DAL CREAZIONISMO ALLA TEORIA DI DARWIN … le teorie sull’evoluzione Creato da Sofia Donzelli
INTRODUZIONE Nel corso degli anni gli scienziati discussero molto sull’evoluzione degli esseri viventi che vide come protagonisti Linneo, Buffon , Cuvier, Agassiz,Lamarck e Darwin. Dopo approfonditi studi scientifici gli studiosi pensano che la teoria più plausibile è quella di Charles Darwin.
Teoria di Carlo Linneo il Creazionismo La teoria di Linneo sostiene che le specie le specie erano già state prefissate un tempo da Dio e che esse erano immutabili e permanenti; questa teoria è chiamata Creazionismo . Tale teoria fu smantellata tra il xv111 e il x1v secolo da alcuni geologi, che dopo aver ritrovato sotto il suolo dei fossili ormai estinti , arrivarono alla conclusione che in realtà gli animali si evolvono e che molte volte si estinguono.
Teoria di George-Louis Buffon l’Evoluzionismo Buffon aveva messo in atto la sua tesi dopo il ritrovamento dei primi fossili andando contro la teoria di Linneo per un semplice fatto ovvero che le specie non rimangono immutate nel tempo, ma si evolvono e si estinguono . Si soffermò principalmente sull’evoluzione degli animali dando vita all’Evoluzionismo.
Teoria di Georges Cuvier e Louis Agassiz il Catastrofismo Cuviert sosteneva che in principio vi era un grande assortimento di animali e di esseri viventi in modo più in generale, ma dopo il Diluvio Universale essi vennero sepolti e successivamente si trasformarono in fossili questa tesi è detta Catastrofismo. Agassiz aveva sostenuto la sua tesi aggiungendo però un’incredibile fatto, ovvero che le specie morissero e si evolvessero solo dopo una catastrofe naturale come diceva appunto Cuvier .
Teoria di Jean Baptiste Lamarck l’evoluzione per ereditarietà dei caratteri acquisiti Secondo la sua tesi tutti gli organismi modificavano il loro organismo tramite l’uso e il non uso degli organi trasmettendo poi questi cambiamenti alla sua prole. Secondo egli , infatti la giraffa in principio aveva un collo molto corto , ma una giraffa l’aveva esteso durante il corso della sua vita di pochi centimetri e la prole a sua volta faceva la stessa cosa trasmettendolo alla successiva prole . Se però questa teoria fosse stata vera allora oggi un qualsiasi uomo palestrato avrebbe dovuto avere un figlio muscoloso e così anche questa tesi fu smantellata.
Il viaggio di Darwin con la Beagle Quando Darwin aveva solo 22 anni il commissario della Beagle gli offrì un posto come naturalista della nave e grazie a questo viaggio poté studiare diverse ,e per lui nuove, specie di animali e vegetali . Tra queste specie vi erano anche i finguelli ovvero degli speciali pappagalli con particolari becchi ognuno evolutosi per le proprie esigenze. Una volta tornato in Inghilterra ebbe modo di studiare tutto il materiale raccolto durante il viaggio e di formulare la sua ipotesi.
La teoria di Darwin la Selezione Naturale Durante i suoi approfondimenti egli arrivò alla conclusione che tutti gli esseri di una specie provenivano da un solo animale, ma in base ai diversi ambienti e abitudini si erano evoluti. Egli si basò sul fatto che molte volte l’uomo per avere il grano più pieno o una certa razza di animale fa li riprodurre solo se fanno parte della stessa specie e così era accaduto anche in natura ; questo evento lo aveva chiamato Selezione Artificiale. Ovviamente non tutti gli organismi nascono uguali infatti una tartaruga depone circa 100 uova a stagione , ma non tutte sopravvivono, infatti lo fanno solo le più forti. Egli affermò solo in parte l’ipotesi di Lamarck sulle giraffe che in realtà nascevano tutte cono il collo di diversa lunghezza e sopravvivevano solo quelle con il collo lungo trasmettendolo poi alla prole ; grazie a questa nuova ipotesi nacque una nuova tesi cioè quella della Selezione Naturale.
I 5 punti salienti della teoria di Darwin - tutti gli esseri viventi si riproducono in quantità superiori alle reali possibilità di sopravvivenza e danno vita a individui fra loro differenti per caratteristiche la cui comparsa è del tutto casuale; - nella lotta per la sopravvivenza l’ambiente opera una selezione naturale, mantenendo in vita solo gli individui nati, casualmente, con caratteristiche che li rendono più adatti e, quindi, avvantaggiati rispetto agli altri; - queste variazioni casuali sono ereditarie e gli individui sopravvissuti le trasmettono alla discendenza; - attraverso gli incroci le variazioni favorevoli si accumulano di discendenza in discendenza, permettendo l’evoluzione della specie; - tutto ciò porta nel tempo alla differenziazione e all’origine delle varie specie, le cui forze generatrici sono quindi la selezione naturale e l’evoluzione
GRAZIE PER L’ATTENZIONE Sofia Donzelli