I Progetti Integrati di Filiera

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I Progetti Integrati di Filiera Il sostegno agli investimenti delle imprese del settore agricolo ed agroalimentare I Progetti Integrati di Filiera del PSR 2014-2020 della Regione Toscana e i contratti di filiera e di distretto del MIPAAF C.C.I.A.A. di Siena, 23 Maggio 2017

La Regione Toscana promuove un secondo bando a sostegno di Progetti Integrati di Filiera per aggregare agricoltori e imprese di trasformazione e commercializzazione al fine di superare le principali criticità di una specifica filiera, di favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento nonché di realizzare relazioni di mercato più equilibrate ed efficienti La Filiera Insieme di attività che concorrono alla produzione, trasformazione, commercializzazione di un prodotto agricolo/agroindustriale, partendo dalla produzione agricola di base, fino alla vendita al consumatore A livello nazionale, il MIPAAF sostiene i Contratti di filiera multiregionale e i Contratti di Distretto

Progetti Integrati di Filiera – PIF Contratto di distretto Gli strumenti di intervento Progetti Integrati di Filiera – PIF accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera Diretti: che sostengono l’onere finanziario degli investimenti di propria competenza previsti dal progetto di filiera Indiretti: coinvolto nella realizzazione degli obiettivi del progetto di filiera che usufruisce di una positiva ricaduta dei vantaggi derivanti dalla realizzazione del progetto stesso pur non richiedendo contributi nell’ambito del PIF per la realizzazione di un Programma di sottomisure/operazioni del PSR: investimenti aziendali (M4.1 e M4.2) innovazione tecnologica attraverso progetti pilota e dimostrativi (M16.2) azioni dimostrative e di informazione (M1.2) cooperazione tra piccoli operatori (M16.3) in un ambito territoriale regionale Contratto di filiera contratto tra i soggetti della filiera agroalimentare e/o agroenergetica e il MIPAAF per la realizzazione di un Programma di investimenti integrato avente rilevanza nazionale che copra l’intera filiera e dimostri l’integrazione fra i soggetti in termini di miglioramento del grado di relazione organizzativa commerciale e di distribuzione del reddito in un ambito territoriale multiregionale 16.3- Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e per condividere strumenti e risorse sostenere la creazione di nuove forme di cooperazione commerciale tra piccoli operatori indipendenti delle filiere agroalimentari e forestali, con lo scopo di raggiungere economie di scala non raggiungibili isolatamente, per organizzare processi di lavoro comune e per la condivisione di impianti e risorse - incentivare la cooperazione orizzontale fra imprenditori delle filiere agroalimentari e forestali, al fine di Accrescere e rafforzare la competitività degli operatori nell’ambito delle filiere di loro competenza I beneficiari del sostegno devono associare più soggetti di cui almeno due appartenenti ai settori agricolo o forestale, formalmente costituiti sulla base di un accordo stipulato mediante forme giuridiche legalmente riconosciute 1. Spese immateriali a. studi preliminari e di contesto che comprendono l’analisi dei fabbisogni, studi di fattibilità, indagini di marketing, spese di progettazione. b. costi di animazione; c. redazione e presentazione del progetto; d. costi di costituzione del partenariato di progetto. 2. Spese materiali a. attrezzature specifiche per la raccolta in campo, per la logistica e per la commercializzazione. Le spese propedeutiche sostenute per la costituzione del soggetto beneficiario sono ammissibili anche prima della presentazione della domanda di aiuto. Contratto di distretto contratto promosso dal MIPAAF con i soggetti che, in base alla normativa regionale, rappresentano i distretti finalizzato a rafforzare lo sviluppo economico e sociale dei distretti stessi attraverso un Programma, che si sviluppa nell’ambito di una o più filiere di qualità certificata e tutelata e/o di produzioni tradizionali o tipiche, articolato in diverse tipologie di interventi

I soggetti beneficiari Progetti Integrati di Filiera – PIF sono ammessi a beneficiare del sostegno i soggetti definiti come beneficiari nell’ambito di ciascuna sottomisura/operazione attivata all’interno del PIF e che aderiscono come partecipanti diretti ad un Accordo di filiera Contratto di filiera e Contratto di distretto le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo ed agroalimentare le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51 per cento del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente

