LORENZO BALDO ALESSIO ROSTAGNO

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Transcript della presentazione:

LORENZO BALDO ALESSIO ROSTAGNO APPARATO ESCRETORE LORENZO BALDO ALESSIO ROSTAGNO

L’apparato escretore è formato da: Reni Canali escretori (ureteri) Vescica Uretra

I RENI I reni sono gli organi principali dell’apparato escretore e sono formati da una zona midollare e una corticale. Negli umani sono situati nella fossa lobare e la loro unità funzionale è il nefrone

Nell'uomo adulto ciascun rene pesa in media 150 g, mentre nella donna 135 g. La lunghezza media è 12 cm, la larghezza 6 cm e lo spessore 3 cm. Ciascuno dei due reni è grande più o meno come un nostro pugno e contiene 80 chilometri di sottili tubicini, chiamati tubuli, e un’immensa rete di capillari.

I tubuli estraggono dal sangue 180 l di un liquido chiamato filtrato, che contiene acqua, urea e altri soluti importanti per il corpo come lo ione bicarbonato, il glucosio e alcuni amminoacidi. Il sangue che deve essere filtrato prima entra in ogni rene attraverso l’arteria renale e, dopo essere stato filtrato, esce passando per la vena renale.

IL NEFRONE E’ una minuscola unità funzionale contenuta all’interno del rene (ce ne sono circa un milione) che compie su scala ridotta le stesse funzioni del rene. E’ composto da una struttura a forma di coppa, chiamata Capsula di Bowman, collegata all’arteria renale e al tubulo del nefrone, mentre all’altra estremità si trova il dotto collettore che, a differenza delle altre parti, si trova nella regione midollare e trasporta l’urina verso la pelvi renale.

GLI URETERI Sono dotti, detti anche canali escretori, che partono dai reni e trasportano l’urina da essi alla vescica. Mediamente un uretere ha una lunghezza variabile tra i 28-29 cm, per quello di destra, ed i 29-30 cm per quello di sinistra. L’uretere non ha un andamento rettilineo ma si dirige verso il basso e presenta due cambi direzione in maniera piuttosto brusca formando una flessura situata a livello dell’incrocio con i vasi iliaci.

LA VESCICA La vescica urinaria è un organo muscolare cavo posto nel bacino, che ha la funzione di “raccogliere” l’urina proveniente dagli ureteri e di eliminarla poi attraverso l’uretra . Il muscolo che forma le pareti della vescica è detto muscolo detrusore, un muscolo liscio la cui attività è regolata da fibre nervose. Il processo di emissione dell'urina porta allo svuotamento periodico della vescica per mezzo di un riflesso automatico del midollo spinale.

L’URETRA E’ un condotto che elimina l’urina. Nell’uretra sono presenti due strati muscolari: uno interno di tessuto muscolare liscio e uno esterno striato. Ci sono alcune differenze tra maschio e femmina. URETRA MASCHILE Nel maschio l’uretra serve anche per il passaggio dello sperma. Decorre all'interno della prostata e del pene. All’interno di esso si può dividere in tre segmenti: prostatico, membranoso e cavernoso. La parete dell'uretra è delimitata da due tonache (mucosa e muscolare) nel tratto prostatico e in quello membranoso, mentre nell’altro tratto vi è solo quella mucosa. URETRA FEMMINILE È situata posteriormente all'osso pubico e anteriormente alla vagina, è lunga circa 3 cm e la sua parete è delimitata dalle due tonache muco.

I PROCESSI FONDAMENTALI SONO 4 Filtrazione: l’acqua e tutte le molecole che sono delle dimensioni giuste per passare attraverso i capillari passano dal glomerulo, che crea il filtrato, al tubulo, dove comincia la sua “preparazione”;. Riassorbimento: l’acqua e alcuni soluti come i sali sono recuperati dal filtrato e vengono di nuovo immessi nel sangue. Secrezione: alcune sostanze, specie se sono presenti in eccesso, come per esempio, ioni positivi di potassio o di idrogeno, sono rimosse dal sangue, che così non diventa acido. Durante il riassorbimento e la secrezione l’acqua e i soluti si spostano tra i tubuli e i capillari per mezzo del fluido interstiziale; 
Escrezione: l’urina, cioè il prodotto dei tre processi precedenti, passa per i reni, gli ureteri, la vescica e viene eliminata attraverso l’uretra.

IL CONTROLLO DELL’APPARATO ESCRETORE DA PARTE DEGLI ORMONI Grazie al controllo ormonale, i reni riescono a regolare l’equilibrio tra la concentrazione dell’acqua e degli altri soluti presenti nei liquidi del nostro corpo. Quando la concentrazione di questi ultimi oltrepassa un determinato limite, si “attiva” all’interno del cervello un centro di controllo chiamato ormone antideurico, o ADH, che segnala al nefrone di riassorbire più acqua dal filtrato. Quando, invece, la concentrazione di questi soluti si abbassa di troppo, il livello di ADH nel sangue diminuisce e, di conseguenza, il nefrone assorbe meno acqua. L’ormone antideurico ADH si chiama così proprio perché la sua funzione principale è quella di agire contro la diuresi, cioè, l’aumento della quantità di urina prodotta. Ci sono anche altri ormoni che regolano il funzionamento dell’apparato escretore: essi, basandosi ad esempio sul flusso del sangue diretto al nefrone o sul riassorbimento di acqua e di ioni positivi di sodio, fanno variare il volume (e, di conseguenza, anche la pressione) del sangue che circola all’interno del corpo.

