Progetto arte romana a Verona A cura di: Olivieri Matteo Falanga Marco Kurukulasuriya Niresh Lucchese Riccardo
Indice Architettura romana Elementi strutturali Verona romana Progetto arte romana a Verona Indice Architettura romana Lo scopo Marco Vitruvio Pollione “De Architectura” Colonna Tuscanica Arco a Volta Architrave Arco a volta e architrave Archi di trionfo Schema tipico delle città romane Schema urbanistico di Verona Porta Leoni Piazza Erbe (Foro romano) Ponte Pietra Teatro romano Corso Sant’Anastasia Porta Borsari L’Arena …Grazie per l’attenzione…
Architettura romana Propedeutica all’architettura romana
Architettura romana I romani hanno sempre dato importanza all’architettura, infatti l’ascesa politica di Roma è stata assistita dalla sua architettura. Questa disciplina era richiamata anche per celebrare la “virtus”(eccellenza romana). Figura: Acquedotto di Segovia, Spagna
Lo scopo I romani avevano la capacità di apprendere, dai popoli sottomessi, nozioni riguardanti qualsiasi disciplina. L’architettura romana aveva come obbiettivo la funzionalità, infatti le più grandi opere sono di tipo pubblico: terme, ponti, acquedotti, strade e impianti fognari. Figura 1: parco degli acquedotti, Roma Figura 2: Ponte Pietra, Verona Figura 3: via Appia antica, Roma-Brindisi Figura 4: Terme di Fordongianus, Oristano, Sardegna
Marco Vitruvio Pollione (80a.C.-15a.C.) Vitruvio fu uno dei maggiori esponenti dell’architettura romana, oltre che architetto teorico era anche uno scrittore. La sua opera principale fu “De Architectura”, trattato dedicato ad Augusto che influenzò buona parte della cultura occidentale rinascimentale. Introdusse i tre principi su cui si fondò l’arte romana: Solidità Bellezza Funzionalità
“De Architectura” In questi volumi il Vitruvio approfondisce l’Architettura attraverso molteplici discipline quali: Matematica (compresa geometria) Anatomia medicina Ottica ed acustica Legge Astronomia Teologia Meteorologia
Elementi strutturali Elementi fondamentali
Colonna Tuscanica rastremata (Vignola) L’ordine tuscanico si espanse nella penisola italica e venne adotatto da etruschi e romani. E’ considerato da Vitruvio un ordine secondario. Fu ripreso in età rinascimentale, quando Jacopo Barozzi da Vignola ne elaborò alcuni elementi come la rastremazione delle colonne.
Arco a Volta Una delle più grandi invezioni architettoniche della storia dell’umanità fu l’arco a volta. Esso permetteva di costruire opere non necessariamente a pianta quadrata o rettangolare ma anche a forma ellittica o semiellittica. Le strutture archivoltate potevano sorreggere un maggior peso di quelle architravate, usate dai greci, grazie allo scaricamento della forza che avviene sui conci. L’arco di volta fu inventato dagli etruschi e poi migliorato dai romani
Architrave Il predecessore dell’arco a volta era l’architrave che trovò largo impiego nell’antica Grecia. Poteva essere utilizzato solo per costruzioni a pianta rettangolare, infatti i teatri greci, di forma semiellittica o semicircolare dovevano essere costruiti appoggiandosi ad una collina.
Arco a volta e architrave Arco a volta (romani) Acquedotto di Segovia (penisola iberica) Architrave (greci) Partenone ad Atene (Grecia)
Archi di trionfo Gli archi di trionfo sono monumenti che sono stati collocati all’interno delle città con il fine di celebrare e commemorare le vittorie in guerra. Su di essi infatti sono scolpite scene raffiguranti le battaglie combattute e vinte. L’area sottostante all’arco è detto fornice, in questo caso l’arco di Costantino a Roma dispone di tre fornici.
Schema tipico delle città romane In ogni città romana è riconoscibile uno schema di costruzione ben preciso. La città si basava su due strade principali: il Cardo Massimo (da Nord a Sud) e il Decumano Massimo (da Est a Ovest). Nei pressi dell’incrocio di questi viadotti sorgeva il Foro che aveva funzione commerciale. Le strade secondarie si svilupparono parallelamente e perpendicolarmente alle due vie maggiori.
Verona romana Monumenti romani a Verona
Schema urbanistico di Verona romana Verona è un ottimo esempio di città romana si nota infatti il reticolo stradale. In giallo è evidenziato il Decumano Massimo (via Postumia) in verde il Cardo Massimo e in azzurro il Foro (Piazza Erbe).
Porta Leoni Porta Leoni costituiva uno degli ingressi principali a Verona romana, al limite Sud del Cardo Massimo e venne costruita nella seconda metà del I secolo a.C. e ristrutturata nel I secolo d.C.
Piazza Erbe (Foro romano) Piazza Erbe sorge sopra l’area del foro romano; questo era un luogo pubblico con funzione di mercato ed era collocato nel punto d’incrocio delle due vie principali. Oltre come mercato aveva una funzione politica e burocratica.
Ponte Pietra E’ stato eretto nel I secolo a.C. al fine di sostituire il precedente ponte in legno. Collegava la via Postumia con l’antistante colle ove sorgeva il teatro e l’attuale Castel san Pietro. Il Ponte Pietra presenta una configurazione a schiena d’asino, cinque arcate assimetriche e una foggia irregolare; tutti questi elementi favoriscono il passaggio d’acqua ne determinano l’auto sostenimento.
Teatro romano Il teatro romano fu costruito nel I secolo a.C., si trova sulla riva sinistra dell’Adige ed è un esempio di edificio romano che riesce a sorreggersi autonomamente grazie agli archi a volta.
Corso Sant’Anastasia
Porta Borsari Questa porta fa parte delle mura romane di Verona. In età romana portava il nome di Porta Iovia, data la presenza di un vicino tempio dedicato a Giove Lustrale. Nel Medioevo il nome mutò a Porta di San Zeno; adesso è chiamata Borsari in riferimento ai soldati che riscuotevano i dazi.
L’Arena L’ Arena è un anfiteatro romano che veniva impiegato per l’intrattenimento del popolo. Si riproducevano battaglie tra gladiatori, belve esotiche e tra navi. Per quanto riguarda i materiali di costruzione gli antichi romani usarono materiali locali come il marmo rosso di Verona.
…Grazie per l’attenzione… Ringraziamo la professoressa Conci e del Fabbro per averci seguito in questo progetto…