FILOSOFIA 3 I PRESOCRATICI
La filosofia, intesa come particolare amore per la sapienza, è creazione originale della Grecia classica a partire dai secc. VII-VI a.C. e si differenzia nettamente da precedenti e/o contemporanee culture orientali. La nascita della filosofia in Grecia viene favorita dalla maturazione di due precise situazioni socio-politiche: 1. l'emergere di ordinamenti repubblicani all'interno della pólis (città-stato), che, rinsaldando ulteriormente il legame fra Stato e cittadino, portano a una maggior richiesta di istruzione; 2. la fondazione delle colonie, nelle quali la filosofia trova un terreno più favorevole, grazie a un clima di maggior libertà e apertura culturale.
LA PRIMA RIFLESSIONE FILOSFICA VII-V a.C. cerca di dare una risposta razionale alle seguenti DOMANDE: * Qual è l’origine dell’universo? * Come si spiegano i fenomeni, la vita…?
Tuttavia la filosofia presenta caratteristiche peculiari: Nel tentativo dei filosofi di dare una risposta, rimane ancora sullo sfondo delle loro argomentazioni il MITO e le ANTICHE CREDENZE. Tuttavia la filosofia presenta caratteristiche peculiari: 1. è ricerca autonoma e razionale; 2. è "contemplazione" cioè vedere disinteressato; 3. è indagine intenzionale sulla natura e sull’uomo; 4. è un sapere che deve guidare l'uomo nel suo agire.
LE RISPOSTE DEI FILOSOFI GLI IONICI: Talete-Anassimandro-Anassimene LA SCUOLA DI MILETO * TALETE, matematico, astronomo, (624-545 a.C.) Il principio (l’arché) è l’acqua/umido All’inizio c’era solo un grande oceano da cui si è sviluppata prima la vita poi la terra e i corpi celesti. L’acqua come principio di tutto è l’anima di tutte le cose perciò tutto ha un’anima/tutto è pieno di dei (ilozoismo). La Terra è un grande disco galleggiante sull’oceano.
Arché: "sostanza" o "elemento" primo e generatore a fondamento di tutto ciò che esiste, è individuato non in un mito, ma nella natura stessa indagata razionalmente. Ilozoismo: (dal greco hýlē, "materia", e zōé "vita“), dottrina secondo la quale la materia muta poiché contiene al suo interno un principio vitale (un’energia) che la trasforma e la porta a cambiare stato. Questa dottrina filosofica è presente nei filosofi: - presocratici, per i quali la “sostanza” primordiale è materiale e vivente; - stoici, che teorizzano l’esistenza di un fuoco originario come principio animatore dell’universo.
LE RISPOSTE DEI FILOSOFI LA SCUOLA DI MILETO * ANASSIMANDRO, geografo e cartografo(610-546 a.C.) Il primo a usare i termini ‘arché’ e àpeiron (infinito-senza confine) Il principio è l’àpeiron, essere indeterminato ed eterno. All’inizio c’era l’àpeiron. Tutto si è prodotto da un movimento (legge necessaria dell’àpeiron): si sono sviluppati e separati enti opposti (caldo/freddo, secco/umido…), che hanno generato infiniti mondi, destinati a dissolversi e a ricomporsi ciclicamente in eterno. L’esistere del mondo è quindi la rottura dell’armonia originaria. La separazione è una colpa delle cose nate; giustizia sarà fatta nella misura in cui tutte le cose torneranno all’indistinto purificate. La Terra è un grande cilindro sospeso al centro dell’universo a causa di forze in equilibrio.
LE RISPOSTE DEI FILOSOFI LA SCUOLA DI MILETO * ANASSIMENE, astronomo e meteorologo (585-524 a.C.) Il principio è l’aria, essere infinito ed eterno. Tutto si è prodotto per rarefazione e condensazione dell’aria. Sia la legge del movimento che la spiegazione dell’origine del mondo sono una spiegazione in perfetta armonia con il principio stesso poiché sono dedotti dall’osservazione dei fenomeni naturali legati all’aria. La Terra è un grande disco sospeso nell’aria. L’aria sostiene sia la Terra sia tutti i corpi celesti. In quanto principio infinito l’aria è il soffio (PNEUMA) che non solo dà la vita agli animali e agli uomini, ma anche al cosmo intero trasformandolo in un grande organismo vivente.
LE RISPOSTE DEI FILOSOFI LA SCUOLA PITAGORICA CROTONE * PITAGORA, matematico (Samo 570-490 a.C.) Per i pitagorici l‘arché’ è il numero (non è un’entità astratta , ma punto fisico). I numeri sono “calculus” (in latino “sassolini”) che occupano uno spazio, dunque punti materiali che hanno una disposizione spaziale e formano delle figure. I numeri sono la base della struttura geometrica della realtà, intesa come cosmo, ordine misurabile i cui i rapporti tra le cose corrispondono ai rapporti tra i numeri dispari (simbolo delle cose perfette, del bene, della proporzione) e numeri pari (simbolo delle cose imperfette, del disordine, del caos).