LE PATOLOGIE Incontinenza Ematuria Cistite Glomerulonefrite L’apparato escretore può essere colpito da diverse malattie o malfunzioni: Incontinenza Ematuria Cistite Glomerulonefrite Calcoli renali Coliche renali Cancro al rene

L’INCONTINENZA L’incontinenza è un disturbo del controllo della minzione, cioè del rilascio di urina. Chi ne soffre non riesce a controllare l’apertura e la chiusura dello sfintere a causa di un disturbo nervoso, ed è quindi soggetto a perdite di urina. Al contrario, il disturbo opposto è rappresentato dall’incapacità di eliminare l’urina: esso può essere provocato da uno spasmo (una contrazione permanente) dello sfintere urinario, dalla sua ostruzione da parte di un calcolo, dalla perdita di tono muscolare della vescica, o, nei maschi, da ipertrofia della prostata.

L’EMATURIA Un altro disturbo che può colpire l’apparato escretore è l’ematuria, cioè la presenza di sangue nelle urine. Non è una vera e propria patologia ma, in genere, il segnale di una malattia delle vie urinarie, o dei reni. Può essere macroscopica, cioè abbondante e tale da dare un colore rossastro all’urina; o microscopica. Anche se il sangue nelle urine, di solito, spaventa molto, le cause di questo disturbo sono diverse e possono anche non essere allarmanti. Si tratta comunque di un sintomo, a volte associato ad altri, che va indagato con l’analisi delle urine. Tra le cause principali senz’altro il tumore all’apparato urinario riveste un ruolo di rilievo (più frequentemente il tumore della vescica).. L’ematuria può essere provocata anche dai calcoli e, in questo caso, si accompagna a forti dolori nella zona lombare.

LA CISTITE La cistite è un’infiammazione della vescica spesso causata da un’infezione batterica. Si manifesta con sintomi irritativi e dolore pelvico, voglia di svuotare spesso la vescica anche se la minzione in realtà è dolorosa, difficile e di scarsa quantità e a volte si può manifestare anche la comparsa di sangue nell’urine. Nella maggior parte dei casi colpisce le donne in menopausa, ma esiste anche la cistite interstiziale che appare in assenza di infezioni accertate e non regredisce assumendo antibiotici.

I CALCOLI RENALI I calcoli sono formazioni solide e cristalline di varie dimensioni che possono formarsi nei reni. I calcoli possono non dare disturbi anche per molto tempo o provocarne di lievi come un senso di fastidio nella regione lombare e, quando l’organismo prova a liberarsene, il calcolo spesso non riesce a passare dal bacinetto renale all’uretere o a scivolare via con le urine e si manifesta, così, la classica colica renale: essa può provocare un dolore lancinante al fianco , sudorazione, ipotensione arteriosa, nausea, febbre. Il dolore può durare diverse ore e si esaurisce quando il calcolo arriva nella vescica lasciando però per alcuni giorni un indolenzimento della parte interessata. Ad individuare la posizione dei calcoli aiutano gli esami del sangue e delle urine. I calcoli renali, se sono di dimensioni troppo grosse, devono essere eliminati con l’intervento chirurgico.

LE COLICHE RENALI L'incidenza delle coliche renali è maggiore negli uomini che nelle donne: il dolore è dovuto allo spasmo muscolare dell'uretere conseguente alla presenza del calcolo. Fra i sintomi il più comune è quindi il dolore addominale diffuso a livello lombare con irradiazione verso il basso, fino all'inguine e talvolta fino ai genitali. L'entità del dolore non dipende però dalle dimensioni del calcolo (infatti anche calcoli piccoli possono provare dolori molto intensi). La frequenza delle coliche aumenta alla fine dell‘Estate o in Autunno, in quanto la disidratazione (tipica dei mesi estivi) favorisce la formazione di un calcolo.

CANCRO AL RENE Il carcinoma alle cellule renali è il più comune tipo di cancro al rene e ha origine dal tubulo renale. Il carcinoma alle cellule renali colpisce di più i maschi rispetto alle femmine. Fattori di rischio sono l'abitudine al fumo, l'obesità, l'ipertensione. L'aspetto caratteristico del carcinoma a cellule renali è quello di una lesione solida che altera il contorno renale: spesso presenta un margine irregolare o lobulato. Se è localizzato solo nel rene, circa il 40% dei casi , viene curato il 90% delle volte con l’intervento chirurgico. Per quanto riguarda le altre terapie, la più ricorrente è quella farmacologica. Riguardo alla prognosi, essa dipende dalla grandezza del tumore e dal fatto che sia confinato nel rene oppure no: la percentuale di sopravvivenza dopo cinque anni è intorno al 90- 95% per tumori più piccoli di 4 centimetri, mentre in caso di diffusione in altri organi la percentuale di sopravvivenza a cinque anni dall'intervento è meno del 5 %.

ESEMPI DI CANCRO AL RENE

THE END