Aggregati cellulari Organismi unicellulari che tendono ad associarsi tra loro per formare le COLONIE Sono associazioni POST-GENITE Procarioti (batteri.

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Transcript della presentazione:

Aggregati cellulari Organismi unicellulari che tendono ad associarsi tra loro per formare le COLONIE Sono associazioni POST-GENITE Procarioti (batteri con capsula mucosa: cianobatteri) Alghe immobili. Assenza di continuità citoplasmatica

Tallofite Vegetali con organizzazione del corpo "a tallo", cioè dotate di una struttura vegetativa semplice, poco o non differenziata.

Organismi con corpo non differenziato in veri tessuti ed organi Tallofite Tallo Organismi con corpo non differenziato in veri tessuti ed organi 1.

2.

Nelle alghe brune compaiono strutture organizzate simili a “veri tessuti”. Le cellule apicali possono formare nuove cellule o in una sola dimensione dello spazio che in un secondo tempo si organizzano in talli tridemensionali, oppure possono originare cellule in tutte le direzioni dello spazio. Nel primo caso si formano talli cilindrici o appiattiti a forma di foglie, nel secondo si differenziano talli più o meno differenziati. L’organizzazione macroscopica delle alghe brune più evolute è molto avanzata anche dal punto di vista funzionale, infatti si possono organizzare filloidi che svolgono la fotosintesi, riziodi che ancorano il tallo al substrato e cauloidi che svolgono la funzione di sostegno.

Filamenti intrecciati e parzialmente fusi formano “falsi tessuti” detti plectenchimi. Le pareti delle cellule di questi falsi tessuti possono sintetizzare composti gelatinosi che servono ad unire ancora di più l’intero tallo. Questi falsi tessuti si distinguono difficilmente dai veri tessuti. Si possono individuare solo mediante analisi microscopica che evidenziano la localizzazione delle connessioni citoplasmatiche. Infatti, queste sono presenti solo fra le cellule di uno stesso filamento e non fra cellule di filamenti aggregati per accrescimento secondario.

Strutture produttrici di spore I funghi o miceti sono ETEROTROFI (SAPROFITI O PARASSITI), totalmente privi di CLOROFILLA e con un’organizzazione a tallo del loro corpo Le cellule sono allungate a formare filamenti (IFE: settate o asettate) associate a costituire un fitto intreccio (MICELIO) Corpo fruttifero Ife Strutture produttrici di spore

La maggior parte delle tallofite sono organismi aquatici, alcune tallofite si sono adattate alla vita terrestre ma rimangono ancora dipendenti dall’acqua almeno per la riproduzione sessuale. Il tallo non dispone ancora di strutture di sostegno e di ancoraggio, quindi questi vegetali una volta emersi dall’acqua possono vivere sulla terra ferma solo aderenti al suolo. Poche tallofite, come funghi, alghe più evolute e licheni sono riuscite ad ancorarsi stabilmente al suolo.

Un livello intermedio tra il tallo e il più evoluto cormo è rappresentato dal tallo cormoide. Quest’organizzazione è tipica delle Briofite. Le Briofite si sono adattate alla vita sulla terraferma senza però abbandonare completamente l’ambiente acquatico, dal quale sono strettamante dipendenti per la riproduzione sessuale. I vegetali con tallo cormoide sono privi di veri organi e di tessuti, tuttavia in alcuni muschi si realizza il differenziamento di “tessuti” anche se molto più semplici di quelli delle cormofite. Tra le Briofite è possibile trovare esemplari che presentano un fusticino eretto, detto caulidio, sul quale sono inserite foglioline o filloidi e sono ancorati al suolo mediante riziodi o rizine.

I riziodi delle briofite, sia pluricellulari filamentosi (nei muschi) o unicellulari ( nelle epatiche ed antocerote) svolgono solo la funzione di ancoraggio al suolo e non di assorbimento. Questa funzione è svolta da tutto il cormoide perchè i tessuti tegumentali presenti non sono completamente impermeabilizzati e permettono l’assorbimento di acqua e ioni. Anche i filloidi ed i cauloidi di questi vegetali sono solo analoghi dei fusti e foglie delle cormofite perchè la loro organizzazione anatomica è molto semplice. Non c’è differenziamento di tessuti conduttori anche se il cauloide di qualche muschio presenta nella parte centrale un cordone di tessuto conduttore detto adroma.

adroma Radice di angiosperma R.F. Evert – S. E. Eichhorn, La Biologia delle Piante di Raven, Zanichelli editore S.p.A:- Copyright©2013

Nel cormoide si assiste ad una maggiore organizzazione delle strutture adibite alla riproduzione rispetto a quelle delle tallofite. Le spore, i gameti maschili e femminili non sono più contenuti entro sporocisti o gametocisti, ma vengono prodotte e protette all’interno di sporangi o gamentangi pluricellulari. I “tessuti” delle tallofite a cormoide possono essere considerati “veri tessuti” perchè si accrescono per attività di iniziali meristematiche apicali. Queste divisioni cellulari prevedono l’organizzazione del fragmoplasto e secondo alcune ipotesi le cellule che costituiscono un vero tessuto derivano da divisioni che avvengono mediante formazione di fragmoplasto. In questo modo le cellule rimangono unite mediante la lamella mediana e sono interconnesse dai plasmodesmi.

La presenza di tessuti, anche se primitivi, nelle briofite è probabilmente dovuta alla presione evolutiva che si è verificata al momento dell’emersione dall’acqua di questi vegetali. L’emersione dall’acqua sembra una delle caratteristiche di maggior rilievo per la spinta evolutiva verso il differenziamento di veri tessuti. Tutte le modificazioni anatomiche ed istologiche che si sono rese necessarie per sopportare la vita sulla terra ferma, epidermide cutinizzata, presenza di veri stomi, sistema continuo di tessuto vascolare, ispessimento di alcune cellule con deposizione di lignina per sostenere il peso del corpo hanno modificato profondamente il corpo delle tallofite fino a raggiungere gradatamente e progressivamente l’alto livello organizzativo delle attuali cormofite.

Cormofite o Piante vascolari

In conclusione è possibile tracciare una ipotetica linea evolutiva dell’organizzazione cellulare dei vegetali che partendo dai primi semplici organismi acquatici unicellulari o con organizzazione a tallo si arriva alle più evolute cormofite passando gradualmente e progressivamente attraverso forme intermedie di complessità sempre maggiore.