Gli investimenti ammissibili Progetti Integrati di Filiera – PIF Sottomisura 1.2 Progetti dimostrativi e azioni informative Sottomisura 4.1 Sostegno agli investimenti alle aziende agricole: Operazione 4.1.3 Partecipazione alla progettazione integrata da parte delle aziende agricole (obbligatoria) Operazione 4.1.5 “Incentivare il ricorso alle energie rinnovabili nelle aziende agricole” Sottomisura 4.2, Operazione 4.2.1 Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o lo sviluppo dei prodotti agricoli Sottomisura 16.2 Sostegno a progetti pilota e di cooperazione Sottomisura 16.3 Cooperazione tra piccoli operatori per organizzare processi di lavoro in comune e per condividere strumenti e risorse Contratto di filiera e Contratto di distretto investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria di prodotti agricoli investimenti per la trasformazione e per la commercializzazione di prodotti agricoli investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nei limiti individuati nei provvedimenti partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo

Le filiere attivabili Progetti Integrati di Filiera – PIF Vitivinicola Olivo-oleicola Florovivaistica Ortofrutticola (inclusi piccoli frutti, funghi e tartufi, castagne e marroni) Cerealicola (per alimentazione umana, per zootecnia - frumento tenero e frumento duro) Colture industriali (incluse colture proteoleaginose, da fibra, aromatiche e officinali) Apistica Bovina (compreso bufalini) Ovi-caprina Suinicola Altra zootecnica (avicunicola, equina) Contratto di filiera e Contratto di distretto Non ci sono limiti, ma le iniziative progettuali devono rispettare i parametri individuati dai PSR delle regioni in cui vengono attivate

La dimensione economica dei progetti Progetti Integrati di Filiera – PIF Sono ammessi i progetti integrati di filiera con entità di contributo complessivo non inferiore a 150.000 euro non superiore a 2.250.000 euro Contratto di filiera e Contratto di distretto Sono ammessi Contratti di filiera e i Contratti di distretto che prevedono Programmi con un ammontare delle spese ammissibili non inferiore a 4 milioni non superiore a 50 milioni di euro

Le condizioni di partecipazione Progetti Integrati di Filiera – PIF numero minimo di soggetti partecipanti: 12, di cui almeno 5 partecipanti diretti. Fra i partecipanti diretti almeno 3 devono svolgere un ruolo all’interno del PIF nell’ambito della fase di produzione primaria Negli impianti di trasformazione e/o strutture di commercializzazione finanziati nell’ambito del PIF, le materie prime o i prodotti semilavorati utilizzati devono provenire, per almeno il 51% del quantitativo totale dalle imprese agricole (o loro aggregazioni) di produzione primaria partecipanti al PIF, sia direttamente che indirettamente, per la durata prevista nell’Accordo Contratto di filiera e Contratto di distretto Saranno resi noti nel provvedimento di attuazione

Progetti Integrati di Filiera – PIF: criteri di selezione 1/2 Minimo 50 punti a pena di inammissibilità della proposta Alcuni criteri da considerare nella costruzione del partenariato e della proposta… Qualità del progetto 1 punto - Sottomisura 1.2 - Progetti dimostrativi e azioni informative 2 punti - Sottomisura 16.2 - Sostegno a progetti pilota e di cooperazione 2 punti - Sottomisura 16.3 - Cooperazione tra piccoli operator Tipologia investimenti 8 punti – se almeno il 5% della spesa riguarda: energia derivante da fonti rinnovabili (4.1.5) efficientamento energetico di edifici aziendali e serre fisse (4.1.3) altri interventi ambientali (4.1.3 e 4.2.1) valorizzazione secondaria sottoprodotti e scarti (4.1.3 e 4.2.1) 6 punti – se almeno il 50% della spesa è per investimenti in innovazione di processo e di prodotto massimo 5 punti – filiere prioritarie: Olivo-oleicola Cerealicola Bovina (compreso bufalini) Ovi-caprina

