I protagonisti nella vita dell’impresa Università di Napoli, Federico II Capitolo 5 I protagonisti nella vita dell’impresa Il Prof. Sergio Sciarelli
5.1 LA VISIONE SOCIALE DELL’IMPRESA EVOLUZIONE NELLA TEORIA DELL’IMPRESA VISIONE IMPRENDITORIALE VISIONE SOCIALE IMPRESA VISTA COME UN’INIZIATIVA IMPRENDITORIALE RIVOLTA SOLTANTO ALLE FINALITA’ ECONOMICHE DELL’INVESTITORE PROPRIETARIO L’IMPRESA DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN SISTEMA ECONOMICO E SOCIALE, A CUI PRENDE PARTE UNA PLURALITA’ DI ATTORI, CHE DEVE ESSERE GUIDATO IN FUNZIONE DI UN GIUSTO EQUILIBRIO TRA OBIETTIVI ECONOMICI E RESPONSABILITA ’ SOCIALI UN’IMPRESA VA CONSIDERATA COME ISTITUZIONE SOCIALE A FINALITA’ PLURIME ILCUI COMPITO E’ QUELLO DI CREARE VALORE IN SENSO AMPIO, OVVERO NON SOLO IN SENSO ECONOMICO MA ANCHE SOCIALE Prof. Sergio Sciarelli
5.2 DISTINZIONE TRA IMPRENDITORIALITA’ E MANAGERIALITA’ Attitudine ad assumere decisioni rischiose finalizzate all’innovazione dei comportamenti aziendali Capacità di sviluppare le decisioni imprenditoriali e di attuarle in modo razionale EFFICACIA è il valore proprio dell’imprenditorialità ed attiene alla bontà delle decisioni. Può essere intesa quale intuizione decisionale di chi governa a livello più elevato il sistema aziendale EFFICIENZA è il valore proprio della managerialità, intesa quale attitudine a realizzare il massimo rendimento nella fase di attuazione delle scelte aziendali Prof. Sergio Sciarelli SI TRATTA DI DUE RUOLI COMPLEMENTARI CHE IN MOLTE IMPRESE POSSONO CONVIVERE NELLO STESSO SOGGETTO
5.3 CLASSIFICAZIONE DEGLI ORGANI AZIENDALI SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVO Esercitano prevalentemente attività decisionale ORGANI DELIBERANTI Si differenziano per l’ampio potere discrezionale esercitato nel compimento della loro attività ORGANI DI CONTROLLO Sono preposti al controllo dell’attività aziendale Hanno il compito di dare attuazione alle disposizioni provenienti dagli organi deliberanti ORGANI ESECUTIVI Per l’esercizio effettivo dei poteri decisori ed organizzativi è necessaria non solo l’autorità formale (collegata alla carica ricoperta nell’organigramma) ma anche l’autorità sostanziale che deriva da: abilita professionale disponibilità delle informazioni capacità di controllo delle decisioni assunte Prof. Sergio Sciarelli
5.4 LA TEORIA DEGLI STAKEHOLDER L’impresa si pone al centro di una serie di rapporti con differenti gruppi sociali, rispetto ai quali attiva relazioni di scambio, di informazione, di rappresentanza Gruppi politici Istituzioni finanziarie Proprietari Gruppi di opinione Governo (centrale e locale) IMPRESA Clienti Fornitori Associazioni dei consumatori Prof. Sergio Sciarelli Concorrenti Sindacati Associazioni di categoria Dipendenti
5.5 LA TEORIA DEGLI STAKEHOLDER Questi gruppi costituiscono dei veri e propri interlocutori dell’impresa o “stakeholder”, ossia portatori di interesse, che influenzano e sono influenzati dall’attività dell’impresa Il governo dei rapporti con gli stakeholder è una responsabilità primaria per l’imprenditore perché influenza i risultati della gestione: individuare gli stakeholder, stabilirne il peso relativo, valutarne gli interessi e orientare la mission aziendale, anche tenendo conto di questi Ultimi, sono passaggi fondamentali per la definizione del progetto strategico Teoria degli stakeholder l’impresa è una organizzazione economica legata ad un complesso d’interlocutori interni ed esterni, che, mediante la combinazione di risorse differenziate, svolge processi d’acquisizione e di produzione di beni e servizi allo scopo di creare e distribuire valore tra di essi Prof. Sergio Sciarelli
5.6 Stakeholder primari e secondari Proprietari Comunità Locale Gruppi di Opinione Gruppi di Consumatori Fornitori IMPRESA Clienti Media Concorrenti Prof. Sergio Sciarelli Dipendenti Società Civile Sindacati Gruppi ambientalisti
5.7 INDIVIDUAZIONE DEGLI STAKEHOLDER SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVO IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Criteri per l’individuazione degli stakeholder Potere Legittimazione Attualità dell’interesse difeso La classificazione degli stakeholder è mutevole, perché da tempo a tempo possono variare l’attualità degli interessi, la forza dei singoli interlocutori ed il loro grado di legittimazione Prof. Sergio Sciarelli
5.8 RAPPORTI STRATEGICI CON GLI STAKEHOLDER SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVO IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Possibilità di minacce per l’impresa provenienti dallo stakeholder ALTA BASSA Possibilità di collaborazione con l’impresa da parte dello stakeholder ALTA STAKEHOLDER NON ORIENTATO Strategia: COLLABORAZIONE STAKEHOLDER AMICHEVOLE Strategia: COINVOLGIMENTO BASSA STAKEHOLDER AVVERSARIO Strategia: DIFESA STAKEHOLDER MARGINALE Strategia: MONITORAGGIO Prof. Sergio Sciarelli Questa matrice consente di individuare la strategia di volta in volta più efficace per amministrare le relazioni con le diverse tipologie di stakeholder aziendali
5.9 TEORIA DELL’AGENZIA Proprietà (Principal) Mandato Agente SISTEMA INFORMATIVO DIREZIONALE ED OPERATIVO IL SISTEMA INFORMATIVO NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE Proprietà (Principal) (Amministra l’azienda per conto del principal) Mandato Agente Per effetto del mandato fiduciario si crea una relazione singolare tra agent e principal che tende a ridurre, se non ad annullare, il carattere residuale della remunerazione della proprietà LA PROPRIETA’ INCENTIVERA’ L’AGENTE AD ASSICURARE COMUNQUE, UNA CONGRUA REMUNERAZIONE DELL’INVESTIMENTO, SOTTO FORMA DI DIVIDENDI, PENA L’ABBANDONO DELLA SOCIETA’ (DISINVESTIMENTO) O LA RIMOZIONE DELL’AGENTE DAL SUO INCARICO (RISOLUZIONE DEL MANDATO FIDUCIARIO) Prof. Sergio Sciarelli Il rischio è che l’agente, dopo aver soddisfatto gli altri stakeholder, per assicurare una congrua remunerazione alla proprietà, giunga a depatrimonializzare l’azienda - distribuendo non il reddito creato ma la ricchezza accumulata (patrimonio) - o comunque sacrifichi gli obiettivi di lungo termine (investimenti di sviluppo)