La politica commerciale europea

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Transcript della presentazione:

La politica commerciale europea

L’Unione doganale L'unione doganale è l'elemento essenziale del mercato comune Ultimata nel 1968, costituiva l'obiettivo principale dopo la firma del trattato di Roma

L’Unione doganale Le misure più importanti prevedevano: l'eliminazione di tutti i dazi doganali e di tutte le restrizioni tra gli Stati membri; l'introduzione di una tariffa doganale comune (TDC), applicabile in tutta la Comunità europea alle merci provenienti dai paesi terzi (le entrate così ottenute fanno parte delle risorse proprie della Comunità); la politica commerciale comune come componente esterna dell'Unione doganale (la Comunità parla con voce unanime a livello internazionale)

La politica commerciale comune L'Unione europea sostiene un commercio liberalizzato, equilibrato e favorevole agli interessi di tutti gli operatori internazionali e in particolare dei paesi meno favoriti Le misure preferenziali generali e specifiche in favore dei paesi meno favoriti costituiscono un aspetto importante della politica commerciale comune

La politica commerciale comune Parallelamente, i successivi ampliamenti ed il consolidamento del mercato comune hanno rafforzato la posizione della Comunità in quanto polo di attrazione e di influenza sui negoziati commerciali, bilaterali con gli Stati terzi o multilaterali nel quadro della OMC La maggioranza degli scambi esterni dell'UE sono disciplinati dagli accordi multilaterali negoziati in ambito OMC L'espansione del commercio internazionale ha reso la politica commerciale comune una delle principali politiche comunitarie

La politica commerciale comune Nel quadro della politica commerciale europea è stata elaborata un'ampia gamma di strumenti quali: la tariffa esterna comune (l'applicazione cioè di diritti doganali uniformi ai prodotti importati dai Paesi terzi a prescindere dallo Stato membro di destinazione) strumenti di difesa commerciale come l'anti-dumping, la politica anti-sovvenzioni, il regolamento sugli ostacoli al commercio e le misure di salvaguardia

Politica commerciale comune L'Unione ha tessuto progressivamente una densa rete di rapporti commerciali su scala mondiale E’ divenuta uno dei principali strumenti delle relazioni esterne dell'Unione europea

Politica commerciale comune Uno dei principali strumenti delle relazioni esterne dell'Unione europea Contropartita dell'Unione doganale fra gli Stati membri Rientra nella sfera di competenza esclusiva della Comunità (articolo 133 del trattato che istituisce la Comunità europea) Il trattato che istituisce la Comunità europea ha esplicitamente attribuito competenze esterne solo in due casi: la politica commerciale (articolo 133) e gli accordi di associazione (articolo 310)

Articolo 133 Trattato di Amsterdam: modifica dell'articolo 133 per permettere al Consiglio, con decisione all'unanimità, di estendere l'applicazione della politica commerciale comune ai negoziati e agli accordi internazionali riguardanti i servizi e i diritti di proprietà intellettuale Trattato di Nizza: maggioranza qualificata

Implicazioni Eliminazione delle restrizioni agli scambi e delle barriere doganali Gestione uniforme delle relazioni commerciali con i paesi terzi Tariffa doganale comune Regimi comuni che regolano le importazioni e le esportazioni

Protezione del mercato comunitario Per proteggere il mercato comunitario, la Comunità dispone di strumenti quali: Misure antidumping e antisovvenzioni Il regolamento sugli ostacoli al commercio e le misure di salvaguardia

Prerogative della Commissione europea Negozia e conclude accordi internazionali a nome della Comunità nel quadro delle sue relazioni bilaterali e multilaterali Partecipa attivamente all'Organizzazione mondiale del commercio

La politica commerciale comune Sono state elaborate procedure e regole comuni ed è stato introdotto un documento amministrativo unico (DAU), destinato a sostituire i diversi documenti precedentemente utilizzati La riscossione delle accise, dell'IVA e la raccolta di dati statistici non rientrano più tra le competenze dei servizi doganali degli Stati membri

Gli accordi speciali La Comunità ha concluso una serie di accordi speciali sia al fine di facilitare gli scambi economici, come quello relativo allo spazio economico europeo (SEE), sia per promuovere lo sviluppo offrendo accesso preferenziale ai mercati europei Convenzione di Lomé, firmata con i paesi dell'Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP)

Gli accordi speciali L'UE ha poi concluso accordi preferenziali e accordi di cooperazione economica e dialogo politico con: Norvegia, Islanda e Lichtenstein (Spazio Economico Europeo) Balcani Occidentali (Accordi di Stabilizzazione e Associazione) CSI (Accordi di Partenariato e Cooperazione) Paesi del bacino del Mediterraneo - Processo di Barcellona (Accordi Euromediterranei di Associazione) Consiglio di Cooperazione del Golfo (Accordo di Cooperazione) Cile e Messico (Accordi di Associazione) Centro America e Comunità Andina (Accordi di Dialogo Politico e Cooperazione) Paesi ACP - Africa Caraibi e Pacifico (Accordo di Cotonou) L'UE ha inoltre avviato i negoziati per un accordo di associazione con il Mercosur

Programmi Dogana 2002 e Dogana 2007 Gli obiettivi futuri Promozione di una cooperazione sempre più stretta tra le amministrazioni nazionali e la lotta contro la frode Programmi Dogana 2002 e Dogana 2007 Una delle priorità del programma Dogana 2007 consiste nel continuare ad aiutare gli Stati membri ad adattare i loro sistemi in modo da gestire il libero scambio ed effettuare i controlli doganali alle nuove frontiere esterne dell'Unione europea La riscossione delle accise, dell'IVA e la raccolta di dati statistici non rientrano più tra le competenze dei servizi doganali degli Stati membri

Stanziamenti

Stanziamenti

Risultati La Commissione presenta una relazione semestrale sull’attuazione e sui risultati conseguiti, nonché sui principali effetti della strategia degli aiuti al commercio. La Commissione comunica dati concernenti l’importo totale del finanziamento per gli aiuti al commercio a carico del bilancio.

Grazie per l’attenzione