Progetti Integrati di Filiera – PIF: criteri di selezione 2/2 …Alcuni criteri da considerare nella costruzione del partenariato e della proposta… Qualità Accordo di filiera 5 punti - presenza di partecipanti diretti che aderiscono a sistemi volontari di qualificazione e di tracciabilità e rintracciabilità del prodotto: DOP, IGP, Agricoltura biologica, Agriqualità ISO 9000 Sistemi di gestione per la qualità ISO 22005 Rintracciabilità nelle filiere agroalimentari UNI 11020 Sistemi di rintracciabilità per le aziende agroalimentari 3 punti - possesso, da parte dei partecipanti diretti, di una o più delle seguenti certificazioni ambientali o energetiche ISO 14001, Sistema di gestione ambientale EMAS, Sistema comunitario di ecogestione e audit ISO 50001, Sistema di gestione dell’energia ISO/TS 14067, Carbon footprint of products Environmental footprint, di cui alla Raccomandazione 2013/179/UE Certificazione MPS (settore florovivaistico)

Le agevolazioni concedibili Progetti Integrati di Filiera – PIF Agevolazione a fondo perduto L’intensità del sostegno è quella stabilita nel PSR relativamente alle singole sottomisure/operazioni Contratto di filiera e Contratto di distretto L’agevolazione è composta da Agevolazione a fondo perduto Finanziamento agevolato Finanziamento bancario a tasso di mercato Mezzi apportati dal beneficiario (compreso il finanziamento bancario ordinario) Eventuale cofinanziamento regionale La misura sarà fissata dai provvedimenti attuativi, in percentuale delle spese ammissibili e nel rispetto delle intensità massime stabilite per ciascuna tipologia di aiuto

Le agevolazioni concedibili nei Progetti Integrati di Filiera - PIF

Le agevolazioni concedibili nei Contratti di filiera e di distretto Tabella 1A: Aiuti agli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria

Le agevolazioni concedibili nei Contratti di filiera e di distretto Tabella 2A: Aiuti agli investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli

Le agevolazioni concedibili nei Contratti di filiera e di distretto Tabella 3A: Aiuti per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e per le misure promozionali a favore dei prodotti agricoli

Le agevolazioni concedibili nei Contratti di filiera e di distretto Tab. 4A: Aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo, in esenzione ai sensi del regolamento (UE) n. 702/2014

Filiera Ortofrutticola Contratti di filiera …due esempi Filiera dei Cereali 1 Consorzio, 1 Cooperativa di agricoltori, 1 Cooperativa del settore zootecnico, 1 Sementificio, 1 Mulino 2 Regioni: Lombardia e Umbria 8,9Meuro di finanziamento 5Meuro in finanziamento agevolato (diverse fonti) 3,9Meuro finanziamento bancario ordinario (diverse banche) Per costruire un sistema integrato tra i diversi soggetti della filiera che possa interagire nella produzione e nel commercio Per valorizzare la vocazione della produzione nazionale ed enfatizzare la conoscenza e l’esperienza acquisita sia nell’industria mangimistica sia nell’industria molitoria, nonché della trasformazione finale Per accrescere la redditività nei diversi segmenti della filiera introducendo innovazioni organizzative, di processo e di prodotto Filiera Ortofrutticola 1 Associazione Temporanea di Imprese costituita da 2 imprese del settore agroalimentare 8 Regioni: Piemonte, Campania, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Puglia e Calabria dove sono ubicate le imprese di produzione e i fornitori delle materie prime 50Meuro di finanziamento 25Meuro in finanziamento agevolato (diverse fonti) 21Meuro finanziamento bancario ordinario (Unicredit Spa) 4Meuro a fondo perduto dalla Regione Piemonte Per l’ampliamento degli sbocchi commerciali Per la riorganizzazione di tutta la filiera per meglio rispondere alle dinamiche dei mercati sia nazionali sia internazionali Per l’aumento dell’efficienza nella fase di produzione finale Per la diversificazione dell’offerta con lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi formati Per la valorizzazione del prodotto agricolo di base, e la garanzia di una nuova ricaduta su tutta la produzione agricola di filiera

Elisabetta Grigoletto elisabetta.grigoletto@eurisnet.it