Sistemi operativi.

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Transcript della presentazione:

Sistemi operativi

Introduzione Software che sovrintende a tutte le operazioni del sistema Gestisce la sincronizzazione dei moduli, la concorrenza tra processi che utilizzano la stessa CPU Gestisce le periferiche I sistemi operativi che gestiscono le attività concorrenti sono detti multitasking

Modalità di avvio Alcuni sistemi operativi possono essere avviati utilizzando unità CD/DVD, pen drive USB La maggior parte dei sistemi operativi partono da una partizione del disco Il programma che sovrintende l’avvio del sistema operativo è la BIOS Basic Input Output System

Controllo Hard disk plug and play Procedura di avvio La fase di avvio del sistema operativo è detto bootstrap ed è il processo di caricamento dei file necessari al funzionamento del sistema da unità di memoria a disco ad unità RAM Il programma che sovrintende il bootstrap è il bootloader che risiede nella BIOS POST Controllo Hard disk plug and play Avvio bootloader Avvio S.O Accensione

Accensione Il firmware del S.O. verifica sommariamente la funzionalità degli altri circuiti base situati sulla scheda madre La CPU inizializza il sistema eseguendo una routine che si trova memorizzata alla locazione di memoria FFFF0h La cella di memoria effettua una istruzione che genera un salto incondizionato alla BIOS Il Firmware è un software memorizzato su una memoria ROM

POST e plug & play Power On Self Test La BIOS effettua il POST verificando il funzionamento dell’hardware di base Se durante questa verifica, qualche dispositivo non funziona, vengono emessi dei suoni a seconda degli errori. Es: 1 beep everyting is OK 2 beep memory parity error 3 beep memory read or write error …… Se la verifica ha buon fine, viene inizializzata la scheda video Plug & Play collega e usa; viene usato in diversi contesti con riferimento a tecnologie che possono essere messe in uso all'interno di un sistema hardware/software senza che l'utente del sistema conosca o metta in atto una specifica procedura di installazione o configurazione; in questa fase vengono acquisiti i dati relativi alle periferiche plug & play

MBR Master Boot Record L’MBR è la partizione primaria e contiene le informazioni relative alle unità di disco e i relativi indirizzi È sul primo settore del disco, sul cilindro 0 testina 0 settore 1 La sua dimensione è quella minima di ogni traccia pari a 512 byte I primi 446 byte sono destinati all’MBR e i 64 byte rimanenti all’MBT MBT Master Boot Table, contiene informazioni sulle partizioni in particolare, contiene elementi di 16 byte l’uno, chiamati entry che contengono le partizioni primerie

Struttra hard disk

Entry Posizione dei byte Significato Indicatore di boot;contiene 80h se la partizione è avviabile 1-3 Testina, settore e cilindro del primo blocco della partizione 4 Identificatore del file system contenuto nella partizione 5-7 Testina, settore e cilindro dell’ultimo blocco della partizione 8-11 Numero di blocchi della prima partizione 12-14 Numero di blocchi che costituiscono la partizione

Hard disk MBP SBP MBT Prima partizione primaria Seconda partizione Quarta partizione primaria Terza partizione primaria

Tasto destro e compare il menù a tendina

Avvio del Bootloader Il bootloader si compone di due parti: MBP ed SBP situati su partizioni differenti dell’hard disk MBP Master Boot Program occupa una piccola parte di memoria dell’MBR L’MBP ha il semplice compito di caricare l’SBP e scansionare le partizioni SBP Slave Boot Program, prepara l’interfaccia utente per la scelta del sistema operativo da avviare Dopo che l’utente ha scelto il S.O., l’SBP avvia il processo di caricamento del sistema o del kernel nel caso di Linux

MBR di Linux Per poter acceder all’MBR di Linux bisogna digitare dal prompt dei comandi: sudo dd if=/dev/sda bs=512 count=1 |hexdump –c Dopo aver digitato enter, compare una schermata in esadecimale che contiene le seguenti informazioni: Area di codice per caricare il S.O Firma del disco del produttore 2 byte nulli per separare l’MBP dalla tabelle delle partizioni Tabella delle partizionioni Fine dell’MBR attraverso un codice particolare

MBR

Grub di Linux GRUB Grand Unified Bootloader Supporta l’avvio di sistemi operativi multiboot operativi non multiboot Supporta numerosi file system di Linux Consente l’avvio del Sistema operativo desiderato

Modificare il Grub di linux Per modificare il grub d Linux basta digitare, dal prompt dei comandi, il codice: sudo gedit /etc/default/grub Si aprirà un file testo con delle informazioni di cui le più importanti sono: GRUB_DEFAULT=0 la prima voce è di default GRUB_TIMEOUT=0 l’avvio sarà eseguito automaticamente dalla partizione di default se non si effettua una scelta di S.O. entro 10 secondi