L’organizzazione amministrativa Sussidiarietà verticale e orizzontale, amministrazioni generali e di settore, la competizione tra apparati pubblici.

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Transcript della presentazione:

L’organizzazione amministrativa Sussidiarietà verticale e orizzontale, amministrazioni generali e di settore, la competizione tra apparati pubblici

Il disegno delle competenze Risponde ad un’esigenza di razionalità organizzativa È funzionale alla limitazione del potere a garanzia del privato art. 97, co. 3, Cost.: «Nell'ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari» Delinea il perimetro entro cui l’esercizio del potere può ritenersi legittimo → rilevanza giuridica del “vizio di incompetenza La competenza è definita dalla legge e dai regolamenti

Il riparto di competenze tra Stato e regioni: la sussidiarietà verticale Logica di tipo funzionale → individuazione del livello ottimale di esercizio di ciascuna funzione amministrativa Art. 118, co. 1, Cost.: «Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza». Quando lo Stato assume funzioni amministrative che non possono essere adeguatamente svolte da altri livelli di governo deve disciplinarne l’esercizio con legge statale anche in materie di competenza legislativa delle Regioni

I sistemi a rete Es. il servizio sanitario nazionale allo Stato compiti di coordinamento e garanzia del corretto funzionamento del sistema Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni Elaborazione dei costi standard di beni e servizi alle Regioni e agli enti locali spetta l’esercizio delle funzioni di amministrazione attiva Organizzazione del servizio Erogazione delle prestazioni

Il riparto di competenza tra pubblico e privato Il riparto di competenza tra pubblico e privato. La sussidiarietà orizzontale Art. 118, co. 4, Cost.: «Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà» Funzione promozionale → concorso dei privati in attività abitualmente svolte dal pubblico Garanzia costituzionale dell’autonoma iniziativa dei privati nella sfera sociale → divieto di riserva pubblica

Le esternalizzazioni L’attribuzione di funzioni e compiti di interesse generale ai privati (non solo le attività strumentali) Obiettivi: contenimento della spesa pubblica/efficienza In via di principio, non sono esternalizzate le funzioni sovrane o che richiedono l’esercizio di poteri autoritativi Vincoli giuridici Il problema dell’incompletezza contrattuale: rischio di comportamenti opportunistici privati

I criteri di riparto delle competenze tra p.a. amministrazioni generali: tutela di un valore indipendentemente dal campo di attività materiale - es. Ministero dell’ambiente, Agcm amministrazioni di settore: tutela dei vari interessi pubblici che riguardano un gruppo/industria/mercato Es. Ministeri economici, Ordini professionali, Aeeg/Art, Coni diverse modalità di influenza dei privati, di formazione del patrimonio informativo dell’amministrazione

La competizione tra apparati pubblici Attribuzione di competenze su una medesima “materia” a più apparati per fini diversi Estensione di competenze di un’amministrazione a scapito di un’altra Incentivi: sfera di influenza/risorse Controllo reciproco tra apparati pubblici Costi di coordinamento Oneri di doppia obbedienza a carico dei privati