Diagnosi e classificazione

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Transcript della presentazione:

Diagnosi e classificazione Una diagnosi di BPCO deve essere presa in considerazione in ogni paziente con dispnea, tosse cronica o espettorazione e una positività anamnestica per l’esposizione di fattori di rischio per la malattia, come fumo di tabacco e polveri o sostanze chimiche sul lavoro Risultati della spirometria che evidenzino un rapporto FEV1/FVC <0,70 dopo broncodilatatore confermano la presenza di una persistente limitazione del flusso aereo e quindi di BPCO. Ai fini di una semplice valutazione spirometrica sono utilizzati specifici cut-off spirometrici Classificazione della gravità della limitazione del flusso aereo nella BPCO (in base al FEV1 dopo broncodilatatore) Nei pazienti con FEV1/FVC <0,70 GOLD 1 Lieve FEV1 ≥ 80% del predetto GOLD 2 Moderata 50% ≤ FEV1 < 80% del predetto GOLD 3 Grave 30% ≤ FEV1 < 50% del predetto GOLD 4 Molto grave FEV1 < 30% del predetto Il valore del FEV1 è espresso come % del normale predetto per un soggetto della stessa età, sesso e altezza Tratto da: Global Strategy for the Diagnosis, Management and Prevention of COPD, Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) 2016. disponibile all’indirizzo: http://goldcopd.org/

Misurazioni spirometriche Esempi di misurazioni spirometriche nelle sperimentazioni cliniche condotte da Novartis sulla BPCO FEV1 di valle AUC6min-4h standardizzata del FEV1 dopo la prima dose e dopo 6 settimane di trattamento FEV1 di picco durante le 4 h dopo la dose mattutina dopo la prima dose e dopo 6 settimane di trattamento FEV1 di valle prima della dose dopo 6 settimane di trattamento FEV1 in singoli tempi sperimentali dopo la prima dose e dopo 6 settimane di trattamento FVC con le stesse misurazioni e derivazioni del FEV1

Classificazione della BPCO I pazienti vengono classificati nei gruppi A, B, C o D in base a una combinazione di: Gravità della limitazione del flusso aereo (FEV1 dopo broncodilatatore): GOLD 1 (FEV1 ≥ 80% del predetto), GOLD 2 (50% ≤ FEV1 < 80% del predetto), GOLD 3 (30% ≤ FEV1 ≥ 80% del predetto) e GOLD 4 (FEV1 < 30% del predetto) Numero di riacutizzazioni nell’anno precedente Punteggio dei sintomi (questionari mMRC o CAT) C Alto rischio, meno sintomi D più sintomi A Basso rischio, B GOLD 4 ≥2 o ≥1 con ospedalizzazioni GOLD 3 Rischio Classificazione GOLD di gravità della ostruzione bronchiale Rischio Numero annuo di riacutizzazioni GOLD 2 1 senza ospedalizzazioni GOLD 1 mMRC 0-1 CAT < 10 Sintomi di dispnea mMRC ≥ 2 CAT ≥ 10 Tratto da: Global Strategy for the Diagnosis, Management and Prevention of COPD, Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease (GOLD) 2016. disponibile all’indirizzo: http://goldcopd.org/

Prima della broncodilatazione: la diagnosi corretta 100 80 20 Diagnosticati 60 Non diagnosticati Sottodiagnosticati (%) 15 40 Prevalenza (%) 10 20 5 Oviedo Spagna Città del Messico Messico IBERPOC (Spagna) Madrid Spagna Caracas Venezuela PLATINO (America Latina) Santiago Cile Montevideo Uruguay Caceres Spagna Siviglia Spagna Biscaglia Spagna Polonia Burgos Spagna OLIN (Svezia) Sao Paulo Brasile Manlleu Spagna Negli studi di popolazione in cui è stata eseguita una spirometria con test di broncodilatazione si conferma che la sottodiagnosi di BPCO è molto elevata, indipendentemente dalla prevalenza complessiva, variando dal 72% in Spagna sino al 93% in Uruguay Modificata da: Soriano JB, et al. Lancet 2009;374(9691):721-32

Sottodiagnosi: Italia Dallo studio di Zoia et al. è emerso che un terzo dei pazienti ricoverati in Pronto Soccorso per riacutizzazione di BPCO non aveva la diagnosi di malattia, sebbene l’83% di essi avesse una malattia di grado moderato-severo e circa il 30% fosse già in insufficienza respiratoria. Il 20% dei pazienti aveva ricevuto informazioni relative alla natura della malattia. Il 60% dei pazienti era trattato con broncodilatatori a lunga durata d’azione e solo il 41% dei pazienti con insufficienza respiratoria cronica era trattato con ossigenoterapia domiciliare a lungo termine (LTOT). Zoia MC, et al. Respir Med 2005;99:1568-75