INTRODUZIONE AL CORSO DI ELEMENTI DI STORIA DELL’ARTE E TECNICHE GRAFICHE Breve excursus per il corso di II livello dell’indirizzo socio- sanitario a.s. 2016-17 IIS CASAGRANDE CESI TERNI Docente: Rosanna Zambuto
LA FORMA Breve excursus per il corso di II livello dell’indirizzo socio- sanitario a.s. 2016-17 IIS CASAGRANDE CESI TERNI
Anche il modo di rappresentare la forma nell’opera d’arte varia a seconda dei diversi fattori: culturali, religiosi, psicologici ed emotivi. In età bizantina ci si preoccupa di diffondere il messaggio evangelico attraverso immagini e simboli del tutto nuovi. Gesù viene rappresentato secondo la tipologia del Cristo Pantocratore: i suoi lineamenti sono fissi e stilizzati. Il corpo, considerato la causa principale del peccato, viene completamente ricoperto di drappi e di veli. Questa svalutazione del corpo e della vita dell’uomo sulla Terra è presente per tutto il medioevo.
A partire dal quattrocento le proporzioni dei corpi sono basate sul rapporto numerico conosciuto con il nome di sezione aurea che gli artisti cominciano a prediligere per il suo carattere di armonia e naturalezza.
Di conseguenza nega ogni valore artistico al modellato. Michelangelo è considerato il più grande scultore di tutti i tempi. Concepisce la scultura «per forza di levare» cioè come un atto di forza fisica e intellettuale per liberare la forma dalla prigionia della pietra. Egli è convinto che l’idea della statua sia già contenuta all’interno del blocco di marmo e che spetti all’artista portarla alla luce. Di conseguenza nega ogni valore artistico al modellato.
Le statue del Bernini si differenziano in maniera molto netta dal rigore e dall’equilibrio tipici del Rinascimento. La scultura non è più considerata una forma d’arte «statica e silenziosa» ma un linguaggio capace di trasmettere alla pietra la voce e il movimento della vita.
Canova costruisce le sue sculture usando una prospettiva multifocale Canova costruisce le sue sculture usando una prospettiva multifocale. Le sue statue sono fatte per essere guardate da tutti i punti di vista. Lo spettatore deve girarci intorno per ammirarne la perfetta definizione anche nei particolari più piccoli e nascosti.
Vincent van Gogh è uno dei primi pittori a trasferire sulla tela il proprio disagio interiore, deformando oggetti, luoghi e persone in relazione al mutare del suo stato d’animo.
E’ però il cubismo a portare alle estreme conseguenze l’insofferenza degli artisti nei confronti del modo tradizionale di dipingere: rompono con la “forma chiusa”, cioè la linea di contorno dei corpi, per riuscire a riprodurre su tela anche la struttura interna degli oggetti. La figura dipinta viene quindi presentata da molteplici punti di vista.
inchiostri
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collage