attivo: la diminuzione di attivo e cioè di dare, determinata dall‘acquisizione di merci, trova controconto nell‘aumento della voce merci c/rimanenze finali, sempre in dare Anche “variazione delle rimanenze di merci” è un conto di natura economica, che però andrà chiuso a Conto Economico e che va a rettificare, in modo indiretto, il costo a suo tempo sostenuto per l’acquisto delle merci
La chiusura dei due conti i due conti (Merci c/rimanenze finali, che risultava acceso in DARE, e il contro-conto Variazione rimanenze di merci, acceso in AVERE) vengono chiusi con le scritture Stato Patrimoniale a Merci c/rimanenze finali 30.000 Variazione rimanenze di merci a Conto Economico 30.000 evidente è il conseguente trasferimento dei rispettivi saldi ai due prospetti del bilancio
Partendo dalle risultanze iniziali, si evidenza con le successive scritturazioni come i conti si “epilogano” e cioè si chiudono, per fare confluire i rispettivi saldi a Stato Patrimoniale ovvero a Conto Economico Merci c/acquisti 100.000 Si procede con la scrittura di assestamento, attivando i due conti ed evidenziando le rimanenze merci c/rimanenze finali 30.000 Variazione rimanenze merci 30.000 Si chiude il c/merci rimanenze finale e si storna il saldo a Stato Patrimoniale Stato Patrimoniale 30.000 merci c/rimanenze finali 30.000 Si chiude il c/merci acquisti e si storna il saldo a Conto Economico, ove figurerà ancora come costo di esercizio nella sezione DARE Conto Economico 100.000 Merci c/acquisti 100.000 Si chiude il c/variazione rimanenze merci e si storna il saldo ancora a Conto Economico, questa volta in AVERE, a fungere da componente positivo di reddito. In questo modo, attraverso una parziale compensazione, le materie prime acquistate rilevano per la determinazione del risultato di esercizio solo per la parte effettivamente impiegata nel ciclo produttivo, e quindi tale parte si determina con la sottrazione tra tutto quanto acquistato nell’anno (100.000) e quanto è rimasto non impiegato (30.000 , le rimanenze) al 31.12.2015 Variazione rimanenze merci 30.000 Conto Economico 100.000 30.000